EUROPEO BASEBALL, L'ANALISI DI MARCO NANNI
L'ex manager della Fortitudo Bologna, del San Marino e del Castenaso analizza per il nostro sito quanto accaduto nel torneo continentale a dieci giorni dalla sua conclusione.
A qualche giorno dalla fine dell’Europeo di baseball, disputatosi in Piemonte e capace di raccogliere sui campi tantissimi appassionati, è arrivato il momento di tracciare un’analisi di quello che è successo.
Abbiamo assistito a un torneo che non ha disatteso di certo le previsioni della vigilia, di cui avevamo scritto nella preview di presentazione su questo sito.
L’Olanda ha vinto l’Europeo da favorita, mentre l’Italia, nonostante l’ottimo roster a disposizione, non è arrivata pronta per via delle poche partite di qualità che i propri giocatori hanno disputato nel campionato di serie A1. Non è un caso che alcuni dei giocatori più importanti non abbiano reso al cento per cento delle proprie potenzialità per questo motivo.
Andiamo però per ordine.
La nazionale olandese ha meritato la vittoria dell’Europeo. Nonostante la decisione di non convocare diversi giocatori importanti dal passato vincente, la formazione orange ha disputato un’ottima manifestazione e sorretta dal proprio monte di lancio ha conquistato l’ennesimo successo continentale. Dietro di lei si sono piazzate Israele, l’Italia, su cui tornerò più avanti, e la Spagna.
Pur con un roster completamente diverso rispetto a quello visto alle Olimpiadi ma anche nel precedente Europeo, Israele si è piazzato al secondo posto, ottenendo una preziosa medaglia d’argento. Rispetto al passato, come detto, la squadra si è soffermata soprattutto sulle capacità balistiche di due giocatori Glasser e Lowengart, capaci di spingere a casa i tanti compagni in base principalmente per ball. Proprio questa disciplina nel box di battuta, aggiunta in alcuni casi, ad una vera e propria passività, ha creato non qualche difficoltà ai lanciatori avversari.
Come ci aspettavamo, la Spagna ha giocato un ottimo Europeo. La semifinale contro l’Olanda è stata uno spot per il baseball, con grandi giocate e soprattutto il risultato in bilico fino alla fine.
Alla vigilia avevamo pronosticato queste 4 nazionali nelle prime 4 posizioni è così è stato.
Sorprendente è stato invece il cammino europeo della Russia e della Croazia, capaci di togliersi diverse soddisfazioni, superando avversari più quotati. La presenza di diversi giocatori passaportati ha inevitabilmente aiutato il percorso della Russia, mentre la Croazia ha sfruttato le buone indicazioni provenienti da Diaz sul monte di lancio per raggiungere il traguardo dei quarti di finale.
Le principali delusioni sono state la Francia, tradita ancora una volta dalle proprie stelle del monte di lancio, e la Germania. Il rinnovamento della rosa ha portato inevitabilmente inesperienza, pagata in alcune occasioni, come nella sfida persa proprio contro la Croazia, in cui la squadra tedesca non si è fatta per nulla trovare pronta.
Ho voluto lasciare le conclusioni finali per l’Italia che, dopo il secondo posto del 2019, ha chiuso questo Europeo con la vittoria del bronzo. Come detto in precedenza, ritengo il roster degli azzurri di grandissima qualità tecnica. Grazie al proprio girone e a un tabellone favorevole, in virtù dei risultati degli altri gruppi, ritenevo l’approdo in Finale tranquillamente alla portata. Purtroppo questo traguardo non è stato raggiunto.
Ci possono essere tante motivazioni alla base di questo risultato. Come sapevamo dalla scorsa primavera, la qualità e le partite del campionato italiano non hanno preparato ottimamente i ragazzi per questo evento. Pensavo che prima del torneo si potesse rimediare a questo fatto oggettivo ma purtroppo così non è stato.
Un altro motivo, a mio avviso, è stata la non completa e non profonda conoscenza del proprio roster e delle squadre avversarie. Ci sono state alcune situazioni che potevano essere gestite diversamente, come ad esempio ai quarti di finale quando è stato sovrastimato il valore della Croazia soltanto per la vittoria che aveva ottenuto sulla Germania.
Con la disputa dell’Europeo, la stagione del baseball seniores si è di fatto conclusa. L’Italia deve rimboccarsi le maniche, capire dove si è sbagliato e cosa ha causato questo terzo posto per poi ripartire più carichi che mai. Magari con un campionato più competitivo, in cui i nostri ragazzi possano giocare più partite, soprattutto di qualità.
di Marco Nanni
Il collage in copertina con alcuni dei protagonisti del torneo utilizza foto prese dal sito FIBS.it.