PHILADELPHIA PHILLIES: NELLE INCOGNITE DEL PRESENTE, LE SPERANZE DEL FUTURO
Riavvolgiamo il nastro della MLB. Siamo alla fine della regular season del 2011. I Phillies la concludono al primo posto, col best record in baseball di 102 vittorie e 60 sconfitte.
Sembra difficile anche solo poter pensare di fermare il galoppo della banda di Charlie Manuel, capeggiata dai quattro cavalieri - Hamels, Halladay, Lee, Oswalt. Una starting rotation che nell’aprile di quell’anno si e’ presa la copertina di Sports Illustrated; con questo titolo: “No hitters”.
Avanti con la pellicola. Primo settembre 2014. Philadelphia batte Atlanta 7 a 0. Hamels, Diekeman, Giles e Papelbon regalano alla franchigia il primo combined no-hitter della sua storia; un evento memorabile, se si considera che e’ soltanto l’undicesima volta che accade in MLB.
Due fermo immagine che ritraggono campioni. Due fermo immagine mistificanti, che fanno pensare a una storia che non c’e’ stata.
Un altro balzo indietro. 7 ottobre 2011, decisiva gara 5 delle Division Series contro i San Louis Cardinals.
Philadelphia perde per 1 a 0, e all’ultimo out perde anche Ryan Howard che, nel tentativo di raggiungere la prima base, si infortuna gravemente al tendine d’Achille.
Il 2012? Niente playoff.
Il 2013? Record in negativo.
E il 2014? Attuale fanalino di coda della NL East. Agosto e’ stato chiuso con 14 vittorie e 13 sconfitte. Il primo mese vincente da settembre 2012.
E’ la cronaca di un declino, neanche così tanto lento.
Simbolo di quest’inesorabile discesa e’ Ryan Howard, incapace di tornare ai livelli pre 2011 e oggi clean-up con una media battuta di .226.
Cosa debba fare Amaro per invertire la rotta e’ difficile da dire.
Forse pero’, il no-no di lunedi’ scorso – e il recente trend positivo – forniscono qualche spunto.
Per esempio, Diekeman si sta dimostrando un valido rilievo e Ken Giles col suo braccio puo’ diventare il futuro closer, qualora si monetizzasse sul mercato l’ottima annata di Papelbon.
Ancora: Darin Ruf appare pronto per il definitivo salto di qualita’. Dal 10 agosto e’ stato impiegato in una dozzina di match, battendo con una media di .429 nonostante non giochi con regolarita’. Manager Sandberg continua a centellinare le apparizioni al piatto del prima base senza apparente motivo, se non quello mettere in mostra Howard. L’interno di St Louis garantisce ancora un certo apporto in attacco (21 HR e 91 RBI sono un buon bottino, a questo punto della stagione), ma deve preservare il suo fisico. Un fine carriera da designated hitter potrebbe essere la soluzione.
Infine, una menzione speciale per uno degli eroi del 2008, Jimmy Rollins: lo shortstop ha infranto il record di Richie Ashburn, battendo piu’ di una valida in 658 partite per Philadelphia. Come a dire: svecchiare il roster si’, ma con giudizio.
PS Come e’ finita la storia dei Fantastici 4? Dipende dal fermo immagine su cui vi volete soffermare: la stagione di Cole Hamels o la media dei punti guadagnati nel primo inning su Kyle Kendrick, che all'epoca completava la rotazione?
di Andrea Comotti
Nella foto, i 4 giocatori che hanno firmato la no-hit combinata contro i Braves (USA Today da Jamestownsun.com).
Sembra difficile anche solo poter pensare di fermare il galoppo della banda di Charlie Manuel, capeggiata dai quattro cavalieri - Hamels, Halladay, Lee, Oswalt. Una starting rotation che nell’aprile di quell’anno si e’ presa la copertina di Sports Illustrated; con questo titolo: “No hitters”.
Avanti con la pellicola. Primo settembre 2014. Philadelphia batte Atlanta 7 a 0. Hamels, Diekeman, Giles e Papelbon regalano alla franchigia il primo combined no-hitter della sua storia; un evento memorabile, se si considera che e’ soltanto l’undicesima volta che accade in MLB.
Due fermo immagine che ritraggono campioni. Due fermo immagine mistificanti, che fanno pensare a una storia che non c’e’ stata.
Un altro balzo indietro. 7 ottobre 2011, decisiva gara 5 delle Division Series contro i San Louis Cardinals.
Philadelphia perde per 1 a 0, e all’ultimo out perde anche Ryan Howard che, nel tentativo di raggiungere la prima base, si infortuna gravemente al tendine d’Achille.
Il 2012? Niente playoff.
Il 2013? Record in negativo.
E il 2014? Attuale fanalino di coda della NL East. Agosto e’ stato chiuso con 14 vittorie e 13 sconfitte. Il primo mese vincente da settembre 2012.
E’ la cronaca di un declino, neanche così tanto lento.
Simbolo di quest’inesorabile discesa e’ Ryan Howard, incapace di tornare ai livelli pre 2011 e oggi clean-up con una media battuta di .226.
Cosa debba fare Amaro per invertire la rotta e’ difficile da dire.
Forse pero’, il no-no di lunedi’ scorso – e il recente trend positivo – forniscono qualche spunto.
Per esempio, Diekeman si sta dimostrando un valido rilievo e Ken Giles col suo braccio puo’ diventare il futuro closer, qualora si monetizzasse sul mercato l’ottima annata di Papelbon.
Ancora: Darin Ruf appare pronto per il definitivo salto di qualita’. Dal 10 agosto e’ stato impiegato in una dozzina di match, battendo con una media di .429 nonostante non giochi con regolarita’. Manager Sandberg continua a centellinare le apparizioni al piatto del prima base senza apparente motivo, se non quello mettere in mostra Howard. L’interno di St Louis garantisce ancora un certo apporto in attacco (21 HR e 91 RBI sono un buon bottino, a questo punto della stagione), ma deve preservare il suo fisico. Un fine carriera da designated hitter potrebbe essere la soluzione.
Infine, una menzione speciale per uno degli eroi del 2008, Jimmy Rollins: lo shortstop ha infranto il record di Richie Ashburn, battendo piu’ di una valida in 658 partite per Philadelphia. Come a dire: svecchiare il roster si’, ma con giudizio.
PS Come e’ finita la storia dei Fantastici 4? Dipende dal fermo immagine su cui vi volete soffermare: la stagione di Cole Hamels o la media dei punti guadagnati nel primo inning su Kyle Kendrick, che all'epoca completava la rotazione?
di Andrea Comotti
Nella foto, i 4 giocatori che hanno firmato la no-hit combinata contro i Braves (USA Today da Jamestownsun.com).