Era un caldo giovedì estivo, precisamente il 20 luglio 2006, quando Matteo D’Angelo faceva il suo esordio nel Campionato Italiano di Baseball di Serie A1. Al Gianni Falchi si stavano affrontando il Godo e la Fortitudo, con quest’ultima  che si trovava sotto sei a due nel punteggio. Non avendo più lanciatori italiani a disposizione (avevano già lanciato Bazzarini e Ghesini), il manager Marco Nanni aveva buttato nella mischia Matteo D’Angelo, il quale si ritrovava a lanciare “tra i pro” dopo la splendida prestazione realizzata in Coppa Campioni contro il Regenesburg poche settimane prima. E come era successo a metà giugno, anche in questa occasione Matteo non si smentiva e lanciava in maniera perfetta: 1.2 riprese lanciate, con due eliminazioni al piatto effettuate e solo una valida subita. Ma soprattutto  era riuscito a domare le mazze dei romagnoli, che fino a quel momento avevano dominato la gara, favorendo la rimonta biancoblù , che avvenne puntualmente. La gara terminò otto a sette e Matteo D’Angelo era il lanciatore vincente. Da quel momento il pitcher, originario di Latina, diventerà un punto fermo della squadra e nelle tre stagioni successive giocate in biancoblù otterrà  12 vittorie contro solo 2 sconfitte, con 101 eliminazioni al piatto in 115.1 riprese lanciate, con l’ottima media ERA di 2,40. Numeri eccezionali. Matteo però non farà parte della Fortitudo del prossimo anno. Ha infatti deciso di rimanere in America anche dopo la fine dell’anno universitario alla Winthrop University per tentare la scalata verso il mondo della professionismo. Infatti giocare in una lega estiva di valore come la Necbl gli darà la possibilità di essere osservato maggiormente dagli scout Mlb, e per un giocatore che sarà eleggibile per il Draft già dal prossimo anno, è un’ottima opportunità per farsi conoscere maggiormente. Abbiamo parlato con Matteo di questo, della vita di College e dell’esperienza vissuta da lui in Fortitudo.

 

DANIELE MATTIOLI: La prima domanda di questa intervista riguarda il tuo futuro: mi confermi la tua scelta di rimanere in America anche nel prossimo periodo estivo, annullando così il tuo ritorno in Italia?

 

MATTEO D’ANGELO: Si, per la prossima estate ho deciso di rimanere qui negli Stati Uniti, principalmente perché il prossimo anno sarò eleggibile per il draft Mlb, quindi giocare in una lega estiva ti da la possibilità di essere seguito e osservato da molti scout di organizzazioni Mlb, anche dopo il campionato NCAA. Inoltre i prossimi tre anni saranno decisivi per il mio futuro da professionista, farsi conoscere il più possibile è fondamentale per avere solo la possibilità di rientrare nel draft. Poi anche perché è un’esperienza nuova per me, e io sono una persona molto curiosa e mi piace scoprire posti nuovi, fare nuove esperienze. Sono sicuro che questa sia la migliore scelta per poter inseguire il mio sogno di giocare per un organizzazione Mlb. In Italia mi sono trovato benissimo e credo che il livello sia molto buono, ma per arrivare in alto purtroppo bisogna fare delle scelte, comunque sono sicuro che avrò numerose altre occasioni per poter giocare in Italia, magari fra una decina di anni!

 

GID12: Come è organizzata la Lega dove giocherai? Quali sono le tue aspettative a riguardo.

 

D’ANGELO: La lega si trova nella regione del New England che comprende diversi stati intorno a Boston, per questo motivo si chiama New England Collegiate League, http://www.necbl.com. La lega comprende 12 squadre in 6 stati diversi, la mia squadra, gli SteepleCats, si trova a North Adams, a 2 ore da Boston. Il campionato inizia il 6 Giugno, e termina il 10 Agosto. Essendo la mia prima esperienza in una lega estiva non so bene cosa aspettarmi… la NECL è una delle migliori leghe estive in America, dopo Cape Cod e l’Alaska, quindi troverò i migliori prospetti del campionato NCAA. Fortunatamente al contrario del campionato universitario si giocherà con le mazze di legno e non di alluminio, quindi da quel punto di vista dovrebbe essere leggermente più semplice, ma allo stesso momento affronterò una selezione dei migliori giocatori NCAA. Io mi auguro di trovare un ambiente sereno dove poter giocare un buon baseball e dove potermi divertire allo stesso modo, poi se riuscirò a disputare un buon campionato e ad essere notato da qualche scout è tutto di guadagnato.

 

GID12: Ritornando invece alla Winthrop College, come stanno andando gli studi?

 

D’ANGELO: Gli studi procedono bene, in questo momento sto sostenendo gli esami finali per questo semestre, dopodiché tornerò in Italia. In questi due semestri trascorsi ho frequentato corsi di cultura generale e di economia di base, dal prossimo incominceranno più specifici al mio corso di laurea e alla mia specializzazione.

 

GID12: La preparazione invernale è costante o presenta pause come in Italia?

 

D’ANGELO: La preparazione è continua soprattutto per quanto riguarda la palestra e la corsa, di solito si disputano partite fino alla fine di Ottobre, dopodiché incomincia la preparazione invernale vera e propria, durante tutto Novembre e parte di Dicembre gli allenamenti sono individuali, e c’è una pausa di una settimana per Thanksgiving (Giorno del Ringraziamento ndR). Inoltre per quanto riguarda le vacanze di Natale è compito di ognuno svolgere il lavoro a casa per poter ritornare a Gennaio pronti per incominciare subito forte, dato che il campionato inizia appena il 20 Febbraio.

 

GID12: Facciamo un passo indietro. Quando sei tornato negli States a Settembre, si stava giocando la fase finale del Mlb. Come hai vissuto questa cosa? Sei stato coinvolto da amici o dai compagni di squadra?

 

D’ANGELO: Ho seguito i playoff con molta attenzione, all’inizio tifavo per i Cubs, ma poi sono stati eliminati, quindi sono passato con i Tampa, gli “underdogs” come sono stati definiti qui, e nelle finali c’era una sorta di guerra tra tifoserie, diversi compagni di squadra vengono da Philadelphia e ovviamente sono tifosi sfegatati dei Phillies, addirittura uno di loro aveva comprato tutto l’abbigliamento ufficiale delle World Series prima che Philadelphia si qualificasse matematicamente. La nostra casa era un punto di ritrovo dato che nel salotto abbiamo un televisore al plasma 50” con ESPN in HD, quindi guardare le partite a casa nostra o essere allo stadio è quasi la stessa cosa… quasi…

 

GID12: Sempre parlando di Mlb, per quale squadra tifi? Il tuo giocatore preferito?

 

D’ANGELO: Diciamo che non ho una squadra per cui vado pazzo, quando ho vissuto negli Stati Uniti per la prima volta, ero in Texas, e mi sono affezionato particolarmente ai Texas Rangers, anche perché andavo spesso al Ballpark di Arlington per seguirli. Oggi diciamo che oltre a loro simpatizzo per i Cubs e dopo quest’anno anche per Tampa…Come giocatore io adoro Greg Maddux, mi incanta come riesca a mantenere tutto sotto controllo, con una calma e autorità che intimidisce anche i più forti battitori. Inoltre mi piace come sia riuscito a superare uno dei limiti più grandi per tutti i lanciatori, la velocità, sfruttando il suo controllo, la sua varietà di lanci, e la sua intelligenza in modo tale da permettergli di lanciare tutti questi anni con successo

 

GID12: Sfogliando l’album dei ricordi Fortitudo, fai una top three dei momenti più belli che hai vissuto in maglia biancoblù.

 

D’ANGELO: Uno dei momenti più belli credo sia senza dubbio l’esordio in A1 contro il Godo, lo ricordo come fosse ieri, dove vinsi la mia prima partita in A1. Inoltre la partita era in diretta tv, ho ancora il filmato, che mio fratello aveva registrato da casa, e ogni tanto mi piace riguardarlo, mi evoca sempre belle emozioni.
Un altro momento che ricordo con grande gioia e ` la partita d’apertura del campionato 2007 a Parma, la mia prima partenza con la maglia della Fortitudo in A1. La ricordo in modo particolare poiché appena due giorni prima ricevetti l’inaspettata chiamata da “Nano” che mi disse che sarei stato il partente per quella partita. La sorpresa sommata all’emozione ha fatto questo uno dei momenti più belli in maglia biancoblù.
Forse il più bello, è stata la no-hit contro il Grosseto allo Jannella, quella sera non mi sentivo bene fisicamente, nonostante ciò lanciai una no-hit da 6 inning per la vittoria che ci qualificò ai playoff con 3 giornate d’anticipo. Alla fine della partita mi ritrovai con 39.5 di febbre, ma con una piccola soddisfazione in tasca.

 

GID12: Sei apparso anche sulla rivista Fox Uomo….un antipasto per una prossima intervista su Sport Illustrated?

 

D’ANGELO: Magari… in ogni modo credo che la carriera da fotomodello non faccia per me (ride)… mi sento molto più a mio agio sul monte. Però se si dovesse presentare l’occasione non rifiuterò certamente…

 

GID12: Grazie ancora per la disponibilità Matteo e in bocca al lupo per tutto!!!!

 

D’ANGELO: Crepi!!!

 

 

LA SCHEDA DI MATTEO D’ANGELO

 

Nome: MATTEO

Cognome: D’ANGELO

Nato il: 17 MARZO 1988 A LATINA

Ruoli: LANCIATORE.

Squadre in cui ha giocato, in Italia: LATINA BASEBALL E FORTITUDO BOLOGNA.

Hobby: AMA GIOCARE A BEACH VOLLEY E A CALCETTO CON GLI AMICI, E IN AMERICA SI STA AVVICINANDO AL GOLF. ALTRO SUO HOBBY E’ IL COMPUTER E GUARDARE FILM IN COMPAGNIA. A PROPOSITO, LE SUE PELLICOLE PREFERITE SONO LA RICERCA DELLA FELICITA’, IL MIGLIO VERDE, AMERICAN GANGSTER, THE SNATCH, LA VITA E’ BELLA E FORGETTING SARAH MARSHALL (in Italia con il titolo NON MI SCARICARE). SEGUE ANCHE MOLTI TELEFILM, TRA CUI: NIP/TUCK, TRUE BLOOD (prossimamente su SKY),                 ENTOURAGE E FAMILY GUY (in Italia con il titolo I GRIFFIN).IL SUO AUTORE LETTERARIO PREFERITO E’ ROBERT HARRIS (ALCUNI TRA I SUOI LIBRI PREFERITI SONO, APPUNTO, IMPERIUM, THE GHOST E POMPEI, SCRITTI DALL’AUTORE SOPRACITATO), MENTRE PER QUANTO RIGUARDA LA MUSICA, ASCOLTA UN PO’ DI TUTTO, IN PARTICOLARE U2, PEARL JAM, KEITH URBAN E NICKLEBACK.

 

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                  MATTEO D'ANGELO