NONOSTANTE LE PERDITE SUL MERCATO, I ST.LOUIS CARDINALS VOGLIONO ESSERE ANCORA PROTAGONISTI
Mai come in questo periodo negli ultimi decenni la rivalità sull’asse St Louis-Chicago è stata cosi accesa. I motivi sono molteplici: un 2015 che ha visto le squadre contendersi la testa della National Central durante tutta la stagione e terminare a sole tre gare di distanza, con successiva eliminazione dei Cardinals targata Cubs nei playoff, i Cubs che, prima, hanno fatto incetta di premi di fine stagione (Rookie, Cy Young e Manager of the Year) e, poi, hanno ingaggiato Jason Heyward e John Lackey, 2 dei migliori giocatori dei Cards dell'ultimo campionato, scatenando reazioni non esattamente di gioia a St.Louis, con tanto di shirt n°22 andate a fuoco.
Ora nel Missouri state certi non si sono mangiati le mani, d'altronde chi l’avrebbe detto che a perdere Pujols l’affare nel 2012 lo facevano i Cardinals, capaci poi di ritornare alle World Series nel 2013?
Quindi con le due scelte al primo giro dei Cubs passate ai Cardinals in virtù della firma dei suddetti giocatori, si è iniziato a programmare la stagione 2016. Preso atto dell’assenza di Lance Lynn, operato al gomito e fuori fino al 2017, e del secondo intervento al pollice di Yadier Molina che si spera si risolva in un ritorno in tempo per l’Opening Day, vediamo su cosa i tifosi dei Cardinals potranno puntare, anzi sperare per la stagione che comincerà a breve:
1) Tony Cruz non è più il backup di Molina, infatti i Cardinals hanno firmato Bryan Pena ex Reds. Si spera cosi che in assenza di Yadier, non crei eccessivi danni all’attacco di St Louis
2) Il bullpen, confermato in blocco dalla scorsa stagione vede l’aggiunta di Walden di fatto indisponibile tutto lo scorso anno e del “Final Boss” ovvero Seung Hwan Oh, fortissimo (si spera) closer arrivato dall'Oriente dove di fatto ha riscritto tutti i record inerenti i rilievi.
3) Una panchina che finalmente grazie all’esplosione di Tommy Pham, alla possibilità di gestire Moss o Adams in prima e Gyorko o Wong in seconda di fatto assicura una profondità invidiabile ai Cardinals.
4) Gli esterni: quando pensi che hai appena perso Heyward, mettere gli esterni fra i punti di forza sembra pura pazzia. Invece hai sempre la possibilità di riavere Matt Holliday a pieno regime con 2 giocatori come Grichuk e Piscotty in piena rampa di lancio
5) La parte centrale della rotazione 2-5: Wacha, Martinez, Garcia, Leake, metteteli in ordine un po' come vi pare, tanto il risultato non cambia, una solidità allucinante trascritta fedelmente dai numeri della scorsa stagione, basti pensare a una media punti subiti complessiva vicina al 3.
6) Matt Carpenter è stato il leader offensivo della squadra lo scorso anno .272/.365/.505, 28 HR, 84 RBI e 101 corse a casa base, devo continuare?
7) Adam Wainwright, in ultimo considerate che i Cardinals hanno avuto il miglior monte di lancio del 2015 praticamente senza veder mai salire sullo stesso Wayno.
Ok, finita la lista della spesa, chiudete in busta chiusa, affrancate e spedite a Wrigley Field, Chicago, Illinois.
La sfida è lanciata, vinca il migliore.
di Antonello Pignataro
Nella foto, la carica di Wainwright, di ritorno dopo aver perso praticamente tutta la stagione 2015 (da archcitysports.com).