IL BIG-MATCH DEL GIRONE B TRA GIAPPONE E CUBA VA ALLA NAZIONALE NIPPONICA
Davanti al proprio pubblico di casa di Tokyo, il Giappone ha superato per 11-6 Cuba nel match inaugurale del girone B del World Baseball Classic. Dopo un inizio equilibrato, la nazionale nipponica ha allungato nel punteggio al quinto inning, portandosi avanti 7-1. I caraibici hanno tentato la rimonta nelle riprese finali, ma il Giappone ha subito risposto ad ogni cambio di campo, mettendo al sicuro il risultato.
I cubani affidano il monte al partente Noelvis Entenza, mentre gli avversari affidano la palla a Ayumu Ishikawa che, oltre ad avere l’onere di aprire il gioco dei nipponici a questo World Baseball Classic, ha avuto anche il pesante fardello di non far rimpiangere Shohei Ohtani, vittima di un infortunio che gli ha impedito di partecipare al torneo.
Il coach Kokubu ha sempre dichiarato di avere molta fiducia nei suoi lanciatori e una parte della tattica di gioco è stata, senza dubbio, quella di intimidire una nazionale cubana che non può probabilmente, per motivi di rosa, aspirare alla vittoria del girone, ma possiede comunque le capacità di mettere in difficoltà ciascun avversario.
Il Giappone si porta in vantaggio già dal primo inning, ma al terzo viene ripreso da una squadra cubana per nulla intenzionata a cedere l’incontro senza lottare. Certamente la vita, in una partita contro i giapponesi, non è facile, ma i cubani si difendono bene.
Il Giappone mette a segno un altro punto al quarto inning, ma poi dilaga in una quinta ripresa da 5 punti, che ha il suo culmine con il fuoricampo da 3 punti di Matsuda e il sacrificio di tre lanciatori per Cuba.
Cuba si avvicina di nuovo pericolosamente al settimo, con un moto d’orgoglio. Despaigne suona la carica con un solo homer che risveglia i compagni di squadra, abbastanza da mettere a segno una serie di valide e procurarsi un inning da tre punti.
Sul 7 a 4 il Giappone allunga ancora per sicurezza, con un fuoricampo da due punti di Tsutsugo.
Due punti per ciascuna squadra all’ottavo e si affronta così il nono inning con il punteggio di 11 a 6 in favore del Giappone.
Cuba si fa pericolosa, nella sua metà dell’ultimo inning, con due valide da una base, in successione e una base per ball. Con le basi piene e due out, però, manca il guizzo per concludere e il Giappone può, così, rinunciare al suo attacco per festeggiare la vittoria contro una Nazionale di Cuba tenace e dignitosa.
Sei lanciatori utilizzati per parte; 14 le valide del Giappone e 11 per Cuba che commette anche 3 errori. Undici uomini rimasti in base per il Giappone e 7 per Cuba.
Per le note a margine c’era un pizzico di Italia in questa partita: l’arbitro di prima base era Fabrizio Fabrizi.
di Cristina Pivirotto
I cubani affidano il monte al partente Noelvis Entenza, mentre gli avversari affidano la palla a Ayumu Ishikawa che, oltre ad avere l’onere di aprire il gioco dei nipponici a questo World Baseball Classic, ha avuto anche il pesante fardello di non far rimpiangere Shohei Ohtani, vittima di un infortunio che gli ha impedito di partecipare al torneo.
Il coach Kokubu ha sempre dichiarato di avere molta fiducia nei suoi lanciatori e una parte della tattica di gioco è stata, senza dubbio, quella di intimidire una nazionale cubana che non può probabilmente, per motivi di rosa, aspirare alla vittoria del girone, ma possiede comunque le capacità di mettere in difficoltà ciascun avversario.
Il Giappone si porta in vantaggio già dal primo inning, ma al terzo viene ripreso da una squadra cubana per nulla intenzionata a cedere l’incontro senza lottare. Certamente la vita, in una partita contro i giapponesi, non è facile, ma i cubani si difendono bene.
Il Giappone mette a segno un altro punto al quarto inning, ma poi dilaga in una quinta ripresa da 5 punti, che ha il suo culmine con il fuoricampo da 3 punti di Matsuda e il sacrificio di tre lanciatori per Cuba.
Cuba si avvicina di nuovo pericolosamente al settimo, con un moto d’orgoglio. Despaigne suona la carica con un solo homer che risveglia i compagni di squadra, abbastanza da mettere a segno una serie di valide e procurarsi un inning da tre punti.
Sul 7 a 4 il Giappone allunga ancora per sicurezza, con un fuoricampo da due punti di Tsutsugo.
Due punti per ciascuna squadra all’ottavo e si affronta così il nono inning con il punteggio di 11 a 6 in favore del Giappone.
Cuba si fa pericolosa, nella sua metà dell’ultimo inning, con due valide da una base, in successione e una base per ball. Con le basi piene e due out, però, manca il guizzo per concludere e il Giappone può, così, rinunciare al suo attacco per festeggiare la vittoria contro una Nazionale di Cuba tenace e dignitosa.
Sei lanciatori utilizzati per parte; 14 le valide del Giappone e 11 per Cuba che commette anche 3 errori. Undici uomini rimasti in base per il Giappone e 7 per Cuba.
Per le note a margine c’era un pizzico di Italia in questa partita: l’arbitro di prima base era Fabrizio Fabrizi.
di Cristina Pivirotto