CAOS A TAMPA BAY SULLO STADIO PER I RAYS
Bocciato la ‘’Sister City’’ dalla MLB, ora i Rays devono trovare una soluzione per lo stadio entro il 2028
La Major League Baseball, nei giorni scorsi, ha bocciato la proposta dei Tampa Bay Rays per la ‘’Sister City’’ con Montreal. La franchigia floridiana, dal 2011 ad oggi, è stata sempre nelle ultime posizioni della MLB per il numero di spettatori allo stadio durante le partite. Per questo motivo il proprietario dei Rays, Stuart Sternberg, nel 2019, aveva proposto agli organi della Major League, la possibilità di poter disputare la stagione casalinga su due campi di gioco, uno a Tampa Bay (attuale casa dei Ryas) e uno a Montreal (casa degli Expos dal 1969 al 2004), cosi da cercare di poter attirare più spettatori allo stadio sfruttando i due bacini di tifosi. L’accordo sembrava fatto ma, nei giorni scorsi, la MLB ha negato ai Rays di poter mettere in atto la propria idea di ‘’Sisters City’’. Tale rifiuto delle Major ha creato non pochi problemi a Sternberg ed ai Rays che ora dovranno rivedere i loro piani futuri. Con la proposta del doppio stadio il proprietario della franchigia floridiana sperava, oltre che di aumentare le presenze durante le partite casalinghe, di poter trovare anche una nuova casa per i Rays. Il Tropicana Fields, attuale casa di Arozarena e compagni, dal 2028 non sarà più lo stadio della franchigia che ha vinto l’American League nel 2020. Nei 17 anni in cui Sternberg è il proprietario della squadra, negli ultimi 15 ha sempre cercato una soluzione al problema stadio ma, non trovando soluzioni sul territorio di Tampa Bay, aveva trovato l’accordo con Stephen Bronfman, un uomo d’affari di Montreal, per riportare il baseball della Major League nella città che lo aveva salutato nel 2004 quando, l’allora franchigia degli Expos si era trasferita a Washington diventando gli attuali Nationals. Nonostante sia saltata l’ipotesi ‘’Sister City’’, Standberg, continua a dirsi fiducioso di trovare una soluzione entro il 2028 (teoricamente i Rays dovrebbero trovare una soluzione certa entro il 2023 in modo da avere poi i giusti tempi per un’eventuale creazione di un nuovo stadio e di un nuovo centro tecnico) che non comprenda il trasferimento della franchigia in una nuova città o nazione.
Di Mirco Monda ([email protected])
In foto il Tropicana Field (sporttechie.com)