Ancora Mike Napoli decisivo, lo stadio lo chiama e lui risponde.
In casa St.Louis, invece manca lo sprint.

I TOP DELLA SERATA

Moreland, Beltre ma soprattutto il solito Napoli
Il prima e terza base tengono in vita i Rangers con due home-run ma sul 2-2 è il catcherone Mike Napoli a guadagnare due punti con un doppio all'ottavo inning. Due punti essenziali, decisivi, che valgono gara 5 e forse qualcosa di più.
Completa la prestazione con altre due eliminazioni su tentativo di rubata in seconda: lanci millimetricamente perfetti verso il Kinsler che non può fare altro che taggare il corridore scivolante.
Napoli. Ecco un catcher decisivo sia in difesa sia in attacco.  (Lo volevo io questo Napoli ai Red Sox, invece di Saltalamacchia...... Lo volevo io.)

Il ginocchio di Beltre. Bentornato.
Era un pó che non si vedeva la girata alla Beltre, quella che solo lui sa fare, quella calante, quella che si conclude con il ginocchio che sbatte in terra. Quel ginocchio che si abbassa mentre effettua la battuta, quel ginocchio appoggiato in terra come marchio di garanzia per il conseguente fuoricampo. Il ginocchio di Adrian Beltre, che tanto aveva dato al Fenway Park di Boston, quel ginocchio che quando vestiva la divisa dei Red Sox scendeva in terra quando era partito il missile destinato ad oltrepassare il "Green Monster".
Pensate che negli spogliatoi a fine partita, una giornalista domenicana davanti a me gli chiede: "questo tuo swing così particolare serve per dare più inerzia alla pallina"?
Beltre sorride e risponde: "è una brutta abitudine che tengo, lo so, non posso farci niente" !
(da domani mi metterò d'impegno: abbandonerò la mia girata tecnicamente perfetta, per imparare anch'io queste brutte abitudini).

Kevin Millar, un vincente
L'eroe del 2004, uno dei responsabili della cancellazione della maledizione di Babe Ruth, quello che ha suonato la carica per le 4 vittorie di fila sugli Yankees, è anche qui, come a St.Louis, facente parte di questo grande circo della MLB.
Questa sera ha partecipato alla corsa nei pupazzoni col testone, che si corre sul campo per la gioia del pubblico che punta su uno o sull'altro personaggio.
Lui era "David Crockett", anzi per meglio dire, era dentro il pesante costume e capoccione di David Crockett.
Poteva Kevin Millar, personaggio carismatico, trascinatore, positivo, simpatico e sorridente farsi scappare la vittoria in questa sfida?
Kevin Millar WIN. Kevin Millar idolo.

I FLOP DELLA SERATA

Attacco Cardinals, troppi left on base.
22 LOB per St.Louis, 14 per Texas.
Ecco una differenza decisiva; in gara 5 l'attacco dei Cards per troppe volte non riesce a concludere a punto, facendo morire i propri uomini sulle basi.
A St.Louis è mancata la zampata vincente nei momenti clou e per questo, meritatamente, si trova in svantaggio per 2-3 in queste World Series.
Vedremo insieme se l'attacco dei Cardinals tornerà concreto in occasione del ritorno nel proprio stadio.

Allen Craig: lento, lento, lento
L'Allen Craig che aveva fatto tanto bene, quello che inaspettatamente era stato protagonista ed uomo vincente nel lineup dei Cards..... proprio in seconda non ci arriva neanche col motorino.
Per due volte prova la rubata verso la seconda base, per ben due volte viene boccheggiato dal duo Napoli-Kinsler.
Anche quando può permettersi di partire con un discreto vantaggio, visto che il compagno in battuta raggiunge i 3 ball e 2 strike, si fa cogliere in ritardo e viene eliminato.
Caspita, Craig...... bisognerebbe velocizzare un pó il passo, dai che ce la puoi fare. Al nono inning, con Pujols a 3 ball e 2 strike, devi partire prima, cosa aspetti a correre? Se parti quando la pallina è nel guanto di Napoli, sei fregato !

da Arlington (Texas, USA), il nostro inviato Roberto Mantovani


Nella foto lo swing di Mike Napoli durante l'ottavo inning. Grazie alla sua valida, Texas ha battuto 4 a 2 St.Louis e si è portata in vantaggio nella serie (Getty Images per Espn.com).