Non è stata solo una meravigliosa giornata di sole. Non è stata solo una bellissima giornata di sport. E non è stata nemmeno solamente una bellissima e combattutissima partita di baseball.

Questo 25 aprile appena trascorso è stato una giornata in cui dei veri appassionati del baseball made in USA, ed assidui frequentatori del forum di Play.it Usa, si sono ritrovati per dare vita al loro personalissimo e di certo non meno avvincente, All Star Game. Teatro della manifestazione il suggestivo campo da softball di Pianoro, paesino immerso nelle splendide colline bolognesi.

Ad affrontarsi le due compagini della American League e National League, composte in base alla fede da tifoso dei vari partecipanti. Da una parte quindi la National, con la folta colonia dei tifosi dei New York Mets come: Andrea “Pelato” ottima la sua prestazione sul monte di lancio in tutti e 9 gli inning; Marco “RVD”; Mirko “GaryLarson” e figlio; e Fabrizio “Sheasmylove”. A completare il roster il Manager e utility player Luigi “Louis” e Cristian “Sberl” dei Carinals; Mirko “the patient” dei Blue Jays, sangue ghiacciato dentro al box di battuta; Andy l’ inarrestabile dei Reds; e l’ottimo Phillies ovviamente tifoso di Philadelphia.

A fare da contro-altare una squadra molto più eterogenea, l’American League guidata dal Manager Alberto “Jackson” tifoso A’s di lunga data, e dall’ottimo catcher Francesco “Hobbit” che con la sua maglia dei Jays ha guidato magistralmente la squadra da dietro casa base come catcher.

In prima base con Scott Hatteberg nel cuore, il sottoscritto, che non ha mai nascosto la sua fede per Oakland. In seconda base l’ unica rappresentante del gentil sesso, la nostra Elisa “Dainè” con la sua maglia dei Brewers; in terza base Massimiliano “Maxy” dei Nationals; e interbase Clemente “ItaliaBlueJay” in maglia Pirates. Sugli esterni un ottimo Fulvio che ha reso certamente onore alla maglia degli Angels di Mike Trout che indossava; Gianluca “Shilton” dei Royals, battitore risolutore; e l’ottima esperienza di Giovanni “Joesox” appassionato Boston, così come Paolo “Ivers” impressionante sul monte.

Basterebbe già qui, ma il risultato lo mettiamo per dovere di cronaca, con l’American League che si conferma quella quarta volta vincitrice del trofeo con un 15-14 maturato all’ ultimo inning, grazie all’ MVP di giornata Paolo, autore non solo di un complite game sul monte di lancio, ma anche della battuta che spinge a casa Francesco e regala la vittoria ai padroni di casa.

Come chiudere questo pezzo dedicato all’annuale Meeting di Playit, se non ringraziando Alberto, Francesco e tutti coloro che si sono prodigati per l’organizzazione impeccabile di questo evento.
Così come d’obbligo è il ringraziamento a tutti coloro che sono giunti da ogni parte d’ Italia (Roma, Milano, Brescia, Cremona e molte altre città) per dare vita ad una giornata di vero baseball, lontano dagli stadi affollati e giocatori strapagati della Major League.

Quel baseball da campetto di periferia: tutto passione, genuina condivisione e allegri mangiate. Proprio il baseball che ci piace di più.

da Pianoro (Bologna), il nostro inviato Michele Acacia (su Twitter @ItalianBaseball)


Nella foto, tutti i partecipanti all'evento in posa (di CristianBona).

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