Non c'è che dire: il nuovo formato IBL inizia a raccogliere i suoi frutti. Un po' perchè il livello, probabilmente, si è abbassato (la crisi la iniziano a sentire anche le grandi), un po' perchè il carico di pressione delle due partite è notevole e un po' perchè le due big per antonomasia, San Marino e Rimini, con risultati per ora opposti sembrano comunque pagare la mancanza di un ricambio generazionale al proprio interno soprattutto sul monte italiano. Problema che a Bologna il GM Mura ha da un po' di tempo risolto facendo man bassa di prospetti nei migliori settori giovanili del paese (e dell'area bolognese) e guardando molto al gruppo e poco alle stelle. Il Città di Nettuno di Scerrato sembra essere la candidata più quotata, per ora, al passaggio del turno anche se il giovane Parma di Munoz non è da dare mai per morto. Se l'intergirone non sovverte completamente la tendenza di equilibrio emersa da inizio stagione ne vedremo sicuramente delle belle.

Nel girone A si conferma Bologna contro San Marino e Godo, mantenendo fede alla fama di "ammazza matricole", si concede lo sweep contro il sorprendente Padova.

Nelle gare fra due delle massime pretendenti al titolo, gli uomini di Nanni la spuntano contro i Titani di Bindi, imponendosi 2-0 a Serravalle grazie all'ennesima solidissima prova di Williamson, sorretto di una difesa stellare (ah! si la difesa, quella tanto bistrattata in Italia), raddoppiando al  “Gianni Falchi”, non senza patimenti. La Fortitudo subisce subito al primo inning il primo punto con un doppio di Ramos, alla valida numero 1000 in IBL. Ma il lineup felsineo replica rabbioso nella parte bassa con 4 punti su Simone, che continua la sua striscia negativa e che sembra solo l'ombra di quello visto nelle ultime stagioni a Nettuno. La partita arriva, fra botte e risposte di entrambe le squadre (fuoricampo di Perez per la "Effe" e di Vazquez per i Titano Bombers), all'ottavo inning sul risultato di 6 a 3 per Bologna. San Marino però alza la testa e va duro su Riccardo De Santis (subentrato a Panerati) e porta a casa ben 4 punti. Gli uomini di Nanni però non ci stanno e grazie a due singoli in sequenza di Sabattani e Andrea D'Amico mettono sotto pressione il rilievo italovenezuelano Yovany D'Amico. Pressione che produce un balk e corridori in seconda e terza. Qui Bindi, da manuale ma forse tenendo poco conto delle caratteristiche dei battitori, fa mettere in base con l'intenzionale Infante, giocandosi così una macchina da RBI come Liverziani con due fra i corridori più veloci di Nanni sulle basi. Il veterano, impietoso, batte un doppio e svuota le basi (2 RBI e Infante salvo a casa base su errore del catcher). 9 a 7, partita chiusa e iniziano ad aumentare i grattacapi per il GM Mazzotti.

Nell'altra sfifa del girone i Godo Knights chiudono il weekend con uno sweep ai danni del fino ad ora sorprendente Padova Baseball. Gli uomini di Fuzzi, già vincendo contro San Marino, stavano lanciando segnali abbastanza evidenti di competività. Infatti, dopo una prima giornata che più grigia non si può, i giovani Knights stanno mostrando tante belle cose. Soprattutto dove, forse perchè poco avezzo a seguire da vicino i romagnoli,  nessuno si aspettava che emergesse qualcosa. Tre i fattori chiave emersi: il capitano Galeotti, la parte bassa del lineup e il duo Calero-Ribeiro. Se di questi ultimi due già ad inizio stagione si era parlato unanimamente come di una delle coppie di lanciatori più forti del campionato, con Ribeiro per ora intoccabile e con Calero non ancora al top, degli altri due bisogna parlare eccome. Galeotti ha cambiato completamente modo di lanciare: molta più testa e meno overthrowing. Risultato 2.25 di pgl e due partite, quella di San Marino e Padova, consegnate nelle mani dei rilievi tutt'altro che compromesse. Infine gli RBI battuti dal core del lineup rossoblu, ovvero da Molina, Sanchez e da un finalmente ritrovato Monari, sono tutti figli di un buon impatto della parte bassa del lineup, composto dai tre under godesi Bucci (terzo battitore di squadra con 2 RBI all'attivo), Silvestri e Servidei. Messaggio, più o meno uguale a quello che si lancia da Parma: facciamoli giocare sti ragazzi. A Padova Gara 1 fra Galeotti e Uviedo si risolve al 9°inning con un singolo di Monari con due out sul rilievo di Acosta. Risultato finale di 3 -2, protetto poi dal rilievo rossoblu Alex Bassani, alla prima vittoria in IBL. I goti hanno poi avuto ragione della matricola veneta anche in casa, imponendosi 4-1 grazie ad un attacco molto costante nel box e al sopracitato duo Calero-Ribeiro. Padova questa volta viene tradita dal monte e da un attacco che vede in grossa difficoltà giocatori come Epifano, Pestana e Sciacca. Sugli scudi ancora l'utility Medoro, che sembra voler mantenere la parola data a inizio stagione: raggiungere la maglia azzurra. Un calo era prevedibile ma la squadra di Smith rimane la mina vagante del girone.

Il girone B invece ha visto sbocciare l’annata del Rimini ed un “pareggio” tra il Città di Nettuno e Parma.

I Pirati infatti, si sono divertiti contro Nettuno 2, mostrando (finalmente) in entrambe le partite tutta la potenza del lineup, da Salazar (autore di un fuoricampo) a Santora. Partite vinte 13-0 e 6-1 con Ekstrom ancora dominante (11strikeout in 5 riprese). Il monte italiano dei neroarancio questo giro ha retto e vedremo se il puntellamento dello stesso con l'acquisto del veterano Franklin Torres farà dormire sogni più tranquilli Catanoso. Nettuno 2, dopo le belle cose espresse nelle prime giornate, da rivedere: nella prima partita non riesce a battere neanche una valida e gli RBI arrivano solo con Pedroso nel box.

Pareggio (prevedibile) fra le due contendenti al secondo posto del girone ovvero il Città di Nettuno e il Parma.  I nettunesi partono forte nel primo inning contro Sanchez, segnando con Caradonna il primo e unico punto dell'incontro. Il venezuelano poi sale in cattedra e lascia solo le briciole al lineup di Scerrato, consegnando la partita a Yepez che, nonostante qualche brivido, chiude l'incontro. Lorenzo e Rodriguez confezionano ancora strikeout, ben 13, ma questa volta sono toccati duramente da un lineup avezzo alla fastball e al campo opposto come quello ducale. Il domenicano soprattutto subisce ben 5 punti nell'ultimo inning che costano alla squadra laziale la pesante sconfitta per 8 a 1. I ragazzi di Scerrato si rifanno poi nel secondo incontro dove, stranamente, Parma batte pochissimo contro Morellini e l'ex colonna dell'Anzio Florian. Munoz "paga" l'esperimento Gradali come partente, che in 1.1 inning prende 3 punti, complice anche un errore difensivo. Un Rivera ancora solido prende in mano la situazione limitando i danni per 5.2 inning e mantendo in vita i suoi compagni che però lo ricambiano con solo 3 valide. La fastball di Gradali, per ora, appare più effettiva verso fine partita, con Loardi nel ruolo di setup e Rivera come partente. Pensaci Pepita.

di Marco Mignola


Nella foto, Joey Williamson, protagonista di questo avvio di stagione della Fortitudo Bologna (LorenoBellocchio/Grandeslam.net).