I TOP E I FLOP DI GARA 4 DELLE WORLD SERIES
Grazie a un fuoricampo da 3 punti di Jonny Gomes, i Boston Red Sox hanno vinto gara 4 delle World Series e di fatto parteggiato la serie. Ecco i top e i flop della sfida.
I FLOP
Breslow: Quando sale lui, i tifosi con i due uccellini rossi sul petto si sfregano le mani e sorridono felici. Ci sarà un perché ?! Dopo le precedenti disastrose prestazioni... si conferma ancora nel pallone. Psicologicamente provato e non riesce ad essere sereno. Diamogli due settimane di ferie a Torre Pedrera per riprendersi e per rigenerarsi mentalmente. Finite le ferie, vedrete... farà delle World Series fantastiche.
Non Avere Drew-Pedroia in difesa: Ogni squadra che non presenti quel muro difensivo 2B e SS formato da Dustin Pedroia e Stephen Drew ha qualcosa in meno. Non fanno passare nemmeno le zanzare quei due. Il non averli è decisamente un flop per qualsiasi manager della Major League.
Ellsbury & Freese: Assenti. Non pervenuti. Così importanti per le loro rispettive squadre... così ancora addormentati in queste World Series. L'importante è che Freese rimanga imbambolato fino ai primi di novembre... dopo potrà svegliarsi.
Condizione fisica dei Cardellini: Holliday, Molina, Craig corrono come le nostre nonne quando stanno per perdere l'autobus e si affrettano con la borsa della Coop piena di spesa. Senza offesa eh? Ora ci si mette pure il pinch runner Wong a farsi "piccionare" nel pick-off che chiude la partita. Atleticamente rivedibili.
I TOP
Doubront: Beh, lancia tre inning e concede solo una valida. FELIXemente efficace.
Lackey & Uehara: Soffrono ma tengono botta. Lackey reagisce alla sfortuna dei due errori non suoi e tiene a bada St.Louis nell'ottavo. Koji addirittura chiude l'incontro con un pick-off che probabilmente verrà digerito dai tifosi Cardinals insieme alla colomba pasquale del 2014.
La faccia di Ortiz e la sua volata a casa: Big Papi è sul cuscino di terza ed è nell'aria la possibilità del pareggio. il sacrifice-fly di Drew è cortino... troppo corto. Un esterno con la fionda giusta avrebbe fulminato la volata di Ortiz che non ci risulta famoso per la sua velocità. Appena la palla entra nel guanto di Holliday... David Ortiz accende il razzo, grugnisce, scatta, vola... (piccola pausa per permettermi di finire di ridere... ecco, scusate... riprendo a scrivere...) La faccia di Big Papi esprime sforzo, grinta, voglia. Grande Ortiz, salvo a casa base con una splendida scivolata. Vale il pareggio. Quel grugnito vale il pareggio.
David Ortiz: Fino ad ora ha collezionato in carriera 12 partite di World Series. Dobbiamo parlare delle sue medie? Non sono neanche numeri da Baseball quelli. Leader totale.
Jonny Gomes: Bombardiere e castigatore della serata. #Boston-Strong è Jonny Gomes. Oltre al fuoricampo da tre punti c'è di più. Ci sarebbe troppo da dire su questa faccia nevrotica che ci delizia con le sue tenere espressioni facciali da inizio stagione. Lo osservo bene da aprile, io. Mi affascina, mi incuriosisce ed intimidisce perchè per me il Gomes è un serial Killer. Davvero. Guardatelo bene negli occhi, il suo sguardo è inquietante. Dove abita Gomes? Ha una villetta con giardino? Quanti cadaveri vi ha seppellito? E non oso pensare dentro casa... Brividi. Per me Gomes tiene in cantina un freezer a cassone... Cosa cavolo tiene dentro quel grosso freezer? Se dovessi mai scomparire da un momento all'altro... sapete dove cercarmi. Ben sezionato in pratici sacchetti da freezer.
Il casco di Jonny Gomes: Quel casco nella testa di Gomes non trova pace. Si agita, si sposta, si assesta, su e giù, su e giù. Il casco di Gomes è più frenetico del suo padrone. Il casco di Gomes è sclerotico, nevrotico, iperteso, ha gli occhi spalancati. Il casco di Gomes ha la faccia da matto. Il casco di Gomes ha trovato il posto adatto al suo temperamento: "la testa di Gomes". Io voglio quel casco. Finite le World Series voglio quella reliquia. Daniele Mattioli, pago bene... Segui Jonny Gomes e rubagli quel casco.
Finali a sorpresa: Prima un Obstruction walk-off... ed ora un walk-off pick-off. Dobbiamo attenderci altre stranezze per chiudere le partite? Che fatta roba.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Gomes festeggiato dai compagni dopo il fuoricampo colpito (@LorenzoBellocchio/Grandeslam.net).
I FLOP
Breslow: Quando sale lui, i tifosi con i due uccellini rossi sul petto si sfregano le mani e sorridono felici. Ci sarà un perché ?! Dopo le precedenti disastrose prestazioni... si conferma ancora nel pallone. Psicologicamente provato e non riesce ad essere sereno. Diamogli due settimane di ferie a Torre Pedrera per riprendersi e per rigenerarsi mentalmente. Finite le ferie, vedrete... farà delle World Series fantastiche.
Non Avere Drew-Pedroia in difesa: Ogni squadra che non presenti quel muro difensivo 2B e SS formato da Dustin Pedroia e Stephen Drew ha qualcosa in meno. Non fanno passare nemmeno le zanzare quei due. Il non averli è decisamente un flop per qualsiasi manager della Major League.
Ellsbury & Freese: Assenti. Non pervenuti. Così importanti per le loro rispettive squadre... così ancora addormentati in queste World Series. L'importante è che Freese rimanga imbambolato fino ai primi di novembre... dopo potrà svegliarsi.
Condizione fisica dei Cardellini: Holliday, Molina, Craig corrono come le nostre nonne quando stanno per perdere l'autobus e si affrettano con la borsa della Coop piena di spesa. Senza offesa eh? Ora ci si mette pure il pinch runner Wong a farsi "piccionare" nel pick-off che chiude la partita. Atleticamente rivedibili.
I TOP
Doubront: Beh, lancia tre inning e concede solo una valida. FELIXemente efficace.
Lackey & Uehara: Soffrono ma tengono botta. Lackey reagisce alla sfortuna dei due errori non suoi e tiene a bada St.Louis nell'ottavo. Koji addirittura chiude l'incontro con un pick-off che probabilmente verrà digerito dai tifosi Cardinals insieme alla colomba pasquale del 2014.
La faccia di Ortiz e la sua volata a casa: Big Papi è sul cuscino di terza ed è nell'aria la possibilità del pareggio. il sacrifice-fly di Drew è cortino... troppo corto. Un esterno con la fionda giusta avrebbe fulminato la volata di Ortiz che non ci risulta famoso per la sua velocità. Appena la palla entra nel guanto di Holliday... David Ortiz accende il razzo, grugnisce, scatta, vola... (piccola pausa per permettermi di finire di ridere... ecco, scusate... riprendo a scrivere...) La faccia di Big Papi esprime sforzo, grinta, voglia. Grande Ortiz, salvo a casa base con una splendida scivolata. Vale il pareggio. Quel grugnito vale il pareggio.
David Ortiz: Fino ad ora ha collezionato in carriera 12 partite di World Series. Dobbiamo parlare delle sue medie? Non sono neanche numeri da Baseball quelli. Leader totale.
Jonny Gomes: Bombardiere e castigatore della serata. #Boston-Strong è Jonny Gomes. Oltre al fuoricampo da tre punti c'è di più. Ci sarebbe troppo da dire su questa faccia nevrotica che ci delizia con le sue tenere espressioni facciali da inizio stagione. Lo osservo bene da aprile, io. Mi affascina, mi incuriosisce ed intimidisce perchè per me il Gomes è un serial Killer. Davvero. Guardatelo bene negli occhi, il suo sguardo è inquietante. Dove abita Gomes? Ha una villetta con giardino? Quanti cadaveri vi ha seppellito? E non oso pensare dentro casa... Brividi. Per me Gomes tiene in cantina un freezer a cassone... Cosa cavolo tiene dentro quel grosso freezer? Se dovessi mai scomparire da un momento all'altro... sapete dove cercarmi. Ben sezionato in pratici sacchetti da freezer.
Il casco di Jonny Gomes: Quel casco nella testa di Gomes non trova pace. Si agita, si sposta, si assesta, su e giù, su e giù. Il casco di Gomes è più frenetico del suo padrone. Il casco di Gomes è sclerotico, nevrotico, iperteso, ha gli occhi spalancati. Il casco di Gomes ha la faccia da matto. Il casco di Gomes ha trovato il posto adatto al suo temperamento: "la testa di Gomes". Io voglio quel casco. Finite le World Series voglio quella reliquia. Daniele Mattioli, pago bene... Segui Jonny Gomes e rubagli quel casco.
Finali a sorpresa: Prima un Obstruction walk-off... ed ora un walk-off pick-off. Dobbiamo attenderci altre stranezze per chiudere le partite? Che fatta roba.
di Roberto Mantovani
Nella foto, Gomes festeggiato dai compagni dopo il fuoricampo colpito (@LorenzoBellocchio/Grandeslam.net).