Gary Ermini non è un giocatore da copertina, ma è il giocatore che ogni Manager vorrebbe avere nella sua formazione. I motivi sono diversi e nello stesso tempo giustificati: grande dedizione al lavoro, ottimo uomo squadra e tanta, tantissima qualità tecnica e atletica da mettere a disposizione, con l'obiettivo di farsi sempre trovare pronto in ogni occasione. Così è successo ad Ermini in questo 2012, dove è diventato prima Campione d'Europa con la Fortitudo Bologna e poi Campione d'Europa con la nazionale italiana.

A qualche settimana da questo “back to back”, il sito Grandeslam.net ha intervistato l'utility player – può giocare da esterno e da prima base – facendosi raccontare le sue impressioni su questi due trionfi.

DANIELE MATTIOLI
: Ciao Gary e benvenuto nuovamente qui sul sito Grandeslam.net. Inziamo la nostra intervista parlando dello splendio cammino realizzato dalla nazionale italiana agli Europei in Olanda. Se ti avessero detto all'inizio della manifestazione che avreste vinto il Torneo e soprattutto da squadra imbattuta in tutta la manifestazione, cosa avresti detto?                                                                                                         GABRIELE ERMINI: Che sarebbe stato molto difficile, considerando il buonissimo livello che il nostro sport ha raggiunto in tutto il continente, come si è visto anche dalle partite disputate. Noi abbiamo giocato al meglio delle nostre opportunità e alla fine, con impegno e dedizione, abbiamo raggiunto un traguardo dal grandissimo valore.

DANIELE MATTIOLI: Per te, inoltre, è stato un ritorno in Nazionale e sei stato subito protagonista in campo.
GABRIELE ERMINI: Mi sono trovato davvero bene, anche se all'inizio non ci avrei creduto tanto, visto che il mio rapporto con la nazionale è sempre stato difficile. Il Manager Marco Mazzieri mi ha però dato questa importante opportunità che non mi sono lasciato sfuggire.

DANIELE MATTIOLI: Quindi è stato fondamentale per la vittoria finale anche l'armonia che si respirava all'interno del gruppo.
GABRIELE ERMINI
: Sì, senza ombra di dubbio. Una cosa che mi ha molto colpito è stata quella che il lineup veniva realizzato guardando la forma attuale dei singoli giocatori e quanto era stato fatto fino a poco tempo fa, cosa che non mi era mai capitata in nazionale dove il Manager era solito far giocare la squadra tipo, ovvero quella che aveva in mente senza guardare la condizione dei singoli atleti. Nel mio caso invece, nonostante non sia un membro fisso del team, sono arrivato e subito sono stato inserito al secondo spot del lineup. Una cosa molto positiva che mi ha colpito tanto.

DANIELE MATTIOLI: Che effetto è stato battere due volte l'Olanda davanti al proprio pubblico, compresa la Finalissima con il punteggio di 8 a 3?
GABRIELE ERMINI
: E' stato quasi troppo facile (sorride). Abbiamo giocato un gran baseball con un gruppo che, come detto sopra, è stato molto unito e si è fatto sempre trovare pronto in ogni situazione.

DANIELE MATTIOLI: Campione d'Europa con la nazionale italiana e Campione d'Europa con la Fortitudo Bologna. Il tuo sogno di giocare e vincere qualcosa assieme a Claudio Liverziani è diventato realtà.
GABRIELE ERMINI: Sì, proprio così. Mi piace molto giocare con Claudio, perchè è un giocatore che ammiro e da cui ho imparato diverse cose lungo questa stagione. Peccato solo per la Poule Scudetto dove siamo purtroppo calati, ma ci siamo riscattati molto bene con la vittoria in Coppa Campioni.

DANIELE MATTIOLI: Che sensazione è vincere l'European Cup con l'Unipol, dopo che già nel 2005 eri salito sul Tetto d'Europa con Grosseto?
GABRIELE ERMINI: Ha senza ombra di dubbio un altro sapore. Sono venuto a Bologna anche perchè mi sarebbe piaciuto vincere qualcosa di importante come la Coppa Campioni e alla fine ci sono riuscito. Emozione bellissima e meritata.

da Bologna, il nostro corrispondente Daniele Mattioli

Nella foto, Gary Ermini è impegnato nel box di battuta (Bassani/Photobass.eu).



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