L'impresa è stata realizzata e, dopo un lungo ed esaltante ma anche insidioso cammino, l'Urbe Roma ha così centrato la storica promozione nell'Italian Softball League. Merito di una grande società alle spalle, di un gruppo unito e sempre pronto a sostenersi nei momenti del bisogno, e di uno staff tecnico che ha saputo plasmare il meglio dalle proprie giocatrici. A coordinare il tutto è stata ovviamente Alessandra Cirelli, la leggenda vivente di questo sport nonché Manager della formazione capitolina.

Proprio con l'Head Coach dell'Urbe Roma abbiamo parlato di numerosi argomenti in “A tu per tu”, nuova rubrica del sito Grandeslam.net: dalla gioia relativa alla promozione nella massima serie alla riforma del campionato senza dimenticare il mercato invernale e qualche piccolo retroscena...

Partiamo da dove è finita la scorsa stagione, ovvero dalla promozione della tua Urbe Roma nell'Italian Softball League. Che emozioni hai provato?
Sono stata davvero contenta per quanto fatto lo scorso anno. Abbiamo centrato l'obiettivo della promozione nell'Italian Softball League che ci eravamo prefissate e l'abbiamo fatto come un gruppo unito che è l'elemento che sta alla base di risultati così importanti. Ti dico inoltre un piccolo retroscena...


Quale?
Se non avessimo centrato la promozione nemmeno questa volta, avrei fatto un passo indietro e avrei fatto a tempo pieno l'opinionista qui su Grandeslam (sorride. Alessandra analizza per noi il softball dalla scorsa stagione NDI). Battute a parti, non avrei avuto stimoli ad affrontare per l'ennesimo anno il campionato di Serie A2 e quindi era necessaria questa promozione nella massima serie che, per fortuna, è arrivata con grande merito.


Nelle scorse settimane, è arrivata la decisione di modificare la struttura del campionato della massima serie di softball. Cosa ne pensi a riguardo?
Non mi soddisfa ma mi adatto. Il mio volere sarebbe quello di giocare sempre di più, ritornando ad esempio a un campionato a girone unico dove tutte le squadre possano affrontare le altre. Ma la crisi economica che ha colpito il nostro paese è un problema serio e tangibile e la riforma del campionato fatta è logica sotto questo punto di vista. E' un peccato aver perso per motivi economici le Titano Hornets, la squadra di San Marino. Spero che con queste modifiche alla struttura dell'Italian Softball League non ci siano più casi di questo genere.


Si è letto in passato che ci poteva essere la possibilità di un vostro spostamento a Caserta per la disputa delle gare casalinghe. Quanto c'è di vero in tutto ciò?
Ti posso dire senza ombra di dubbio che giocheremo a Roma e che a Caserta andremo solamente a giocare in trasferta in campionato alla prima giornata, assaporando subito il sapore della massima serie contro una squadra di grandissimo valore (sorride NDI). Scherzi a parte, il nostro campo è a Roma dove a breve dovrebbero iniziare anche i lavori relativi all'illuminazione. Il fatto che la prima di campionato sarà in trasferta e alla seconda giornata saremo di riposo, permetterà la completa realizzazione dei lavori.


Parlando invece di mercato, l'Urbe Roma come ha deciso di muoversi in questa Off Season?
Le mosse dell'Urbe sono state rivolte a realizzare una squadra di sole giocatrici italiane, anche perchè senza retrocessioni ho preferito puntare sulle nostre ragazze, con l'obiettivo di farle crescere ulteriormente grazie alla possibilità di giocare nell'Italian Softball League. Per questo motivo è stato riconfermato in blocco l'intero roster della passata stagione. Inoltre si sono aggiunte Susanna Mancini che, dopo l'esperienza a Nuoro, è stata firmata da noi e Vittoria Cocozza, lo scorso anno a Bussolengo.


Chiudiamo la nostra intervista, toccando il tema della Coach Convention che si è tenuta a Parma poche settimane fa e dove tu hai vinto il premio per aver portato nell'Italian Softball League l'Urbe Roma. Questo trofeo che valore ha per te?
Rappresenta tutto il sacrificio e l'impegno che ho messo in queste stagioni e che alla fine hanno portato un risultato davvero importante come la promozione nella massima serie. E' una bellissima soddisfazione che mi ha portato alla mente l'altro premio che avevo vinto nel 2006 quando avevo portato il Caserta in Serie A1, vincendo il campionato cadetto. In questo caso, però, la gioia è stata maggiore perchè quelle dell'Urbe sono giocatrici che ho scelto di persona e che di conseguenza sono cresciuti con me e, nello stesso tempo, io con loro.

di Daniele Mattioli


Nella foto, Alessandra Cirelli, a sinistra, festeggia con due giocatrici la vittoria appena ottenuta (AlessandroBaratti/Paesesera.it).

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