RICCARDO SCHIROLI A GS.NET: ‘’SE LE COSE NON CAMBIANO IN MLB, SIAMO DI FRONTE AL CLASSICO DIALOGO TRA SORDI’’
Il giornalista professionista, membro del Media Department WBSC, ci racconta il suo punto di vista sulla situazione in Major League.
La situazione della Major League Baseball è tutt’ora bloccata con le due parti in questione, vicine, ma ancora non allineate sul nuovo accordo per il CBA.
Per tracciare un punto della situazione su quanto sta accadendo nel baseball americano, il sito GrandeSlam.net ha intervistato Riccardo Schiroli, giornalista professionista e membro del Media Department WBSC (World Baseball Softball Confederation), che sta seguendo con grande attenzione sul proprio sito l'evolversi della vicenda.
Secondo te la MLB inizierà o no? Se si, inizierà regolarmente il 31 marzo (regular season) o slitterà più avanti?
Il Commissioner Manfred a parole si è detto sicuro che la stagione inizierà regolarmente. Per la verità, mentre parlava con i giornalisti il suo linguaggio corporeo, in particolare la voce che tremava, non stava a indicare tranquillità. È difficile da dire. A buon senso, tirare troppo la corda non conviene a nessuno.
Pensi che le richieste dell’MLBPA siano giuste o eccessive e fatte per arrivare ad un punto di rottura con la Major League?
Una delle richieste della MLBPA è irricevibile, quella che punterebbe a togliere la mutualità nella suddivisione dei diritti locali. Ha ragione Manfred quando sostiene che togliere queste risorse ai club meno ricchi finirebbe con il rendere il sistema più ingiusto e meno competitivo. Se il sindacato insisterà su questo punto, temo che la rottura sarà inevitabile. Allo stesso tempo, non vedo però il senso di arrivare a una rottura, che avrebbe conseguenze incalcolabili. Intendiamoci, il sindacato ha delle ragioni, quando sostiene che i club dovrebbero ricompensare gli atleti quando i profitti crescono. Allo stesso tempo però gli atleti dovrebbero essere pronti ad andare incontro ai club se i profitti calano. E su questo punto non vedo la MLBPA così comprensiva.
La MLBPA ha rifiutato la proposta della MLB di far intervenire un mediatore e tu, sul tuo sito, hai intervistato Gene Orza che operò nel lockout del 1994. Una figura come quella di Orza poteva essere, secondo te, utilizzata ed utile in questa situazione di stallo tra le due parti o no?
Orza non credo. È stato il Chief Operating Officer della MLBPA, non sarebbe certo un mediatore neutrale. Comunque, il sindacato ha rifiutato il mediatore. Come ha detto Andrew Miller “sediamoci e discutiamo, noi amiamo trattare”. Mi sembra insomma che il sindacato aspetti una disponibilità a discutere. Penso che il nodo vero sia la cifra da destinare alle giovani star che non sono ancora eleggibili per l’arbitrato. La MLB ha offerto prima 10, poi 15 milioni. Il sindacato ha chiesto prima 150, poi 100 milioni. Se le cose restano in questi termini, siamo di fronte al classico dialogo tra sordi e questo non promette molto di buono. Sull’ammontare del minimo salariale invece un accordo si troverà.
Con la speranza che tornino a giocare il prima possibile, come vedi i tuoi Boston Red Sox in questo 2022? Devers e compagni torneranno a vincere l’American League East o vedi i Rays e gli Yankees favoriti?
I club non hanno fatto assolutamente mercato, almeno non ufficialmente. Per pronunciarmi, dovrei avere un’idea della squadra che i Red Sox metteranno in campo. Per dire, Schwarber resterà? Arriveranno rinforzi per il monte di lancio? Chi giocherà in seconda? Per il momento, faccio il tifo perché venga raggiunto un accordo sul contratto di lavoro e la stagione possa iniziare.
di Mirco Monda
La foto è di Corrado Benedetti.