EDWIN BELLORIN E' IL SECONDO COLPO DI MERCATO DEL NETTUNO BASEBALL

Dopo l'annuncio dell'arrivo di Andrea Sgnaolin, la Caffè Danesi Nettuno piazza il suo secondo colpo del mercato invernale firmando Edwin Bellorin, pilastro dei Tiburones de la Guaira in Venezuela e con importanti esperienze nelle Leghe Minori americane. Nel Lazio, il giocatore ricoprirà il ruolo di catcher e dovrà garantire grande qualità sia in attacco che soprattutto in difesa.

Qui di seguito, ecco il comunicato stampa del Nettuno Baseball:

Il venezuelano classe 1982 arriva a Nettuno dopo esser stato vicino alla società tirrenica già la passata stagione. Scelto nel draft del 1998 dall’organizzazione dei Los Angeles Dodgers esordisce in Rookie League nel 2001. Dall’esordio in poi è una continua scalata per il catcher che culmina con l’approdo in AAA nel 2006 con i Las Vegas 51s. L’anno dopo Bellorin cambia organizzazione, infatti sono i Rockies ad assicurarsi le sue prestazioni ed il primo anno in AAA con i Colorado Springs è il migliore della sua carriera nelle Minor. In 57 gare la sua media battuta è di .326 con 9 HR e 45 RBI. Oltre alle straordinarie medie difensive in difesa non arriva neanche un errore e questo basta per l’esordio in Major League. Giocherà solamente tre gare con due turni alla battuta, ma non sarà la sua unica apparizione nella Grande Lega, infatti i Rockies richiameranno il ricevitore venezuelano per brevi apparizioni anche nel 2008 e nel 2009 dove collezionò complessivamente altre cinque presenze. La sua carriera nelle Minor termina nel 2010 e l’anno seguente è impegnato a Wichita in Indipendent League. Da dieci anni veste la maglia dei Tiburones de la Guaira nella Winter League Venezuelana, società nella quale ha militato anche questo inverno.
Arrivato a Nettuno soprattutto con grandi credenziali difensive visto che le sua media difensiva negli anni statunitensi è stata di .990, Bellorin dovrà essere uno di quegli elementi capaci di far fare il salto di qualità alla squadra.

di Daniele Mattioli


Nella foto, un primo piano di Edwin Bellorin (da LVPB.com).

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