Nella Major League, a differenza di qualche decennio addietro, giocano molti atleti stranieri: pochi europei, giapponesi e molti centro-sud americani, provenienti da paesi con grandi tradizioni "beisbolistiche" come Repubblica Dominicana, Cuba, Portorico, Mexico e Venezuela.
Propio da quest'ultima nazione proviene uno dei più forti se non probabilmente il più forte in assoluto al momento: Miguel Cabrera, terza base dei Detroit Tigers.

Nell'ultima settimana in partite giocate contro i Kansas City Royals, Minesota Twins e New York Mets, ha permesso ai suoi compagni di arrivare in base varie volte e ha messo a segno tre home-runs, arrivando a quota 42, preceduto solo da Chris Davis (46).

I numeri di questo trentenne sono impressionanti cosi' come i premi e riconoscimenti ottenuti nei dieci anni di partecipazione nella Major Legue, tre con i Florida Marlins e sette con i Tigers.

Lente d'ingrandimento: numero 24, batte e lancia di destro, ha sempre giocato in prima base fino a due anni fa quando, dopo che il suo club aveva acquistato Prince Fielder dai Milwaukee Brewers, ha accettato il cambio di ruolo e si e' adeguato molto bene in una posizione difficilissima, la terza base.
Questi alcuni dei suoi numeri stagionali: .356 di media in battuta; 126 in hits permessi,41 home-runs e 91 runs.Ha buonissime possibilità di conquistare per il secondo anno consecutivo la Tripla Corona (ovvero essere primo a fine anno nella classifica della media battuta, dei fuoricampo e dei punti battuti a casa dell'American League).

Sono tantissimi i trofei ottenuti da questo giocatore, tra questi evidenzierei la Tripla Corona, MVP  e giocatore dell'anno della American league nel 2012, stagione in cui ha anche giocato la finale della serie mondiale contro San Francisco, lui che le World Series le ha vinte nel 2003 con i Florida Marlins.

di Michele Italia


Nella foto, uno swing di Miguel Cabrera (Jim McIsaac/Getty Images North America da Zimbio.com).