Ho appena riguardato la prima partita giocata in suolo americano dai Los Angeles Dodgers, contro i San Diego Padres, dopo le due sfide disputate in Australia e la prima impressione che ho avuto è che per i Dodgers sarà durissima. Una squadra che ha paura di perdere ad inizio campionato farà molta fatica nei playoff.

E' ancora presto per dare dei giudizi e che probabilmente in regular season i Dodgers dominerano la National League West, ma non vedevo un inning disaster così dal settembre maledetto dei Red Sox gestione Bobby Valentine.

E dire che la prima parte della partita era stata gestita molto bene da entrambi i partenti, per i Padres Kashner e per i Dodgers Ryu, e anche le difese si erano mosse molto bene. Poi l'ottavo inning con un Wilson irriconoscibile e i Dodgers letteralmente piegati dallo small baseball che sarà antiestetico, da bunt league (come molti chiamano l'Italian Baseball League), ma contro corazzate riempite solo di bombers e lanciatori lenti in diamante fa ancora il suo lavoro. Difendo la mia teoria delle squadre agili e forti anche in difesa. Infine, fa piacere rivedere un paisà come Denorfia sempre clutch quanto serve (sua la valida da 2 punti decisiva), secondo me stranamente molto incompreso a Oakland.




di Marco Mignola


Nella foto, Brian Wilson commette l'errore decisivo nel corso dell'ottavo inning (Denis Poroy/Getty Images North America da Zimbio.com).