Se ripercorriamo gli ultimi cinque anni (dal 2003 al 2007) della storia del baseball italiano, troviamo protagoniste le due squadre che si affronteranno in questo weekend al Gianni Falchi, Fortitudo Bologna e Montepaschi Grosseto. Almeno uno dei due team ha sempre in questi anni partecipato alla finale scudetto: tre volte i biancoblu bolognesi, tre volte i biancorossi maremmani, entrambe con due successi e un secondo posto. Rivolgendo uno sguardo all’European cup, ritroviamo queste due società protagoniste delle finali disputate dal 2004 al 2008. Una per la Fortitudo, sconfitta dal Neptunus nel 2004, tre per il Grosseto, con un’affermazione contro il Bossum a Rotterdam nel 2005 e due sconfitte “in casa” nel 2006 e 2008, ad opera del San Marino e degli olandesi del Kinheim. E potremmo andare avanti con la Coppa Italia, conquistata da Bologna nel 2003 e 2005 (proprio in finale contro il Grosseto), oltre a una finale persa a Bologna nel 2006 contro il San Marino, e vinta dal Grosseto nel 2004 (nel 2007 non si è disputata).

Facile comprendere come in questi anni sia maturato un sentimento di sana competizione, quasi di rivalità, fra queste due formazioni, che avevano dovuto invece soffrire negli anni ’80 e ’90 la supremazia di Nettuno, Rimini e Parma. Una rivalità rinfocolata da alcuni “passaggi importanti” di casacca avvenuti negli ultimi anni. Se quello contro il Nettuno rimane il confronto sempre più affascinante, se quello contro il Rimini ha rappresentato per il passato il duello più sentito, se anche le storiche battaglie contro il Parma rimangano vive nel bagaglio dei ricordi, si può dire che negli ultimi anni la sfida che maggiormente appassiona è proprio quella contro i maremmani, e visti i risultati degli ultimi anni, questo lo si può definire il “derby d’Italia” del baseball del terzo millennio.

Una rivalità anche fra due sistemi, che obiettivamente oggi vede il “sorpasso” dei toscani, sostenuti da un main sponsor che la Fortitudo ancora non ha, e da istituzioni capaci di intervenire concretamente, vedi la recente ristrutturazione dello Jannella, quando invece il Gianni Falchi, allo stato attuale, rischia di essere giudicato non idoneo per ospitare i mondiali del 2009.

Sul campo, tuttavia, la squadra bolognese detta legge dall’avvio del torneo 2008, mentre i biancorossi, pur partiti con il piede giusto, hanno incontrato sul proprio terreno difficoltà imprevedibili, almeno da parte di chi, alla vigilia della stagione, aveva pronosticato la squadra maremmana come la grande favorita, addirittura rafforzata rispetto alla stagione 2007, che l’aveva vista conquistare il titolo di campione d’Italia.

Dunque, mentre Bologna festeggia con nove gare d’anticipo l’accesso ai playoff, per la Montepaschi la strada è ancora lunga e in salita, visto il calendario che attende i toscani da qua alla fine della regular season. Tre lunghezze di vantaggio sulla quinta (Parma) e addirittura cinque sulla sesta (Rimini) non sono tuttavia un margine sufficiente, visto che dopo aver affrontato la capolista, i biancorossi dovranno confrontarsi proprio con le due squadre inseguitrici, in sfide a questo punto decisive in ottica playoff.

Per questo motivo Grosseto arriva a Bologna con la grinta di chi non può più permettersi passi falsi, cercando anche di riabilitarsi dalla figura rimediata all’andata, sconfitta per tre volte allo Jannella dai biancoblu allenati da Nanni. Attenuanti importanti per la truppa di Mazzotti, che contava davvero tanto sul monte di lancio, con un bullpen che appariva addirittura “sproporzionato” per le esigenze del campionato italiano, e che invece si è rilevato molto corto, visti anche i numerosi infortuni, fra i quali quello di Riccardo De Santis, out per tutta la stagione. Il risultato è che, oltre a Mikkelsen e Cooper che assicurano continuità di rendimento, lo staff tecnico maremmano si è trovato a gestire una situazione difficile in un reparto che sembrava non dover presentare problemi. Una situazione comunque in parte addolcita da un attacco capace di battere con medie ragguardevoli. Un lineup capace di competere con quello bolognese e potenzialmente pericoloso anche per quello che finora è il monte di lancio meno battuto del torneo, quello della Fortitudo.

Questa sarà probabilmente la chiave dei tre match che si disputeranno a Bologna, venerdì 11 luglio, con inizio alle 21 (lanciatori stranieri, probabile sfida fra Mikkelsen e Matos) e sabato 12 luglio alle 16 e 21, con Cillo e Betto a sfidare i forti attaccanti maremmani.

I bolognesi si presentano quasi al completo, privi ancora di capitan Frignani e con Connell e Gasparri a disposizione, con la dovuta cautela del caso, visti i recenti infortuni. L’obiettivo è proseguire la marcia, per tenere a distanza il Nettuno, unica squadra che può insidiare ai biancoblu il primo posto in classifica. I laziali sono infatti attesi da un più che abbordabile confronto contro il Redipuglia, e attaccheranno direttamente il primato dei bolognesi il prossimo weekend, quando la Fortitudo sarà ospite allo Steno Borghese.

Contro il Godo, il Rimini non può permettersi ulteriori passi falsi, per tenere accesa la residua fiammella di speranza per accedere alla post season. Fra San Marino e Parma va invece in onda un duello che in un caso o nell’altro determinerà le sorti delle due squadre. I ducali, a tre lunghezza dai Titani e dal Grosseto, debbono vincere almeno due gare per rimanere agganciati alla zona playoff. Viceversa, sempre con almeno due vittorie, il San Marino potrebbe ipotecare un biglietto per la post season.