Il 9 maggio del 2010 Dallas Braden ha festeggiato la festa della mamma in un modo del tutto particolare e insperato. Il lanciatore degli Oakland Athletics era sceso normalmente in campo per la sfida contro i Tampa Bay Rays, nel tentativo di guidare la sua squadra verso il primato dell'American League West, distante soltanto un paio di partite.

In una calda giornata di sole, il pitcher degli A'S aveva iniziato nel migliore dei modi la sua gara, non facendo mai arrivare nessun avversario in base, tra eliminazioni al piatto, battute in diamante o pop sugli esterni. Con il passare dei minuti e degli inning, tutto il pubblico del Coliseum stava capendo quello che stava accadendo e che soprattutto poteva succedere. Braden stava infatti flirtando con un clamoroso perfect game, risultato che ad Oakland non si respirava dal lontano 1968 quando l'ultimo a riuscirci era stato Catfish Hunter.

Qui, il lanciatore classe 1983 stava facendo l'impresa in batteria con il ricevitore Landon Powell, richiamato 18 giorni prima dal Triplo A.

Dopo 26 eliminazioni di fila, Gabe Kapler si avvia verso il box di battuta con il punteggio di 4 a 0 per gli Athletics. E' l'ultimo giocatore in grado di fermare il pitcher di Oakland e va a un passo dal riuscirci. Si porta infatti sul conto di 3 ball e 1 strike. Un altro lancio e sarebbe passaggio gratuito in base, ovvero fine della gara perfetta per Braden.

Ma la storia non deve andare in questo modo.

Kapler gira una palla alta ed esterna che rimbalza in diamante verso il guanto di Cliff Pennington che raccoglie ed assiste in prima per l'eliminazione che fa esplodere di gioia tutto lo stadio. Dallas Braden alza le mani al cielo e poi esulta. Sta probabilmente capendo quello che è accaduto. Ha appena lanciato un perfect game.



Quel giorno della Festa della Mamma rimarrà memorabile per Braden, che perse sua madre in adolescenza, morta a causa di un male incurabile. Quel giorno però Dallas potè abbracciare sua nonna Peggy Lindsey, che era giunta al Coliseum per vedere il suo amato nipote sul monte di lancio.

E questo è forse ciò che rende la vicenda romantica, di quel romanticismo sportivo che solo il baseball sa donare. Perché quelle lacrime un pò di gioia e un pò di malinconia che Braden versò abbracciato a sua nonna dopo aver lanciato un Perfect Game, rimarrà impresso nella mente di chi ama questo splendido gioco.

di Michele Acacia


Nella foto, Dallas Braden mentre abbraccia la nonna e bacia la catenina, regalo della mamma scomparsa, dopo il Perfect Game lanciato (Jed Jacobsohn/Getty Images North America da Zimbio.com).