JUAN CARLOS INFANTE, LA GIOCATA DEL CAMPIONE
Con un Bazardo che appariva insormontabile sul monte di lancio del Rimini, era chiaro sin dalle prime battute che la partita si sarebbe potuta risolvere solo con una giocata decisiva.
E così è stato per la Fortitudo, che è riuscita a piegare la resistenza dei Pirati soltanto al nono inning grazie al fuoricampo di Juan Carlos Infante, crocevia fondamentale per agguantare il momentaneo pareggio che da lì a poco si sarebbe trasformato nel vantaggio grazie al quale Bologna si è laureata per la seconda volta consecutiva Campione d’ Europa.
Infante, interbase italovenezuelano nato a Caracas l’8 Ottobre del 1981, è riuscito nell’impresa che tutti i tifosi felsinei gli chiedevano, ovvero di ribaltare una partita che sembrava ormai persa.
A fine gara giustamente premiato quale MVP della serie, Juan Carlos è intervenuto ai microfoni di Grandeslam.net che ha cercato di carpire le sue emozioni appena pochi istanti dopo la premiazione.
Per prima cosa gli abbiamo domandato quanto valesse per lui quel fuori campo da 1 a 10 e la sua risposta è stata: “11! (ride). Ero troppo carico e volevo fare di tutto per pareggiare la partita. Volevo arrivare in base, con una base ball o una valida, in qualsiasi modo ma la volevo raggiungere. Ed uscito fortunamente il fuoricampo."
Ancora una volta la volta la Fortitudo non ha mai smesso di mollare e ha rimontato la partita all'ultimo respiro "si, noi ci abbiamo creduto fino alla fine, non molliamo mai, tutti insieme e credo che la dimostrazione sia arrivata proprio oggi. Sotto 1-0 fino al nono, abbiamo pareggiato per poi passare avanti sul 2-1 e siamo riusciti a diventare Campioni”.
Infine la domanda di rito: “Quale fra le vittorie del 2010, 2012 e 2013 è la più bella?"
Per Infante è valida quest’ultima opzione, infatti ci dice: “Sono tutte belle ma non vogliamo accontentarci qui. Adesso andiamo per lo scudetto che manca da quattro anni qui a Bologna, da quel 2009 in cui sono arrivato qua, e credo che dopo tutti questi anni la squadra sia carica. In più ora facciamo tutti il tifo per Matteo (D’Angelo) che tornerà negli Stati Uniti, però lo portiamo nel cuore e in tutti le partite lui è con noi.”
Questo è Juan Carlos Infante, MVP di questa European Cup, giocatore di primissimo livello sia per la Fortitudo Bologna allenata da Marco Nanni che per la Nazionale Italiana di Marco Mazzieri, grande campione dentro e fuori dal campo.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Michele Acacia
Nella foto, la gioia di Infante dopo l'homer colpito (@SimoneAmaduzzi).
E così è stato per la Fortitudo, che è riuscita a piegare la resistenza dei Pirati soltanto al nono inning grazie al fuoricampo di Juan Carlos Infante, crocevia fondamentale per agguantare il momentaneo pareggio che da lì a poco si sarebbe trasformato nel vantaggio grazie al quale Bologna si è laureata per la seconda volta consecutiva Campione d’ Europa.
Infante, interbase italovenezuelano nato a Caracas l’8 Ottobre del 1981, è riuscito nell’impresa che tutti i tifosi felsinei gli chiedevano, ovvero di ribaltare una partita che sembrava ormai persa.
A fine gara giustamente premiato quale MVP della serie, Juan Carlos è intervenuto ai microfoni di Grandeslam.net che ha cercato di carpire le sue emozioni appena pochi istanti dopo la premiazione.
Per prima cosa gli abbiamo domandato quanto valesse per lui quel fuori campo da 1 a 10 e la sua risposta è stata: “11! (ride). Ero troppo carico e volevo fare di tutto per pareggiare la partita. Volevo arrivare in base, con una base ball o una valida, in qualsiasi modo ma la volevo raggiungere. Ed uscito fortunamente il fuoricampo."
Ancora una volta la volta la Fortitudo non ha mai smesso di mollare e ha rimontato la partita all'ultimo respiro "si, noi ci abbiamo creduto fino alla fine, non molliamo mai, tutti insieme e credo che la dimostrazione sia arrivata proprio oggi. Sotto 1-0 fino al nono, abbiamo pareggiato per poi passare avanti sul 2-1 e siamo riusciti a diventare Campioni”.
Infine la domanda di rito: “Quale fra le vittorie del 2010, 2012 e 2013 è la più bella?"
Per Infante è valida quest’ultima opzione, infatti ci dice: “Sono tutte belle ma non vogliamo accontentarci qui. Adesso andiamo per lo scudetto che manca da quattro anni qui a Bologna, da quel 2009 in cui sono arrivato qua, e credo che dopo tutti questi anni la squadra sia carica. In più ora facciamo tutti il tifo per Matteo (D’Angelo) che tornerà negli Stati Uniti, però lo portiamo nel cuore e in tutti le partite lui è con noi.”
Questo è Juan Carlos Infante, MVP di questa European Cup, giocatore di primissimo livello sia per la Fortitudo Bologna allenata da Marco Nanni che per la Nazionale Italiana di Marco Mazzieri, grande campione dentro e fuori dal campo.
dallo stadio dei Pirati di Rimini, il nostro inviato Michele Acacia
Nella foto, la gioia di Infante dopo l'homer colpito (@SimoneAmaduzzi).