A volte succede che nell'annata di una squadra, per quanto questa possa avere al suo interno uno staff decisionale più che all’altezza, la stagione cominci con delle prerogative che non erano certamente quelle che avevi programmato prima dell’avvio di campionato. In quelle circostanze se non hai il famoso “piano b” rischi di compromettere sin da subito quella stagione meticolosamente programmata. Per fortuna gli Oakland Athletics questo piano B l'avevevano, o quanto meno si è venuto a creare grazie alle scelte oculate fatte in sede di mercato.

Succede così che una squadra costruita sulla solidità del suo monte di lancio, capace di trascinarla fino alla conquista del titolo di Division nel 2012, disattenda almeno per il momento le giuste aspettative che si erano create attorno ai propri lanciatori; ma che al tempo stesso si ritrovi con una batteria impressionante di battitori, in grado di sopperire alle difficoltà difensive, con un attacco da grandi numeri.

Se poi andando nello specifico, a questo “piano b” vogliamo dargli un nome, questo lo dovrà acquisire per forza di cose da quei giocatori che arrivati proprio con l’aspettativa di essere un po’ il piano di riserva per questa squadra.
E così vengono fuori i nomi di Jed Lowrie e Chris Young su tutti.
Jed Lowrie, giunto da Houston come valida riserva a Nakajima come interbase, non ha faticato a prenderne il posto col nipponico che al momento non compare nemmeno nel roster degli A’s, anche grazie ad un infortunio accorsogli in avvio di stagione. Ma resta il fatto che sono i numeri a parlare per lui: 22 valide nelle prime 6 partite con 3 fuori campo e già 13 punti portati a casa.

Altro giocatore da cui si aspettava molto, ma forse non così tanto, è l’esterno Chris Young arrivato da Arizona quest’anno, più che valida alternativa ad un altro infortunato d’eccellenza, Yoenis Cespedes, uno che di certo non è facile sostituire ma che Young è riuscito a rimpiazzare alla grande: 10 battute valide e 2 fuoricampo con 9 punti battuti a casa.

Insomma nonostante le difficoltà difensive evidenziate con un monte di lancio non ancora solido, Oakland è riuscita a stupire fin qui con un attacco che ha prodotto già 96 punti nelle 16 partite fin qui disputate.

Beh se questo dovrà essere il cammino che dovrà caratterizzare il campionato degli Oakland Athletics, in California non resta che dire “benedetto il piano B!”

di Michele Acacia (su Twitter @ItalianBaseball)


Nella foto, una scivolata di Jed Lowrie a casa base (Thearon W. Henderson/Getty Images North America da Zimbio.com).

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