di DANIELE MATTIOLI


Il politico americano Barack Obama ha detto “Yes, We Can” ovvero Sì, Possiamo. Dopo queste due sconfitte inaspettate contro il San Marino nel primo trittico di questo Round Robin, il motto del candidato alle presidenziali degli Usa si addice perfettamente alla nostra Fortitudo, in quanto la squadra allenata da Marco Nanni può ancora farcela, può ancora arrivare alla finale scudetto, perché a perdere queste due gare non è stata una squadra qualsiasi ma quella che per quattro mesi ha dominato l’intero campionato in lungo e in largo.

Quella formazione che dopo le imbarazzanti gare giocate al Falchi contro il Grosseto in campionato (due sconfitte pure in quella circostanza) è stata capace di vincerne due in quel di Nettuno contro la diretta inseguitrice e di avere così la matematica certezza di essere primi in classifica. Non una cosa da poco.

E sono proprio le due squadre tirreniche le prossime avversarie della Fortitudo, che incontrerà prima i campioni d’Italia e poi la squadra laziale, già primatista di questa fase finale con due vinte e una sconfitta, a pari merito con il San Marino.

La formazione del Monte Titano è infatti riuscita nell’impresa di trionfare al Gianni Falchi per ben due volte, rimontando sette punti nella gara di venerdì e dominando invece in quella del sabato.

 

HARAKIRI Sembrava una gara già scritta dopo due riprese, con l’Unipol Banca in vantaggio per sette a zero complice un inguardabile avvio di gara di Estrada che subiva quattro punti nel primo inning (singolo in apertura di Bautista, Liverziani colpito, singolo con Rbi di Austin imitato da Connell e splendido doppio a sinistra di Angrisano che portava a casa altri due punti. Punti che potevano essere di più con la battuta di Frignani su Sheldon, ma il terza base compiva una bellissima giocata, sbarrando la strada ai biancoblù) e altri tre al secondo, grazie alla dodicesima magia stagionale di Richard Austin, che mandava la pallina oltre le recinzioni con un Three-Run Shot. Il San Marino però non demordeva e zitto zitto ritornava sotto, realizzando quattro punti tra la terza e la sesta ripresa tra cui un fuoricampo di Albanese complice un Matos non perfetto.

Dall’altra parte però rispondeva alla grande uno scatenato Lino Connell che colpiva un poderoso fuoricampo da due al centro, per il momentaneo nove a quattro a fine sesto, con il risultato che sembrava già archiviato.

Invece Sheldon e compagni riuscivano a realizzare quattro punti al settimo su un Matos calato all’improvviso e su Vargas non splendido come in altre occasioni e che subiva due doppi da due Rbi ciascuno. La rimonta ospite si sarebbe completata nell’inning successivo. Infatti con due out e uomo in prima, La Fera dopo che De Franceschi (inguardabile) gli aveva condonato uno strike out grande come una casa (e che avrebbe chiuso l’inning senza subire punti), puniva Vargas con un doppio portando a casa Buccheri, e con la seconda occupata, veniva data la base intenzionale a Vasquez  e veniva fatto entrare Milano per affrontare il pericolosissimo De Biase. Il giocatore del San Marino colpiva il fuoricampo del vantaggio al centro e portava i suoi in vantaggio per dodici a nove. Punteggio che sarebbe poi diventato quattordici a nove causa un fuoricampo da due punti colpito da Suardi.

 

PER FORTUNA NIENTE DI GRAVE La chiave della terza sfida del trittico risulta essere la seconda ripresa e precisamente l’attacco del San Marino. Infatti oltre al ribaltamento del risultato da parte del San Marino (da uno a zero per i biancoblù grazie ad un doppio di Liverziani a quattro a uno per il San Marino), corrono momenti di paura quando Richard Austin nel tentativo di prendere una pallina al volo, sbatte la testa contro la scarpa di Liverziani (erano entrambi protesi a prendere la palla) e cade a terra, rimanendo accasciato al suolo. L’esterno centro, aiutato dallo staff biancoblù e dai compagni si rialza e terminerà l’inning, ma subito dopo, al rientro nel dugout si sente male e viene portato fuori dal campo a braccia dai compagni di squadra. Un clima di tensione avvolge il Falchi e solo quando arriva l’ambulanza (mi chiedo il motivo per cui non ci fosse al campo come dovrebbe esserci di solito), e si vede Austin sorridere, l’ambiente si rasserena un po’.

Il re dei fuoricampo e dei punti battuti a casa ritornerà al Falchi, dopo alcuni accertamenti fatti in ospedale, in serata accolto da un caloroso applauso da parte dei suoi tifosi. Per fortuna niente di grave. L’infortunio di Austin pesa come un macigno sulla squadra a cui non riesce la rimonta iniziata da Connell che aveva battuto il secondo homer nel giro di ventiquattro ore al quarto inning. Finirà sei a due per il San Marino.

 

LE STATISTICHE DELLA FORTITUDO BOLOGNA (8 AGOSTO) : BOLOGNA 9 – SAN MARINO 14

 

Battitori: ss Bautista (1 su 5), 3b Pantaleoni (0 su 5), ed Liverziani (1 su 2), ec Austin (3 su 3), 2b Connell (2 su 4), r Angrisano (1 su 4), 1b Frignani (0 su 4), dh Gasparri (1 su 4), es Landuzzi (1 su 5). Tot: 10 su 36.

Lanciatori: Matos (ST, 6.1 ip, 12 h, 1 bb, 5 K, 7 er); Vargas (LO, 1.1 ip, 3 h, 2 bb, 2 K, 4 er); Milano (R, 1.1 ip, 3 h, 0 bb, 0 K, 3 er); Paoletti (RF ,0.1 ip, 0 h, 0 bb, 0 K, 0 er)

 

Doppi: 2 (Angrisano e Gasparri);

Fuoricampo: 2 (Austin, da 3 al 2°, Connell da 2 al 6°);

RBI: 9 (4 Austin, 3 Connell, 2 Angrisano).

 

LE STATISTICHE DELLA FORTITUDO BOLOGNA (9 AGOSTO) : BOLOGNA 2 – SAN MARINO 6

 

Battitori: ss Bautista (3 su 4), 3b Pantaleoni (1 su 3), ed Liverziani (1 su 4), ec Austin (0 su 1) (r Angrisano 0 su 3), 1b, es, 1b Connell (1 su 4), 2b Mazzuca (0 su 4), dh Frignani (1 su 2) (dh Alaimo 0 su 1), r, 1b Gasparri (0 su 2) (es Landuzzi 0 su 1), es, ec Bonci (0 su 3). Tot: 7 su 32.

Lanciatori: Cillo (LO, 6 ip, 7 h, 3 bb, 4 K, 2 er); George (RF, 3 ip, 1 h, 2 bb, 6 K, 1 er)

 

Doppi: 1 (Liverziani);

Fuoricampo: 1 (Connell, da 1 al 4°);

RBI: 2 (Liverziani e Connell).

 

I BELIEVE Il secondo trittico di questo Round Robin, ci vedrà di fronte alla nostra bestia nera degli ultimi anni, il Grosseto, squadra dai tanti ex, in una sfida che sa molto di dentro o fuori visto che occupiamo lo stesso posto in classifica (ultimi con il record di una vinta e due perse). L’obiettivo è quello di vincerne due per avere ancora delle chance per poter lottare per l’accesso alla finale.

Io credo che ce la possiamo fare, e voi?