Quando si arriva ad una gara finale di una serie playoff ogni battuta può essere quella decisiva, ogni singola giocata è quella che può fare la differenza e ogni minima incertezza è quella che ti può costare la vittoria o la sconfitta.
Lo sanno alla perfezione i giocatori delle quattro squadre della National League impegnati questa notte nell'ultima partita delle Division Series, sanno che la sfida di stasera può valere una stagione, può valere la possibilità di continuare a lottare per raggiungere le World Series oppure di vedersi la partita in HD davanti al televisore di casa.

Milwaukee Brewers contro Arizona Diamondbacks è la prima partita della serata, di questo "Friday Night" al quale bisogna aggiungere ovviamente la dicitura "Lights". No, non vogliamo parlare della fantastica serie sul football americano dal titolo omonimo (che vi consiglio di recuperare in ogni modo in quanto merita davvero tanto...), ma del fatto che in questo venerdi sera di baseball birllano tante luce a partire da quelle del "Miller Park".
Per sei riprese di gioco a risplendere sono i due lanciatori partenti, Ian Kennedy per i D-Backs e Yovanni Gallardo per i padroni di casa. Lanciano bene, con grande concentrazione anche se talvolta effettuano qualche tiro poco controllato ma tengono con grande bravura le due squadre in gara e soprattutto a contatto. A sbloccare il punteggio è infatti Arizona con il solo Homer di Justin Upton al terzo inning quando il conto a casa basa era pieno, ma i Brewers impattano subito dopo grazie alla volata di sacrificio di Hairston Jr su Aaron Hill (che realizza una gran presa, ad alto tasso di difficoltà) che permette a Nyer Morgan di segnare dalla terza base quando tutti i cuscinetti erano occupati.
Allla sesta ripresa Milwaukee passa a condurre con l'uomo che non ti aspetti. Dopo lo splendido out correndo all'indietro di Chris Young esterno centro di Arizona sulla batutta di Hariston Jr, è infatti Yuniesky Betancourt a battere il singolo del 2 a 1 al centro dopo che Ryan Braun aveva aperto l'attacco con un doppio a sinistra. E per l'interbase scartato tempo fa dai Seattle Mariners, questo è certamente un segnale di rivincita per chi non ha creduto in lui in passato.
Continuano nel frattempo a passare gli uomini nel box di battuta e i Brewers arrivano a tre out dalla vittoria, dopo essere usciti indenni da una difficile situazione all'ottavo inning quando Arizona a basi piene non ha trovato il punto del pareggio.

Ma per i Diamondbacks è solamente questione di tempo e infatti proprio quando mancano tre eliminazioni alla fine della loro stagione riescono a trovare la forza di reagire. Parra esordisce con un doppio a sinistra e sempre nella stessa direzione arriva la valida di Burroughs che porta cosi i corridori agli angoli. Con zero eliminati va nel box di battuta Willie Bloomquist, altro giocatore lasciato andare dai Seattle Mariners qualche tempo addietro, che si dimostra freddo come pochi e piazza lo squeeze play del pareggio. 2 a 2 al nono inning ed Arizona che con zero eliminati ha prima e seconda occupate. Clamorosa rimonta in arrivo? No, perchè Axford, closer dei Brewers, si riscatta alla grande, eliminando prima Hill al piatto e poi facendo battere per ben due volte in scelta difesa l'attacco dei Diamondbacks. Poteva essere l'iinning della rimonta impossibile se solo fosse stata gestita meglio ed invece diventerà l'attacco dei rimpianti quando al decimo inning Carlos Gomez batte valido e ruba la seconda per Milwaukee. Con l'uomo in posizione punto, Nyer Morgan trova la valida al centro sul lancio di J.J. Putz (altro giocatore ex Mariners, ma a differenza degli altri due la sua serata è stata da dimenticare...) e Gomez arriva a casa segnando il punto della vittoria. Vince Milwaukee 3 a 2 con l'esterno centro che si prende tutti gli abbracci dei compagni che lo sommergono letteralmente nonchè gli applausi di un contento pubblico di casa.


























Al Citizens Ballpark di Philadelphia, esaurito per la 220° volta consecutiva, invece, c'è grande attesa e interesse per la quinta e ultima partita della serie tra i Phillies e i St.Louis Cardinals. Tra le motivazioni di questa grande aspettativa è la super sfida sul monte di lancio tra due dei migliori lanciatori della Major League: Roy Halladay e Chris Carpenter. Una gara tra due grandi amici, una gara che rimarrà a lungo nella storia di questo sport.
L'inizio della partita è tutto degli ospiti che trovano due battute extrabase di fila e passano subito a condurre. Triplo profondo tra l'esterno centro e l'esterno destro di Furcal e poi doppio a destra di Schumaker per l'1 a 0 St.Louis. Sono probabilmente gli unici due lanci sbagliati da Halladay nella sua ottima partita che concluderà dopo l'ottava ripresa nella quale riesce ad uscire da situazione di basi piene e un solo eliminato con una classe immensa.
Se il partente dei Phillies ha sbagliato due soli lanci in otto rirprese di gioco, dall'altra parte Chris Carpenter sale in cattedra e inning, dopo inning concede briciole al lineup di Philadelphia.
Il pitcher dei Cardinals rischia solamente al quarto inning quando si trova con corridori agli angoli (Pence in terza e Victorino in prima) e due eliminati e nel box di battuta va ad affrontare Raul Ibanez. L'ex Seattle Mariners si porta sul conto pieno e colpisce una palla alta e profonda a destra. Tutto il pubblico di Philadelphia si alza in piedi, sembra un fuoricampo e invece la palla cade nel guantone di Lance Berkman praticamente a ridosso del warning track.  

Dopo questa ripresa continua il dominio dei due lanciatori sul monte di lancio, con St.Louis che raggiunge la prima solamente grazie a dei singoli e nulla più eccezion fatta per il già citato ottavo attacco Cardinals, mentre dall'altra parte Philadelphia si trova imbrigliata dai lanci di Carpenter che non produranno strike out (solamente tre per lui contro i sette di Halladay) ma sono comunque efficaci anche perchè la difesa è attenta come non mai e compie ottime giocate. Prima è infatti Furcal all'ottavo inning a tuffarsi, raccogliere la palla e ad assistere in prima per eliminare Ruiz e poi, sempre nello stesso attacco, è Nick Punto a eliminare Rollins con un nuovo grande numero difensivo.

Si arriva così al nono e ultimo inning. I Phillies si affidano al closer Madson per evitare altre segnature avversarie e ci riescono alla grande e sperano nel turno forte del proprio lineup per impattare la sfida e portarla agli extrainning.
Utley gira il primo lancio di Carpenter e trova un gran contatto al centro. La palla pare cadere sull'erba ma invece è ottima la corsa e la presa di Jon Jay per il primo out. Pence batte in diamante ed è il secondo fuori e allora le speranze dei tifosi Phillies sono nello swing di Ryan Howard. Il prima base di Philadelphia gira in diamante sul conto di due ball e due strike con Punto che raccoglie la sfera assiste in prima a Pujols per il ventisettesimo out che chiude la sfida. Tutti i giocatori di St.Louis si riversano sul proprio pitcher sul monte di lancio mentre Howard cade a terra nel tentativo di raggiungere la prima base perchè infortunatosi al tendine d'achille (si parla di rottura...).

E mentre questa scena raffigura alla perfezione la clamorosa sconfitta di Philadelphia, partita con tutti i favori del pronostico, la gioia dei Cardinals dimostra come nello sport si debba vincere sul campo e di come le sorprese siano sempre realizzabili. Con le luci di questo venerdì sera che illuminano una squadra che si è qualificata in extremis ai playoff e che continua a sognare in grande ma soprattutto illumina un grande lanicatore quale Chris Carpenter, vero protagonista di questo venerdì da leoni.

                                                                                                     di Daniele Mattioli

Nella foto di apertura la festa di Chris Carpenter (a sinistra), dopo l'ultimo out della partita di Punto verso Pujols (a destra). I St.Louis Cardinals espugnano Philadelphia e volano in Finale di National League (AP Photo/Matt Slocum per Espn.com).

Nella seconda foto, la gioia di Nyer Morgan dopo la valida da lui colpita al decimo inning e che ha dato la vittoria a Milwaukee (AP Photo/Jim Prisching per Espn.com).