Continua a far parlare di sè Josh Hamilton, esterno destro dei Los Angeles Angels of Anaheim, che, dopo essere ricaduto per sua stessa amissione in problemi di tossicodipendenza, è attualmente sulla lista infortunati per un’operazione alla spalla con rientro previsto non prima di maggio.

L’outfielder infatti è stato preso di mira dal proprietario della franchigia Arte Moreno, che alla domanda: “Rivedremo Josh in campo con Los Angeles?” non ha voluto rispondere, aggiungendo però: “Che il contratto dell’giocatore contiene una clausola che protegge la franchigia contro i recidivi problemi di tossicodipendenza di Josh, e che gli stessi Angels potrebbero trovare il modo di risparmiare gli 83 milioni di dollari rimanenti del contratto di Hamilton”.

Parole che sanno tanto di ben servito, ma che non mettono la parola fine alla vicenda con la MLBPA (Associazione dei giocatori), che ha seccamente smentito tale eventualità, trovandosi d'accordo con C.J. Wilson (lanciatore partente degli stessi Angels, nonché rappresentante dell’MLBPA), ex compagno di Hamilton a partire dalla precedente avventura dei due ai Texas Rangers che ha dichiarto che le parole di Moreno sono finalizzate a liberarsi di un contratto oneroso dallo stesso firmato (125mln/5anni) nel 2012, quando Josh Hamilton batteva oltre .300 e 43 furicampo a in stagione.

Wilson afferma inoltre che lo stesso Hamilton avrebbe ottenuto maggiori attenzioni, e che nessuno avrebbe mai messo in discussione il suo contratto se lo stesso avesse mantenuto tali numeri.
Il problema è che questi dati sono eloquentemente scesi a .250 di media battuta e 31 Hr in due anni, quindi  quale migliore occasione di questa per risparmiare quei famosi 83mln rimanenti del contratto succitati, di questa ricaduta nella tossicodipendenza?

Fatto sta che la vicenda dovrà essere risolta in casa infatti lo stesso giocatore non è stato sospeso dalla lega in quanto ha autodenunciato i suoi problemi, intraprendendo subito azioni per contrastarli, quindi la Major League  ha di fatto ritornato il problema in quel di L.A. lasciando alla franchigia l’ultima parola.

Quindi da un lato la dirigenza che, con parole di circostanza, circoscrive il problema al giocatore, e alla sua vita privata, mentre cerca di liberarsi del suo contratto, dall’altro C.J. Wilson e i compagni di squadra che si stringono intorno al giocatore alla sua onestà nel denunciare il problema a parer loro a molti comune.

La vicenda sembra comunque destinata a risolversi in tempi brevi con la squadra unita compatta intorno al suo esterno destro, pronta a fare pressing sulla dirigenza per fornire un’ultima chance a Josh, e ridargli quanto prima un armadietto all’interno dello spogliatoio Angels.

di Rocco Antonio Pignattaro


Nella foto, Wilson in compagnia di Hamilton (da becuo.com).