ICHIRO SUZUKI ALLA RICERCA DELLA VALIDA NUMERO 3000 IN CARRIERA


Del resto, ben presto durante questa offseason le chance del giapponese di restare nella Grande Mela si erano ridotte, avendo i Bronx Bombers messo subito sotto contratto Chris Young. L’accordo siglato con i Marlins ha una durata annuale, per un compenso pari a due milioni di dollari, più incentivi legati alle performance.
Trova – a detta degli addetti ai lavori – l’outfield più forte dell’intera MLB. Giancarlo Stanton, Marcell Ozuna e Christian Yelich: pochi dubbi sul fatto che saranno loro i titolari.
Quale quindi il ruolo di Ichiro?
In rete circola una battuta, in merito all’affare: “Come prendere Mick Jagger per fargli fare i cori e suonare il tamburello”. In Florida partirà come backup, da pinch-hitter “designato”; come saprà adattarsi l’esterno alla parte, è tutto da vedere.
Il giapponese nega, ma in testa ha due record a cui non sarebbe facile non pensare: gli mancano infatti 156 valide per entrare nel prestigioso club delle 3.000 hits e, calcolando anche la prima parte di carriera in Nippon Professional Baseball, è a “sole” 134 valide dal record assoluto (4.256) di Pete Rose. Purtroppo le virgolette sono d’obbligo, in quanto la produzione in attacco di Ichiro nelle ultime stagioni si è abbassata, e sembrano lontani i tempi delle dieci stagioni consecutive da 200 e più hits (2001-2010).
Chiudiamo con una curiosità: quando il giapponese indosserà la maglia dei Marlins in regular season, i Cincinnati Reds rimarranno l’unica franchigia a non aver mai portato in lineup un giocatore del Sol Levante.
di Andrea Comotti
Nella foto, Ichiro Suzuki in posa durante la presentazione del suo ingaggio con i Marlins (Eugene Hoshiko-AP da Mysanantonio.com).