INTERVISTA A MAURO MAZZOTTI, MIGLIOR MANAGER 2012 DEL BASEBALL EUROPEO
Nello scorso fine settimana, Mauro Mazzotti ha aggiunto un nuovo trofeo alla sua già vasta bacheca e l’ha fatto, battendo tutti gli allenatori del nostro continente. Il GM della T&A San Marino ha infatti vinto il premio di Miglior Allenatore Europeo del 2012 per i successi ottenuti con la nazionale spagnola. Da Manager della Spagna, Mazzotti ha infatti ottenuto un terzo posto all’Europeo 2012 ed è stato in grado di ottenere il pass per il secondo turno del World Baseball Classic, sconfiggendo contro ogni pronostico il più quotato Israele.
Il sito Grandeslam.net ha voluto rivivere questi momenti con l’allenatore della nazionale iberica, chiaccherando ovviamente del premio vinto qualche giorno fa.
DANIELE MATTIOLI: Ciao Mauro e bentornato qui sul sito Grandeslam.net. Iniziamo subito la nostra intervista, parlando del riconoscimento di Miglior Manager Europeo del 2012 che hai ricevuto.
MAURO MAZZOTTI: Sono molto contento del premio che mi è stato consegnato e che chiude un 2012 per me indimenticabile. Prima ci siamo laureati Campioni d'Italia con la T&A San Marino per la seconda volta di fila, risultato che non accadeva dal 2000 nel nostro campionato. Poi, smessi i panni del General Manager, ho avuto la gioia di guidare come allenatore la Spagna all'Europeo dove abbiamo vinto la medaglia di bronzo e poi al World Baseball Classic, dove abbiamo battuto Israele, squadra favorita alla vigilia, e ci siamo qualificati per la seconda fase, firmando un storico risultato.
DANIELE MATTIOLI: Partiamo proprio da qui dalla vittoria contro Israele nella Finale del girone di qualificazione giocato a settembre in Florida. Che emozioni hai provato nel vedere la valida del vantaggio ai supplementari e poi l'ultimo out, quello del successo?
MAURO MAZZOTTI: Nel momento in cui sono arrivati i due punti battuti a casa da Yunesky Sanchez ero ovviamente felice ma consapevole che, giocando come squadra in trasferta, dovevamo ancora difendere e nel baseball tutto può succedere finchè non si fanno tutti gli out. Proprio per questo motivo, quando è stata data la base ball a Widlansky di Israele, la situazione poteva cambiare con una battuta, ma poi siamo stati bravi a rimanere concentrati e a fare i due out che hanno chiuso la partita, dando vita ad una meritata festa.
DANIELE MATTIOLI: Se dovessi scegliere tra il terzo posto dell'Europeo e la qualificazione alla seconda fase del World Baseball Classic, per cosa opteresti?
MAURO MAZZOTTI: E' una scelta difficile anche perchè sono due manifestazioni differenti. Certamente nell'Europeo abbiamo lavorato con il gruppo storico e desidoroso di rivalsa dopo la delusione per il manacato piazzamento nell'edizione passata e per loro è stata una grande rivincita. Differente è stato invece al Classic, in quanto ti giochi tutto in brevissimo tempo e un piccolo errore può risultare decisivo per la qualificazione. Nello stesso tempo abbiamo dovuto inserire alcuni giocatori provenienti dalle Leghe Minori americane per alzare il livello complessivo della squadra. I nuovi arrivati hanno dato il loro contributo e sono stati paradossalmente quelli che hanno festeggiato più a lungo, anche perchè si sono sentiti responsabilizzati maggiormente visto che, trattandosi di giocatori passaportati, la loro prima nazione non li aveva scelti e la voglia di far bene era diventata doppia.
DANIELE MATTIOLI: Superata la prima fase, la Spagna affronterà ora la seconda parte del torneo il prossimo marzo. Ci saranno modifiche al roster?
MAURO MAZZOTTI: Sì, si aggiungerà alla squadra Fernando Martinez che gioca in MLB con gli Houston Astros mentre dovrebbero arrivare alcuni giocatori dalle Leghe Minori, impossibiltati a venire nella prima fase perchè inseriti nella formazione dei 40 della MLB. Inoltre, dovendo migliorare soprattutto sul monte di lancio e stiamo cercando di far arrivare alcuni giocatori dalla Major, con la speranza di risolvere alcune pratiche burocratiche. In ogni caso cerchermo di conferamere il blocco che ha ottenuto il pass per la seconda fase lottando e vincendo sul campo.
di Daniele Mattioli
Nella foto, il Manager Mauro Mazzotti impegnato durante una visita sul monte di lancio della Spagna (da Fibs.it).
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MAURO MAZZOTTI: Sono molto contento del premio che mi è stato consegnato e che chiude un 2012 per me indimenticabile. Prima ci siamo laureati Campioni d'Italia con la T&A San Marino per la seconda volta di fila, risultato che non accadeva dal 2000 nel nostro campionato. Poi, smessi i panni del General Manager, ho avuto la gioia di guidare come allenatore la Spagna all'Europeo dove abbiamo vinto la medaglia di bronzo e poi al World Baseball Classic, dove abbiamo battuto Israele, squadra favorita alla vigilia, e ci siamo qualificati per la seconda fase, firmando un storico risultato.
DANIELE MATTIOLI: Partiamo proprio da qui dalla vittoria contro Israele nella Finale del girone di qualificazione giocato a settembre in Florida. Che emozioni hai provato nel vedere la valida del vantaggio ai supplementari e poi l'ultimo out, quello del successo?
MAURO MAZZOTTI: Nel momento in cui sono arrivati i due punti battuti a casa da Yunesky Sanchez ero ovviamente felice ma consapevole che, giocando come squadra in trasferta, dovevamo ancora difendere e nel baseball tutto può succedere finchè non si fanno tutti gli out. Proprio per questo motivo, quando è stata data la base ball a Widlansky di Israele, la situazione poteva cambiare con una battuta, ma poi siamo stati bravi a rimanere concentrati e a fare i due out che hanno chiuso la partita, dando vita ad una meritata festa.
DANIELE MATTIOLI: Se dovessi scegliere tra il terzo posto dell'Europeo e la qualificazione alla seconda fase del World Baseball Classic, per cosa opteresti?
MAURO MAZZOTTI: E' una scelta difficile anche perchè sono due manifestazioni differenti. Certamente nell'Europeo abbiamo lavorato con il gruppo storico e desidoroso di rivalsa dopo la delusione per il manacato piazzamento nell'edizione passata e per loro è stata una grande rivincita. Differente è stato invece al Classic, in quanto ti giochi tutto in brevissimo tempo e un piccolo errore può risultare decisivo per la qualificazione. Nello stesso tempo abbiamo dovuto inserire alcuni giocatori provenienti dalle Leghe Minori americane per alzare il livello complessivo della squadra. I nuovi arrivati hanno dato il loro contributo e sono stati paradossalmente quelli che hanno festeggiato più a lungo, anche perchè si sono sentiti responsabilizzati maggiormente visto che, trattandosi di giocatori passaportati, la loro prima nazione non li aveva scelti e la voglia di far bene era diventata doppia.
DANIELE MATTIOLI: Superata la prima fase, la Spagna affronterà ora la seconda parte del torneo il prossimo marzo. Ci saranno modifiche al roster?
MAURO MAZZOTTI: Sì, si aggiungerà alla squadra Fernando Martinez che gioca in MLB con gli Houston Astros mentre dovrebbero arrivare alcuni giocatori dalle Leghe Minori, impossibiltati a venire nella prima fase perchè inseriti nella formazione dei 40 della MLB. Inoltre, dovendo migliorare soprattutto sul monte di lancio e stiamo cercando di far arrivare alcuni giocatori dalla Major, con la speranza di risolvere alcune pratiche burocratiche. In ogni caso cerchermo di conferamere il blocco che ha ottenuto il pass per la seconda fase lottando e vincendo sul campo.
di Daniele Mattioli
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