LE PAROLE DEL PITCHING COACH ROBERTO RADAELLI DOPO L'APPRODO ALLE FINAL FOUR DI COPPA CAMPIONI DI BOLOGNA
Aveva perso la stagione 2011 per via del lavoro che non gli permetteva di seguire più la Fortitudo Bologna come aveva fatto in passato, ma una volta sistemato il tutto eccolo di nuovo in campo a gestire i lanciatori e ad aiutare il Manager Marco Nanni nel ruolo di Pitching Coach. Per Roberto Radaelli, mai ritorno poteva essere migliore come questo, ovvero con la vittoria del Girone di Qualificazione di Coppa Campioni “sì, è una sensazione sempre positiva e bella, perché quando si vince non c’è niente di meglio nello sport” dice al sito Grandeslam.net.
Lo stesso Radaelli continua affermando che “questa stagione è diversa rispetto al passato in quanto è una formazione giovane ma abbiamo fatto comunque molto bene anche se ci poteva scappare il calo di concentrazione giocando cinque partite di fila. Questo è avvenuto, ma per fortuna che, anche se io tengo forse troppo la parte dei lanciatori, abbiamo avuto il numero 56 (Matos NDI) che oltre a fare la differenza nelle partite normali le fa anche in quelle decisive”.
Da Pitching Coach ecco un commento relativo alla prestazione degli altri lanciatori “Li ho visti tutti bene, ci è dispiaciuto di non aver capito il calo di Cillo perché è stato inaspettato come mettere un piede dentro ad una trappola, ma a parte questo stiamo lavorando con tutti per farli crescere ancora, anche Romero perché siamo certi che sia un gran pitcher e stiamo lavorando per fargli raggiungere il suo vero livello”.
da San Marino, il nostro inviato Daniele Mattioli
Nella foto, Roberto Radaelli (al centro) durante una visita sul monte di lancio (Bassani/Photobass.eu).
Lo stesso Radaelli continua affermando che “questa stagione è diversa rispetto al passato in quanto è una formazione giovane ma abbiamo fatto comunque molto bene anche se ci poteva scappare il calo di concentrazione giocando cinque partite di fila. Questo è avvenuto, ma per fortuna che, anche se io tengo forse troppo la parte dei lanciatori, abbiamo avuto il numero 56 (Matos NDI) che oltre a fare la differenza nelle partite normali le fa anche in quelle decisive”.
Da Pitching Coach ecco un commento relativo alla prestazione degli altri lanciatori “Li ho visti tutti bene, ci è dispiaciuto di non aver capito il calo di Cillo perché è stato inaspettato come mettere un piede dentro ad una trappola, ma a parte questo stiamo lavorando con tutti per farli crescere ancora, anche Romero perché siamo certi che sia un gran pitcher e stiamo lavorando per fargli raggiungere il suo vero livello”.
da San Marino, il nostro inviato Daniele Mattioli
Nella foto, Roberto Radaelli (al centro) durante una visita sul monte di lancio (Bassani/Photobass.eu).