JASON HALMAN GIUDICATO INCAPACE DI INTENDERE E DI VOLERE
Il 21 novembre il baseball perse uno dei suoi prospetti più promettenti, Gregory Halman. Il giovane esterno dei Seattle Mariners fu ucciso ad Harleem, Paesi Bassi, per mano del fratello Jason. La notizia scosse l’ambiente di Seattle, tra tutti il suo compagno di stanza nelle Minors Alex Liddi. Ma l’accaduto ebbe una grande risonanza anche in Italia: Halman aveva partecipato poche settimane prima all’European Big League Tour a Parma, evento da lui fortemente voluto, in cui diversi giocatori di MLB girano l’Europa per svolgere clinic specifici ai ragazzi che desiderano incontrarli. Halman era riuscito a suscitare la simpatia dei giovani partecipanti e degli spettatori grazie alla sua umiltà e professionalità in campo. La sorella Naomi Rebecca all’epoca si trovava in Italia per disputare la stagione di basket nel Faenza.
Dopo alcuni mesi passati in carcere, oggi è arrivata la sentenza: Jason Halman è stato giudicato incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio dal “Pieter Baan Centre”, clinica di osservazione psichiatrica forense. Halman, dopo aver acconsentito, è stato trasferito in un istituto di igiene mentale e si trova ora in libertà vigilata.
Secondo l’avvocato Huizenga, Jason Halman avrebbe collaborato durante il periodo di osservazione psichiatrica e, dopo solo tre mesi, le cure erano già a buon punto.
L’avvocato afferma: “Jason ha sofferto di una grave psicosi. In questo difficile caso tutti sono dalla stessa parte e anche i giudici si trovano in una situazione problematica: un doloroso omicidio è stato commesso, ma l’omicida e la vittima sono allo stesso livello. La famiglia Halman, la parte lesa, non vuole nient’altro che il ritorno a casa di Jason per non perdere due figli.”
Dopo mesi di indagini, ancora non sono chiari né il movente né la modalità dell’omicidio.
di Mara Mennella
Nella foto, lo swing di Greg Halman, scomparso prematuramente lo scorso novembre, quando giocava con i Seattle Mariners (Elaine Thompson/AP per Guardian.co.uk).
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Dopo alcuni mesi passati in carcere, oggi è arrivata la sentenza: Jason Halman è stato giudicato incapace di intendere e di volere al momento dell’omicidio dal “Pieter Baan Centre”, clinica di osservazione psichiatrica forense. Halman, dopo aver acconsentito, è stato trasferito in un istituto di igiene mentale e si trova ora in libertà vigilata.
Secondo l’avvocato Huizenga, Jason Halman avrebbe collaborato durante il periodo di osservazione psichiatrica e, dopo solo tre mesi, le cure erano già a buon punto.
L’avvocato afferma: “Jason ha sofferto di una grave psicosi. In questo difficile caso tutti sono dalla stessa parte e anche i giudici si trovano in una situazione problematica: un doloroso omicidio è stato commesso, ma l’omicida e la vittima sono allo stesso livello. La famiglia Halman, la parte lesa, non vuole nient’altro che il ritorno a casa di Jason per non perdere due figli.”
Dopo mesi di indagini, ancora non sono chiari né il movente né la modalità dell’omicidio.
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Nella foto, lo swing di Greg Halman, scomparso prematuramente lo scorso novembre, quando giocava con i Seattle Mariners (Elaine Thompson/AP per Guardian.co.uk).
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