Con le due vittorie a Nettuno nelle prime due gare delle semifinali IBL, il Rimini sembra aver ipotecato l’accesso alla finale Scudetto. Infatti, non dovrà far altro che vincere anche solo una delle partite che si disputeranno venerdì e sabato nella cittadina romagnola per qualificarsi alla Finalissima senza dover aspettare la disputa di gara cinque.

Dall’altra parte c’è il Nettuno, che dopo aver perso entrambe le partite allo Steno Borghese, vivrà un weekend da vivere o morire (sportivamente parlando). La speranza per la squadra di Bagialemani è di vincere entrambe le partite fuori casa per poter allungare la serie e giocarsela così in gara cinque.

Che cosa può impedire ai laziali di fare tutto ciò? Certamente dovranno quanto meno cercare di limitare l’attacco dei Pirati, perché se è vero che le mazze di Nettuno sono state produttive, segnando comunque 10 punti nelle due gare interne, e che come sappiamo spesso bastano e avanzano per vincere una partita, è altrettanto vero che il monte di lancio ne ha concessi ben 15.

Fra i giocatori laziali da cui ci si sarebbe aspettato di più ci sono veterani come Giuseppe Mazzanti e Renato Imperiali. Il terza base nettunese in queste due partite ha battuto 2 su 8, con una base ball guadagnata, certamente poco per un atleta della sua levatura.
Anche Imperiali è un giocatore da cui forse il Manager Bagialemani si sarebbe aspettato di più data la caratura dell’interno classe ’88, che utilizzato come battitore designato ha prodotto una valida su 7 turni di battuta, conquistando però 3 basi ball e portando un punto a casa. Numeri di tutto rispetto certamente, ma al di sotto delle sue possibilità.

I giocatori che invece dovranno cercare di mantenere lo stesso standard di gara 1 e 2, cosa anche più difficile se vogliamo, sono Luca Martone, Paolino Ambrosino e Ben Harrison.  A spiccare su tutti però è il giovanissimo prima base diciottenne Alessandro Grimaudo, autore di statistiche importanti. Il ragazzo, che assieme a Trinci si divide anche il ruolo di catcher, ha battuto valido il 50% delle volte che si è presentato al piatto, e si è guadagnato anche 2 basi su ball.

Chiudiamo quindi con la nota dolente accennata in precedenza, ovvero quel monte di lancio che ha subito troppi punti. Nella guerra dei bullpen al momento è avanti Rimini, anche se ad ogni modo il Nettuno ha dimostrato che seppur forti, anche i lanciatori riminesi sono vulnerabili.

di Michele Acacia


Nella foto, Mazzanti impegnato nel box di battuta (@SimoneAmaduzzi).