I 12 giocatori ai quali è stata sottoposta la qualifying offer l’hanno rifiutata, per posizionarsi sul mercato come free agent. Per il terzo anno consecutivo, nessun atleta decide di avvalersi di questa opzione, sperando di spuntare un ingaggio migliore attraverso la libera contrattazione.

Ma non sempre declinarla conviene, quantomeno dal punto di vista economico.

Per esempio, l’anno scorso Nelson Cruz, prima di accasarsi a Baltimora per una stagione da 8 milioni di dollari, aveva rifiutato la proposta da 14,1 milioni di dollari dei Texas Rangers.

La qualifying offer viene ricalcolata ogni anno sulla base dei 125 migliori stipendi pagati in MLB. Le franchigie devono proporla ai loro giocatori in uscita, se vogliono poi avere diritto a una scelta compensatoria durante il draft dei giocatori al primo anno (a patto che le parti non trovino un altro tipo di accordo per continuare assieme). Possono ricevere la QO solo giocatori che hanno militato un’intera stagione con lo stesso club; ecco perchè gli Oakland Athletics non hanno potuto sottoporla a Jon Lester – fino a luglio in casacca Red Sox.

Max Scherzer & c. hanno avuto fino alle 5 di lunedì pomeriggio per decidere. Uno di loro ha anticipato i tempi e ha fatto la sua scelta. Michael Cuddyer è infatti volato dal Colorado allo stato di New York, sponda Mets, con in tasca un biennale da 21 milioni di dollari.

15,3 milioni di dollari per un anno di contratto. Nel rifiutarli, c’è chi vuole monetizzare di più nel breve termine e chi invece, come l’ex esterno dei Rockies, ha usato la qualifying offer come leva per ottenere un contratto più lungo.

Chissà cosa porterà la free agency quest’anno a Nelson Cruz. Di sicuro, non mancheranno le sorprese.

di Andrea Comotti


Nella foto, lo swing di Nelson Cruz. In quale squadra giocherà l'ex Texas Rangers? (Joy R. Absalon - USA TODAY Sports da fansided.com).