In attesa di notizie certe sul nome del nuovo allenatore della Fortitudo Baseball nel 2016, l'ex manager Marco Nanni, vincitore di 9 trofei nei 10 anni di panchina con Bologna (2 Italian Baseball League, 3 Coppa Campioni e 4 Coppa Italia) ha spiegato al sito Grandeslam.net le motivazioni delle sue dimissioni dal ruolo di head coach e ha voluto puntualizzare alcune voci relative al suo futuro.

Che cosa sta facendo Marco Nanni in questo momento?
Come ogni anno quando finisce il campionato sto cercando di capire cosa fare nei fine settimana, soprattutto il venerdì e il sabato sera (sorride, nda). Scherzi a parte, è normale essere un attimo ''spaesati'' visto che, almeno nel mio caso, sono abituato a vivere il baseball per 12 mesi all'anno, in special modo nel weekend. In passato di solito incominciavo a programmare la stagione futura con la società che allenavo ma al momento non è così.

Quindi Marco Nanni al momento non ha firmato nessun contratto o preso accordi con qualche società?
Assolutamente no. Il mio futuro al momento è con la nazionale italiana nel ruolo di coach nello staff del manager Marco Mazzieri. Vorrei se fosse possibile fare una precisazione riguardo queste voci di mercato che infastidiscono sia me sia, soprattutto, colleghi che vedono il proprio nome tirato in ballo senza motivo.

Ovvero?
Voglio smentire categoricamente la presenza di accordi o di firme di contratti con altre squadre. Mi dispiace molto sentire questi rumors in quanto credo siano messi in giro non tanto da persone che non sanno fare il loro lavoro ma da persone che invece vogliono screditare il mio lavoro e la mia faccia e questo non va bene. A parte qualche contatto che ho avuto con un paio di società che volveano sapere cosa volessi fare dopo che ho annunciato il mio addio da Bologna, non ho parlato con nessun altro. Pertanto prima di dire in giro certe cose ci vuole rispetto.

A proposito di addio da Bologna, che cosa ti ha spinto a non continuare più l'avventura in Fortitudo? 
Ho preso questa decisione perchè non ho più sentito nei miei confronti quella fiducia che una dirigenza deve avere nei confronti del proprio manager. Quando abbiamo firmato il rinnovo di contratto, al termine dell'annata 2014, c'era l'opzione per il 2016 sia da parte mia che da parte della società che, ovviamente, aveva più valore di quella del sottoscritto. Fortitudo non l'ha mai esercitata nè nel corso della stagione, quando tutto andava per il meglio, nè, come logico, alla fine, quando ha visto che i risultati ottenuti non erano all'altezza degli obiettivi preposti. Quando alleni sai sempre quando inizi ma mai quando finisci. Ho visto un modus operandi simile a quello avvenuto con il mio predecessore nel 2005, in occasione della sua ultima annata, da parte di quasi gli stessi attori in Fortitudo. Pertanto ho preso questa decisione.

Ascoltando le tue parole, sembra che ad averti colpito duro sia stato il modo, non tanto la decisione.
Per la decisione, dovresti chiedere a loro. Mi sono domandato tante volte il motivo per cui hanno deciso in questo senso e in tante occasioni ho cercato di trovare una risposta. Come detto, comunque, è nei diritti della società decidere in tal senso. Ci può stare che, dopo 10 anni di rapporto, qualcosa si possa incrinare ma proprio per il fatto che ci conoscevamo da tanto tempo e avevamo una profonda conoscenza da ambedue le parti, si poteva affrontare il tutto diversamente. Mi aspettavo un pò più di rispetto nei miei confronti.

Quando hai deciso di comunicarlo ai tuoi giocatori?
Non è stato per nulla facile prendere questa decisione perchè avevo il timore che l'equilibrio si rompesse. Volevo che i ragazzi fossero informati per primi da me e non dalla stampa. Non ero certo di quale strada percorrere ma, dopo averlo comunicato ai dirigenti, abbiamo deciso di aspettare la fine della finale scudetto per informare i ragazzi.

Credi che comunque un qualche rumors possa aver infastidito i giocatori?
Credo che la squadra abbia remato verso un unico obiettivo, ovvero quello di vincere il campionato che purtroppo non siamo stati in grado di centrare. Le sensazioni che ho provato in quei momenti non mi hanno detto nulla di diverso.

Ti sei già fatto un'idea di chi sarà il tuo successore?
Non lo so proprio. Bisogna chiedere alla società che credo debba incomincare a dare qualche risposta. L'unica cosa che so è che hanno valutato diverse alternative, anche provenienti da fuori Bologna, nel corso della stagione. Per il resto saprà la società che cosa fare, io al momento non ne ho la più pallida idea. 

L'ultima domanda. Marco Nanni resterà sempre un tifoso della Fortitudo oppure dopo quanto accaduto in questo 2015 la sua fede cambierà?
Così come ho detto ai ragazzi quando ho annunciato loro delle mie dimissioni, tiferò sempre per la Fortitudo, squadra per cui sono supporter sin da bambino. Colgo anche l'occasione per ringraziare tutti coloro che, in questi 10 anni, sono sempre restati accanto alla squadra, sia nei tanti momenti positivi che in quei pochi negativi.

di Daniele Mattioli


Nella foto, un primo piano di Marco Nanni (Lorenzo Bellocchio - Fibs.it).