ANCHE A 37 ANNI, CHASE UTLEY CONTINUA A DETTAR LEGGE SUI CAMPI DA BASEBALL
La notte appena trascorsa ha ribadito ancora una volta che nello sport, prima di dare per finito un giocatore, o meglio un grande campione, bisogna davvero aspettare l'ultimo secondo della carriera di quest'ultimo e non esprimrere giudizi troppo affrettati, dettati a volte dal momento o da un singolo fatto in particolare.
In Italia l'ultimo esempio l'abbiamo avuto nel calcio con Francesco Totti, definito da molti a febbraio come un ex giocatore e invece decisivo a suon di gol e assist pesanti, per la qualificazione della sua AS Roma ai preliminari di Champions League negli ultimi mesi di campionato.
Negli USA, invece, l'ultima dimostrazione è arrivata nella notte tra il 28 e il 29 maggio e a darla è stato Chase Utley, il formidabile seconda base ex Philadelphia Phillies e ora in forza ai Los Angeles Dodgers.
Il giocatore classe 1978, protagonista di una difficile stagione 2015, ha infatti iniziato nel migliore dei modi il campionato attuale, ribaltando le idee di molti addetti ai lavori che l'avevano dato troppo presto sulla via del tramonto, definendolo come una semplice riserva di lusso della squadra californiana.
Utley, che nell'inedito nuovo ruolo di leadoff sta infatti viaggiando con una media battuta di .296 con 19 punti battuti a casa in 44 partite, ha infatti colpito questa notte 2 fuoricampo, tra cui un grande slam, nella vittoria dei Dodgers per 9-1 sull'insidioso campo dei New York Mets, in una sfida dal sapore playoff e particolarmente sentita dopo i fatti dello scorso ottobre, quando il giocatore californiano era scivolato duro in seconda base, infortunando l'avversario Tejada durante una gara di post-season.
Non è un caso che, prima di battere i 2 home run, Utley era stato a un passo dall'essere colpito da una fastaball a 99 mph lanciata da Noah Syndergaard, il pitcher avversario che è stato subito espulso per il gesto, chiaro messaggio del sangue cattivo che ancora scorre per quanto successo lo scorso anno.
L'ex giocatore dei Phillies è rimasto però impassibile e, nonostante i continui ''boooh'' ricevuti dal pubblico avversario, ha deciso la gara, spedendo per 2 volte la palla oltre le recinzioni per un totale di 5 punti battuti a casa. La sera prima, sempre al Citi Field di New York nella prima gara della serie contro i Mets, Utley aveva realizzato altri 4 RBI e ottenuto 2 basi su ball.
Dopo questa magica nottata, Utley, che in passato è incappato in diversi infortuni che ne hanno minato il rendimento in campionato, ha messo in evidenza di come l'usato sia spesso sinonimo di grande qualità. Chiedere per informazione alle diverse squadre che hanno subito, per ora, le sue 47 valide in questo 2016.
di Daniele Mattioli
Nella foto, lo swing di Utley (Peter Joneleit/Icon Sportswire da Todaysknunckleball.com).
In Italia l'ultimo esempio l'abbiamo avuto nel calcio con Francesco Totti, definito da molti a febbraio come un ex giocatore e invece decisivo a suon di gol e assist pesanti, per la qualificazione della sua AS Roma ai preliminari di Champions League negli ultimi mesi di campionato.
Negli USA, invece, l'ultima dimostrazione è arrivata nella notte tra il 28 e il 29 maggio e a darla è stato Chase Utley, il formidabile seconda base ex Philadelphia Phillies e ora in forza ai Los Angeles Dodgers.
Il giocatore classe 1978, protagonista di una difficile stagione 2015, ha infatti iniziato nel migliore dei modi il campionato attuale, ribaltando le idee di molti addetti ai lavori che l'avevano dato troppo presto sulla via del tramonto, definendolo come una semplice riserva di lusso della squadra californiana.
Utley, che nell'inedito nuovo ruolo di leadoff sta infatti viaggiando con una media battuta di .296 con 19 punti battuti a casa in 44 partite, ha infatti colpito questa notte 2 fuoricampo, tra cui un grande slam, nella vittoria dei Dodgers per 9-1 sull'insidioso campo dei New York Mets, in una sfida dal sapore playoff e particolarmente sentita dopo i fatti dello scorso ottobre, quando il giocatore californiano era scivolato duro in seconda base, infortunando l'avversario Tejada durante una gara di post-season.
Non è un caso che, prima di battere i 2 home run, Utley era stato a un passo dall'essere colpito da una fastaball a 99 mph lanciata da Noah Syndergaard, il pitcher avversario che è stato subito espulso per il gesto, chiaro messaggio del sangue cattivo che ancora scorre per quanto successo lo scorso anno.
L'ex giocatore dei Phillies è rimasto però impassibile e, nonostante i continui ''boooh'' ricevuti dal pubblico avversario, ha deciso la gara, spedendo per 2 volte la palla oltre le recinzioni per un totale di 5 punti battuti a casa. La sera prima, sempre al Citi Field di New York nella prima gara della serie contro i Mets, Utley aveva realizzato altri 4 RBI e ottenuto 2 basi su ball.
Dopo questa magica nottata, Utley, che in passato è incappato in diversi infortuni che ne hanno minato il rendimento in campionato, ha messo in evidenza di come l'usato sia spesso sinonimo di grande qualità. Chiedere per informazione alle diverse squadre che hanno subito, per ora, le sue 47 valide in questo 2016.
di Daniele Mattioli
Nella foto, lo swing di Utley (Peter Joneleit/Icon Sportswire da Todaysknunckleball.com).