A TU PER TU CON...FABIO MILANO, CLOSER DELLA FORTITUDO BOLOGNA
Due anni dopo l'ultima volta, la Fortitudo Bologna ha abbracciato nuovamente il miglior closer della sua storia che, con grande personalità, è tornato sul monte di lancio del Gianni Falchi affrontando nel modo migliore la T&A San Marino durante la prima partita dello scorso fine settimana. E' sicuramente Fabio Milano il protagonista della settimana e non a caso è il nostro ospite qui sul sito Grandeslam.net all'interno della rubrica “A tu per tu con...”.
Cosa hai provato quando sei tornato sul monte del Falchi dopo la lunga assenza per infortunio?
Sono salito davvero carico o per meglio dire negli USA "very exicted". Sono stato davvero contento per come mi ha accolto il pubblico, anche se all'inizio ho cercato di far finta di nulla per evitarmi di deconcentrarmi. Dopo aver visto che l'applauso continuava, mi sono guardato attorno e la carica è stata ancora maggiore. Devo ringraziare davvero tutti i tifosi per la loro accoglienza.
Ti sei trovato a lanciare contro la T&A San Marino, non proprio l'ultima delle squadre...
Dopo due anni mi sono trovato come primo battitore un giocatore della forza di Carlos Duran e diciamo che è stato subito un cliente difficile da affrontare, anche se nel mio caso tutti gli avversari sono uguali, sia quello che batte .350 che il compagno di squadra che viaggia a .170 di media battuta. Io gioco per tirare strike e quindi devo pensare solamente a quello, cercando di fare il mio lavoro nel modo migliore possibile.
Cosa ti hanno detto i compagni quando sei sceso finita la ripresa?
Ti posso dire che sono stati davvero splendidi. Dopo aver concluso l'inning, mi hanno accolto in dug-out con high-five (ovvero i cosiddetti “cinque”), frasi di grande incoraggiamento e di complimenti per come ho lanciato.
Fabio Milano a che punto è già al 100% della condizione?
Al momento non sono ancora al top della condizione. Dal punto di vista fisico sto bene, eccezion fatta per alcuni dolorini dovuti al recupero della forma migliore, ma sto ancora lavorando dal punto di vista mentale.
In questi due anni dove sei praticamente rimasto fuori dal campo di gioco, hai mai pensato al ritiro?
E' vero, qualche volta soprattutto nell'ultimo periodo ho pensato di ritirarmi dal baseball giocato. Ad esempio lo scorso gennaio, proprio qualche mese fa, non riuscivo a tirare come volevo e il morale era veramente a terra. Avevo comunicato la mia decisione al Nano (il Manager Marco Nanni NDI) e a Rada (Roberto Radaelli, il Pitching Coach della squadra) ma nonostante tutto mi hanno preso da parte e abbiamo parlato per un po', decidendo di fare un'ultima prova. Proprio in questa cirocostanza ho sentito mentre tiravo un dolore e l'impressione che qualcosa si fosse definitivamente sbloccato nel braccio. Da lì, ho ripreso piano piano a lanciare come volevo e il morale è ritornato di nuovo alto, con i pensieri di ritiro che si sono allontanati.
Prima del tuo ritorno in campo in IBL First Division, ha lanciato con il Rovigo Baseball nel campionato di IBL2 – Serie A Federale.
Sono molto grato al Rovigo Baseball per come mi hanno accolto nelle scorse settimane quando sono arrivato dal nulla e mi hanno permesso di lanciare con loro, modificando per me le loro rotazioni sul monte di lancio. Li ringrazio davvero tanto.
Nelle ultime quattro partite, sono arrivate tre sconfitte ma soprattutto bruciano ancora i due KO subiti in quel di Nettuno.
Non credo ci sia stato un calo mentale nella squadra, ma semplicemente siamo incappati in due brutte partite a Nettuno, mentre pareggiare la serie contro il San Marino penso sia una cosa normale, osservando i valori degli avversari. Ci sta uscire sconfitti dopo dodici vittorie di fila, soprattutto contro una squadra quale quella laziale che sta facendo molto bene e che bisogna tenere sotto stretta osservazione nel proseguimento della stagione.
Dalla prossima settimana sarà tempo di Coppa Campioni, con la disputa del girone eliminatorio.
Sarà sicuramente un girone duro, soprattutto all'inizio quando giocheremo contro gli olandesi dell'L&D Amsterdam e la T&A San Marino. Sarà importante vincere almeno una delle due sfide per poi restare concentrati nelle successive partite e giocarsi il tutto per tutto nella gara secca di domenica. Se giochiamo concentrati e decisi dal primo all'ultimo lancio abbiamo ottime possibilità di fare bene.
di Daniele Mattioli (su Twitter @DaniMattioliGS)
Nella foto, Fabio Milano sul monte di lancio contro San Marino (Bassani/Photobass.eu).
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Cosa hai provato quando sei tornato sul monte del Falchi dopo la lunga assenza per infortunio?
Sono salito davvero carico o per meglio dire negli USA "very exicted". Sono stato davvero contento per come mi ha accolto il pubblico, anche se all'inizio ho cercato di far finta di nulla per evitarmi di deconcentrarmi. Dopo aver visto che l'applauso continuava, mi sono guardato attorno e la carica è stata ancora maggiore. Devo ringraziare davvero tutti i tifosi per la loro accoglienza.
Ti sei trovato a lanciare contro la T&A San Marino, non proprio l'ultima delle squadre...
Dopo due anni mi sono trovato come primo battitore un giocatore della forza di Carlos Duran e diciamo che è stato subito un cliente difficile da affrontare, anche se nel mio caso tutti gli avversari sono uguali, sia quello che batte .350 che il compagno di squadra che viaggia a .170 di media battuta. Io gioco per tirare strike e quindi devo pensare solamente a quello, cercando di fare il mio lavoro nel modo migliore possibile.
Cosa ti hanno detto i compagni quando sei sceso finita la ripresa?
Ti posso dire che sono stati davvero splendidi. Dopo aver concluso l'inning, mi hanno accolto in dug-out con high-five (ovvero i cosiddetti “cinque”), frasi di grande incoraggiamento e di complimenti per come ho lanciato.
Fabio Milano a che punto è già al 100% della condizione?
Al momento non sono ancora al top della condizione. Dal punto di vista fisico sto bene, eccezion fatta per alcuni dolorini dovuti al recupero della forma migliore, ma sto ancora lavorando dal punto di vista mentale.
In questi due anni dove sei praticamente rimasto fuori dal campo di gioco, hai mai pensato al ritiro?
E' vero, qualche volta soprattutto nell'ultimo periodo ho pensato di ritirarmi dal baseball giocato. Ad esempio lo scorso gennaio, proprio qualche mese fa, non riuscivo a tirare come volevo e il morale era veramente a terra. Avevo comunicato la mia decisione al Nano (il Manager Marco Nanni NDI) e a Rada (Roberto Radaelli, il Pitching Coach della squadra) ma nonostante tutto mi hanno preso da parte e abbiamo parlato per un po', decidendo di fare un'ultima prova. Proprio in questa cirocostanza ho sentito mentre tiravo un dolore e l'impressione che qualcosa si fosse definitivamente sbloccato nel braccio. Da lì, ho ripreso piano piano a lanciare come volevo e il morale è ritornato di nuovo alto, con i pensieri di ritiro che si sono allontanati.
Prima del tuo ritorno in campo in IBL First Division, ha lanciato con il Rovigo Baseball nel campionato di IBL2 – Serie A Federale.
Sono molto grato al Rovigo Baseball per come mi hanno accolto nelle scorse settimane quando sono arrivato dal nulla e mi hanno permesso di lanciare con loro, modificando per me le loro rotazioni sul monte di lancio. Li ringrazio davvero tanto.
Nelle ultime quattro partite, sono arrivate tre sconfitte ma soprattutto bruciano ancora i due KO subiti in quel di Nettuno.
Non credo ci sia stato un calo mentale nella squadra, ma semplicemente siamo incappati in due brutte partite a Nettuno, mentre pareggiare la serie contro il San Marino penso sia una cosa normale, osservando i valori degli avversari. Ci sta uscire sconfitti dopo dodici vittorie di fila, soprattutto contro una squadra quale quella laziale che sta facendo molto bene e che bisogna tenere sotto stretta osservazione nel proseguimento della stagione.
Dalla prossima settimana sarà tempo di Coppa Campioni, con la disputa del girone eliminatorio.
Sarà sicuramente un girone duro, soprattutto all'inizio quando giocheremo contro gli olandesi dell'L&D Amsterdam e la T&A San Marino. Sarà importante vincere almeno una delle due sfide per poi restare concentrati nelle successive partite e giocarsi il tutto per tutto nella gara secca di domenica. Se giochiamo concentrati e decisi dal primo all'ultimo lancio abbiamo ottime possibilità di fare bene.
di Daniele Mattioli (su Twitter @DaniMattioliGS)
Nella foto, Fabio Milano sul monte di lancio contro San Marino (Bassani/Photobass.eu).
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