Per molti giocatori cubani l’Oceano Atlantico e in particolare modo il Golfo del Messico, ovvero il tratto che divide Cuba dalla Florida, è un mare pieno di sogni, una distesa d’acqua che una volta superata, ripaga spesso e volentieri tutti gli sforzi fatti, spesso illegali e pericolosi, per poter realizzarsi nel baseball americano, nel più classico del ‘’Sogno americano’’. Purtroppo però, per Jose Fernandez lo stesso mare significa anche la fine di quel sogno tanto desiderato e, nel suo caso, realizzato ma terminato troppo velocemente.

Nato il 31 Luglio del 1992, a Santa Clara (Cuba), Jose D. Fernandez viene considerato, fin da subito, uno dei maggiori prospetti dell’intero panorama della Major nel ruolo di lanciatore. Si avvicina al baseball grazie allo zio del suo miglior amico, Aledmys Diaz (attuale interbase dei Cardinals che, alla prima apparizione al piatto contro l’ex lanciatore dei Marlins, nonché miglior amico, ha messo a segno un fuoricampo), che tutti i giorni passava a casa a prenderlo per portarlo al campo. Vedendo ottime potenzialità nel giovano Jose, consiglia alla madre di quest’ultimo, Maritza, di scappare da Cuba per cercare fortuna negli USA. Dopo ben 3 tentativi falliti il futuro pitcher di Miami, insieme alla madre ed alla sorella, riescono ad approdare negli States. Durante la fuga, però, una donna cade in mare a causa del mare mosso, e nonostante gli spari della guardia costiera cubana per cercare di fermare i fuggitivi, Jose si tuffa in mare per soccorrere la signora, scoprendo solo una volta salvata, che era la propria madre.

Esordisce nel baseball americano a Tampa Bay, dove gioca per la Brauilio Alonso High School e impressiona tutti per la propria bravura. Durante il penultimo anno di College, viene contattato dai Cincinnati Reds, pronti ad offrire un bonus da 1.3 milioni di dollari alla firma del contratto come free agent, ma il giocatore preferisce proseguire per la sua strada e fare un altro anno di college. Nel suo anno da Senior termina con un record di 13 vittorie contro una sola sconfitta, 2.35 di ERA, la media punti guadagnata su di lui, ben 134 strikeout messi a segno e ben 2 No Hitter realizzate.

Al Draft del 2011 viene scelto dai Florida Marlins al primo giro con la chiamata numero 14. Nel suo primo anno nei Greensboro Grasshoppers, nel Singolo A della South Atlantic League (SAL), esordisce con 6 inning senza subire valide, viene nominato 2 volte lanciatore della settimana e viene scelto per prendere parte all’All-Star Futures Game. Durante l’anno viene promosso in Singolo A Avanzato nei Jupiter Hammerheads nella Florida State League, e termina la stagione 2012 con un record di 14-1, una ERA di 1.75 con 158 strikeouts messi a segno in 134 inning lanciati, vincendo cosi il titolo di Marlins’ Minor League Pitcher of the Year.

Ad inizio 2013, Fernandez viene considerato il miglior prospetto della franchigia dei Marlins e quinto trai i prospetti di tutte le franchigie. Visti i numeri dell’anno precedente ed il potenziale del giovane lanciatore cubano, la franchigia della Florida lo aggrega alla prima squadra durante lo Spring Training del 2013 e fissa il debuto il successivo 7 Aprile contro i Mets, calcolando una media di 150-170 inning in stagione, in modo da seguirne passo dopo passo la crescita senza rischiare di bruciarlo anzitempo.

All’esordio in MLB, lancia 5 inning subendo 1 punto e concedendo solamente 3 valide a fronte di ben 8 eliminazioni al piatto, diventando il settimo pitcher sotto i 21 anni a mettere a segno 8 strikeout al debutto. L’impatto nella massima lega è ottimo, tanto che viene eletto per l’All Star Game, entra al sesto inning e con 2 strikeout (Pedroia e Davis) ed un pop out (Cabrera) diventa uno dei 3 lanciatori della storia dell’MLB a prendere parte ad un All Star Game ed a fare 2 strikeout con un età inferiore ai 21 anni.

Il 28 Luglio dello stesso anno mette a segno ben 13 eliminazioni al piatto contro i Pirates mentre, nell’uscita successiva, il 3 Agosto contro gli Indians, ne mette a segno ben 14 entrando nella speciale lista di lanciatori, per ora di 6, capaci di mettere a segno 13 o più strikeout in più partite consecutive dal 2000 ad oggi e stabilisce il record di strikeout in una partita per un lanciatore dei Marlins. Viene eletto Rookie of the Month per la National League sia per Luglio che per Agosto. A settembre mette a segno il suo primo fuoricampo in MLB. Le sue statistiche sul monte sono impressionanti risultando primo per numero di strikeout a partita con una media di 9.75, e lo fanno entrare nella Top Ten di tutti i tempi dei migliori lanciatori sotto i 21 anni. Al termine della stagione chiude con 12 vittorie, 6 sconfitte, 2.19 di ERA, 187 eliminazioni, vince il premio di Rookie of the Year per la National League ed è terzo nella corsa al Cy Young Award, dietro a Kershaw (vincitore) e Wainwright.

La stagione seguente doveva essere quella della consacrazione per Fernandez, ma dopo un Opening Game con 9 strikeoute e le successive 7 partenze per un totale di 4 vittorie e sole 2 sconfitte con una ERA di 2.44 e 70 strikeout messi a segno, si infortuna al gomito e deve sottoporsi alla Tommy John Surgery che lo costringe ai box per il proseguo della stagione.
Ritorna in campo il 2 Luglio del 2015 con 6 eliminazioni in 6 riprese ed un fuoricampo messo a segno, ma dopo sole 7 partenze, con un record di 6 vittorie ed 1 sola sconfitta, una ERA di 2.92 e ben 79 strikeouts messi a segno, torna in lista infortunati a causa di problema al bicipite del braccio destro.

Quest’anno sembrava essere l’anno buono per il 24enne lanciatore, capace di collezionare un record di 16 vinte, 8 perse, 2.86 di ERA e ben 253 strikeouts messi a segno in 182.1 riprese lanciate. Oggi, domenica 25 settembre, avrebbe dovuto effettuare la sua 29 partenza stagionale contro gli Atlanta Braves, ma, purtroppo, alle 3 di notte americane, ha avuto un incidente davanti le coste di Miami Beach con la barca ed è prematuramente deceduto.

La notizia ha sconvolto tutti nell’ambito dello sport americano: la partita tra i Marlins ed i Braves è stata cancellata, i Miami Dolphins, squadra di football americano hanno osservato un minuto di silenzio nella sfida che li ha visti opposti contro i Cleveland Browns mentre i Tampa Bay Rays hanno cancellato la cerimonia pre partita per il ritiro di David Ortiz. Tutto il mondo del baseball si è dichiarato sotto shock e vicino alla famiglia Fernandez, in quanto oltre che ad uno dei migliori lanciatori della lega era anche un ottimo ragazzo a detta dei compagni e degli addetti ai lavori. Ancora più triste se si pensa che soli pochi giorni fa aveva annunciato al mondo, tramite il proprio profilo Instagram, la gravidanza della propria fidanzata.

Riposa In Pace, Campione!

di Mirco Monda


Nella foto, un primo piano del giocatore (da MLB.com).