Le World Series di baseball, si sa, sono per gli americani uno degli appuntamenti clou dell'anno.
È di questi giorni la notizia che riporta un episodio della vita di Charlie Winovich, studente della Ohio University, che ha dovuto affrontare un “grave conflitto” nelle sue ultime giornate: la scuola o la possibilità di vedere dal vivo gara uno delle World Series?
 
Provate a indovinare cosa ha scelto?

In tutto questo c'è un grande “ma”: l’insegnante di Charlie come avrà accettato la scelta del suo studente?  

La storia è la seguente: l'insegnante non trova Charlie  a lezione il 25 ottobre, così, come da regolamento scolastico, parte una e-mail di segnalazione in cui si rileva che, dall'appello del giorno 25 ottobre, Charlie non era in classe, anche se il suo nome era nella lista dei presenti. Evidentemente l'insegnante aveva fatto una verifica e, quindi, chiedeva perentoriamente una giustificazione per qualcosa che lui riteneva essere un inganno, cosa che non tollerava affatto.

La risposta di Charlie è stata improntata sull'onestà: “Mio padre ci ha portato i biglietti per le World Series a Cleveland”. Il ragazzo ha infatti sottolineato che era dispiaciuto per la lezione persa e che, comunque, i compiti li aveva fatti, aggiungendo che avrebbe capito se ci fossero state delle ripercussioni per quel suo comportamento. A completare la giustificazione ha allegato la foto che lo ritraeva, insieme a suo fratello, alla partita della sera prima.

La risposta dell'insegnante non si è fatta attendere, apprezzando la valida scusante di Charlie ha promesso che non ci sarebbe stata alcuna ripercussione per la sua assenza, Anzi ha terminato la sua mail con un partecipato “Go Tribe!”, ovvero ‘’Forza Tribù’’, altro termine con cui vengono identificati gli Indians.

dI Cristina Pivirotto