I TAMPA BAY RAYS VOLANO, I BOSTON RED SOX DORMONO
Deludente la trasferta-debutto di Detroit.
I Red Sox, in soli tre giorni, nei primi tre giorni dell' Opening-Weekend 2012 hanno già fatto capire al loro pubblico, cosa potrebbero attendersi da questa stagione.
Prematuro, azzardato e stupido pensare di farsi già un'idea sulla classifica che Boston vedrà stampata a fine anno ?
Mai-dire-mai, mai-dire-aprile, mai-dire-settembre soprattutto, e con quella cappa di catastrofismo tragico-calamitante che aleggia perenne nei cieli della Boston-Area.... le previsioni sarebbero solo un azzardo.
Ma una considerazione la possiamo fare: la stagione 2012 sarà un continuo di alti e bassi. Sarà un' alternarsi di belle vittorie grazie alle buone mazze (che abbiamo, che abbiamo,) che si mischieranno alle numerose sconfitte grazie alla tragicomica situazione del reparto lanciatori ed ai preoccupanti pisolini che il nostro attacco si concede così, a piacere.
Già prima del "pollice-affair" di Bailey, già prima dell' "Alcool-donnine-affair" di Jenks, già prima delle incertezze "chi è Starter? chi è Closer?".... Qualcuno faceva notare che qualcosa non andava per il verso giusto.
L'avevo già vista brutta con l'arrivo di Padilla: con quella faccia, con quei numeri non ce lo vedevo bene a casa nostra.
L'avevo vista nera, con la partenza di Papelbon.... (si accettano critiche del livello: sei ripetitivo su Paps), ma vi sfiancherò con tutti quei miei: "l'avevo detto, l'avevo detto".
L'avevo contata bene la storia degli starters, perchè facendo le somme non mi tornavano i conti: sottrai Wakefield, togli Lackey, non aggiungi Matsuzaka, fai confusione su Aceves, Bard, Doubront.... insomma i conti non mi tornavano.
E visto che potremmo scordarci quelle piacevoli infilate positive, quelle serie di 6-8 vittorie dietro fila, grazie al poderoso corpo dei pitcher-&-bullpen.... prepariamoci a gustare quelle saltuarie soddisfazioni che magari ci terranno a galla fino alla fine.
Numeri di Detroit:
Gara 1- Lester e Verlander (strepitoso) se la giocano alla grande, l'infallibile closer Valverde combina un pasticcio come mai aveva fatto in tutto il suo 2011, Padilla e Melancon subiscono e non reggono. Sconfitta di misura.
Gara 2- Giornataccia di Beckett che grazie al pesante duo Cabrera-Fielder subisce 5 fuoricampo. Non c'è partita, per un desolante 10-0 finale che non merita approfondimenti. Beckett subisce e le mazze dormono.
Gara 3- Già descritta in precedenza: classica gara che solo i Red Sox e pochi altri potevano perdere. Si piazzano 18 HIT e si perde agli extra-innings. Nervoso notturno che toglie altre ore di sonno al sottoscritto.
Numeri di Toronto:
Gara 1- Doubront-Atchison-Aceves perfetti. In attacco, Sweeney (gradevolissimo il suo stato di forma), e Pedroia ci regalano la vittoria anche grazie alla fortunata scivolata a casa di McDonald pinch-runner. Ortiz addirittura prova anche la rubata, (ahhhah).... ma nessuno lo sgrida, perchè il "Big-Papy" lo vogliamo carico ed aggressivo. Cody Ross prima cammina in prima, poi corre in terza ed infine segna il punto grazie a un wild pitch ( un po' di fortuna anche a noi). Finalmente smuoviamo la classifica ed in compagnia degli Yankees abbandoniamo il numero ZERO.
Gara 2- Debutto poco fortunato di Bard alla sua prima da starter. Ci voleva ben altro in attacco per portare a casa questa partita: Ellsbury, Ortiz, ed un imbarazzante Salty producono zero-zero e la squadra non approfitta della non-produttività del bombardiere di Toronto, Bautista. Triste gara che ci fa tornare con i piedi per terra dopo l'illusione della prima vittoria.
Gara 3- Lester lancia tutta la partita. Sfortunato il ragazzo perché concede solo tre valide, ma rimedia una sconfitta per i tre punti subiti (3 HIT e 2 BB, sfortuna nera). I suoi deprimenti compagni non lo aiutano neanche a pagarli: un validino a testa per Ross, Aviles ed Ellsbury e basta. Si perde ancora e giustamente.
Numeri dopo 6 gare:
I Red Sox non vincono una serie da tempo immemorabile e la fiacca morale ha fatto ponte da settembre 2011 ad aprile 2012.
Senza soluzione di continuità, si prosegue con questo "andamento-lento" ed ora il viaggio verso Boston ed il giorno di riposo (giovedì) si preannuncia deprimente.
Due parole due sull' AVG di squadra.... anzi no, mi astengo.
Due parole sull'efficacia offensiva dei due catcher Salty e Shoppy ? Desolanti. Dov'è Lavy Lavarnway?
Rimaniamo meritatamente ultimi in Division, pronti (mica tanto) a fare il nostro Home-Opening-Game, venerdi in un Fenway Park centenario che si meriterebbe ben altro.
Ci aspettano 4 partite diurne contro i Rays, (i Tampa volano alti)... e poi sempre in casa, 2 volte i Rangers e 3 volte gli Yankees: 9 belle partitine "facili", proprio per farci fare il salto di qualità. (Le risate dei cugini sono prevedibili e giustificate).
di Roberto Mantovani
Nella foto, Jarrod Saltalamacchia, catcher dei Boston Red Sox (chicagonow.com).
I Red Sox, in soli tre giorni, nei primi tre giorni dell' Opening-Weekend 2012 hanno già fatto capire al loro pubblico, cosa potrebbero attendersi da questa stagione.
Prematuro, azzardato e stupido pensare di farsi già un'idea sulla classifica che Boston vedrà stampata a fine anno ?
Mai-dire-mai, mai-dire-aprile, mai-dire-settembre soprattutto, e con quella cappa di catastrofismo tragico-calamitante che aleggia perenne nei cieli della Boston-Area.... le previsioni sarebbero solo un azzardo.
Ma una considerazione la possiamo fare: la stagione 2012 sarà un continuo di alti e bassi. Sarà un' alternarsi di belle vittorie grazie alle buone mazze (che abbiamo, che abbiamo,) che si mischieranno alle numerose sconfitte grazie alla tragicomica situazione del reparto lanciatori ed ai preoccupanti pisolini che il nostro attacco si concede così, a piacere.
Già prima del "pollice-affair" di Bailey, già prima dell' "Alcool-donnine-affair" di Jenks, già prima delle incertezze "chi è Starter? chi è Closer?".... Qualcuno faceva notare che qualcosa non andava per il verso giusto.
L'avevo già vista brutta con l'arrivo di Padilla: con quella faccia, con quei numeri non ce lo vedevo bene a casa nostra.
L'avevo vista nera, con la partenza di Papelbon.... (si accettano critiche del livello: sei ripetitivo su Paps), ma vi sfiancherò con tutti quei miei: "l'avevo detto, l'avevo detto".
L'avevo contata bene la storia degli starters, perchè facendo le somme non mi tornavano i conti: sottrai Wakefield, togli Lackey, non aggiungi Matsuzaka, fai confusione su Aceves, Bard, Doubront.... insomma i conti non mi tornavano.
E visto che potremmo scordarci quelle piacevoli infilate positive, quelle serie di 6-8 vittorie dietro fila, grazie al poderoso corpo dei pitcher-&-bullpen.... prepariamoci a gustare quelle saltuarie soddisfazioni che magari ci terranno a galla fino alla fine.
Numeri di Detroit:
Gara 1- Lester e Verlander (strepitoso) se la giocano alla grande, l'infallibile closer Valverde combina un pasticcio come mai aveva fatto in tutto il suo 2011, Padilla e Melancon subiscono e non reggono. Sconfitta di misura.
Gara 2- Giornataccia di Beckett che grazie al pesante duo Cabrera-Fielder subisce 5 fuoricampo. Non c'è partita, per un desolante 10-0 finale che non merita approfondimenti. Beckett subisce e le mazze dormono.
Gara 3- Già descritta in precedenza: classica gara che solo i Red Sox e pochi altri potevano perdere. Si piazzano 18 HIT e si perde agli extra-innings. Nervoso notturno che toglie altre ore di sonno al sottoscritto.
Numeri di Toronto:
Gara 1- Doubront-Atchison-Aceves perfetti. In attacco, Sweeney (gradevolissimo il suo stato di forma), e Pedroia ci regalano la vittoria anche grazie alla fortunata scivolata a casa di McDonald pinch-runner. Ortiz addirittura prova anche la rubata, (ahhhah).... ma nessuno lo sgrida, perchè il "Big-Papy" lo vogliamo carico ed aggressivo. Cody Ross prima cammina in prima, poi corre in terza ed infine segna il punto grazie a un wild pitch ( un po' di fortuna anche a noi). Finalmente smuoviamo la classifica ed in compagnia degli Yankees abbandoniamo il numero ZERO.
Gara 2- Debutto poco fortunato di Bard alla sua prima da starter. Ci voleva ben altro in attacco per portare a casa questa partita: Ellsbury, Ortiz, ed un imbarazzante Salty producono zero-zero e la squadra non approfitta della non-produttività del bombardiere di Toronto, Bautista. Triste gara che ci fa tornare con i piedi per terra dopo l'illusione della prima vittoria.
Gara 3- Lester lancia tutta la partita. Sfortunato il ragazzo perché concede solo tre valide, ma rimedia una sconfitta per i tre punti subiti (3 HIT e 2 BB, sfortuna nera). I suoi deprimenti compagni non lo aiutano neanche a pagarli: un validino a testa per Ross, Aviles ed Ellsbury e basta. Si perde ancora e giustamente.
Numeri dopo 6 gare:
I Red Sox non vincono una serie da tempo immemorabile e la fiacca morale ha fatto ponte da settembre 2011 ad aprile 2012.
Senza soluzione di continuità, si prosegue con questo "andamento-lento" ed ora il viaggio verso Boston ed il giorno di riposo (giovedì) si preannuncia deprimente.
Due parole due sull' AVG di squadra.... anzi no, mi astengo.
Due parole sull'efficacia offensiva dei due catcher Salty e Shoppy ? Desolanti. Dov'è Lavy Lavarnway?
Rimaniamo meritatamente ultimi in Division, pronti (mica tanto) a fare il nostro Home-Opening-Game, venerdi in un Fenway Park centenario che si meriterebbe ben altro.
Ci aspettano 4 partite diurne contro i Rays, (i Tampa volano alti)... e poi sempre in casa, 2 volte i Rangers e 3 volte gli Yankees: 9 belle partitine "facili", proprio per farci fare il salto di qualità. (Le risate dei cugini sono prevedibili e giustificate).
di Roberto Mantovani
Nella foto, Jarrod Saltalamacchia, catcher dei Boston Red Sox (chicagonow.com).