Molti, dopo essersi ritirati dal baseball giocato, vestono i ruoli di allenatore, dirigente sportivo o di tifosi appassionati, ma non Derek Jeter, lui, seguendo le orme del suo amico Michael Jeffrey Jordan, è intenzionato a diventare il proprietario di un team professionistico di baseball.

Durante un intervista alla CNBC, infatti, ha dichiarato che, secondo lui, diventare il proprietario di un team di MLB, potrà aiutare la crescita del movimento e dello sport che ama, proprio come ha fatto l'ex n.23 dei Chicago Bulls attualmento proprietario degli Charlotte Hornets team dell'NBA.

Secondo l'ex interbase degli Yankees, la Major League ed il proprio sistema dovranno anche cambiare sotto alcuni aspetti in quanto i giovani d'oggi, molto interessati ai campionati di college, seguono più i campionati di basket ed football americano in quanto dopo il draft, i loro giovani beniamini, vengono inseriti direttamente nelle maggiori leghe e si trovano opposti agli All-Star per dimostrare il loro reale valore, mentre per il baseball non è così, in quanto prima, il giovane deve fare tutta la trafila delle minors, poi se adatto e cresciuto adeguatamente, esordirà in MLB.
Ovviamente il giocare nelle minors ha il vantaggio di poter far crescere il giocatore passo dopo passo e prepararlo al meglio per la grande lega, dall'altra, però, vi è il fatto che i giovani fan, perdono di vista il loro idolo non vedendolo subito in campo tra i grandi campioni e quindi perdono l'interesse nel seguirlo.

L'ex capitano ed interbase dei Bronx Bombers ha le idee chiare su come poter aiutare lo sport che lo ha visto protagonista per 20 anni, ora non ci spetta che vedere quale team verrà prelevato e gestisto da ''The Captain''. Una cosa è certa, anche se dispiacerà ai tanti tifosi di Jeter, non saranno gli Yankees, in quanto hanno un budget troppo superiore alle finanze a disposizione dell'ex n.2 del Bronx.

di Mirco Monda


Nella foto, un primo piano di Derek Jeter (da NESN.com).