NEL DERBY DEL TIRRENO NETTUNO ESPUGNA TRE VOLTE GROSSETO ED ENTRA IN ZONA PLAYOFF, GRAZIE ANCHE AI LANCI DI ''CATOZZA'' MASIN
È palese che questo Nettuno stia arrivando, con un po' di lentezza, al livello prefissato, ossia entrare tranquillamente nei quattro posti play off.
Lentamente, perchè la squadra di Bagialemani non ne vuol sapere di avere partenze efficaci in campionato, ma tant'è... ed essere nei primi quattro basta ed avanza.
Contro il Grosseto c'è sempre tanta aspettativa, i grifoni ed i nettunesi sono, storicamente, le due società più vicine tra loro. Non parliamo di gioco (anche se quest'anno vedo in Hartley un manager che a Bagialemani si avvicina parecchio per mentalità ed intuizione), non parliamo neanche di dirigenza (fortunatamente per Nettuno vista la fine fatta dal BBC).
Parliamo di ambiente, di calore e coinvolgimento. Parlando con un nettunese tempo addietro mi diceva dei grossetani più o meno così "Chii fregni menano come noi", non serve una traduzione, ma potete intuire da soli che gran complimento possa essere questo se fatto da un nettunese (e sappiamo tutti come sono di carattere i miei concittadini!). Si, perchè tra Nettuno e Grosseto più di qualche volta son volati gli schiaffi "a due a due finchè non erano dispari"! Ricordi di una vecchia generazione di tifosi, che qualcuno può definire più rozzi, ma che indubbiamente erano anche molto più calorosi... Oggi, come sono andati sparendo certi atteggiamenti deprecabili (ricordo una partita di parecchi anni fa, che culminò nel lancio di biglie di ferro tra le due tifoserie), in parte è andato affievolendosi anche quel tifo vero, sincero, sanguigno che si vedeva in alcuni stadii d'Italia. Qui a Nettuno una parte di quel clima è rimasto, a Grosseto, purtroppo, è diminuita moltissimo.
Lo Jannella: era appena il 2007 quando si trasformò nel girone dantesco di quelle sette battaglie che videro il BBC strappare ai rivali di sempre il titolo di Campioni; lo scorso anno sembrava davvero più piccolo, vuoto e freddo... Quest'anno per Grosseto è stato l'anno della rinascita. Lo hanno affrontato tra mille difficoltà e paure, col rischio dell'addio di una città di baseball come quella dei toscanacci, eppure sono ancora lì e lottano davvero, con tutta la grinta che hanno! Il Nettuno ha sudato, andando due volte su tre a fare la rimonta, una delle quali potremmo definirla una "rimonta alla nettunese", arrivata ad un out dalla sconfitta!
Lottano questi toscani, scontrandosi con l'insormontabile ostacolo di un monte troppo corto per le tre partite che devono affrontare; forse questa serie ha fatto perdere un po' di quelle ambizioni che il Grosseto si era fatto venire in mente dopo l'eroico trittico contro la Effe, però non importa, non sarà quest'anno, forse non sarà neanche il prossimo, ma conoscendo i grossetani ci posso scommettere: arriverà il momento in cui lo Jannella tornerà ad essere la bolgia che deve essere!
Il Nettuno nello scontro con i rivali toscani ha fatto vedere quali siano le sue doti: batte meno degli avversari, batte al momento giusto e non molla mai, neanche quando sembra finita! Sembra di rivedere un po' la situazione dello scorso anno, forse però con una squadra più solida ed offensivamente in netto miglioramento!
Voglio sottolineare la prova di un grandissimo nettunese, bandiera della squadra di Bagialemani: Massimiliano Masin, meglio noto come "Catozza" in onore di Don Catozza lanciatore della Fortitudo di inizio anni '80 (fu compagno di squadra di "fenomeni" come Rondon e Pavone). Ha lanciato una partita tutta testa e cuore, in quello stadio che più di vent'anni fa lo vedeva conquistare una delle sue prime vittorie, quando non era neanche ventenne! Ottime le prove anche di Ambrosino e di Trinci che ha fatto il suo debutto da titolare dietro il piatto per poi colpire anche un bel fuoricampo, il suo primo in IBL a soli 17 anni! Eh si, perchè questo Nettuno ha la bella caratteristica di non accontentarsi di tutti i ragazzi che ha lanciato negli ultimi anni, ma continua a farlo con elementi come Trinci (figlio di Guglielmo, uno dei più grandi giocatori nettunesi di sempre) o Montecchi!
È tornato in campo anche Crescenzi, ma a quanto pare non ci sono stati progressi nella sua forma fisica visti i suoi tre K in tre turni e le due basi che gli sono state rubate, resta in sospeso anche la questione De Santis, mentre si aspetta a breve il ritorno di Mirco Caradonna.
Sarà interessante questo week end la sfida contro quella bella sorpresa che sono i Godo Knights, staremo a vedere cosa succederà al Borghese, mentre le altre big saranno impegnate in match decisamente impegnativi, situazione che il Nettuno dovrà sfruttare per riuscire a spingersi più in alto in classifica per allontanarsi da formazioni comunque insidiose come il Parma o i Goti di Fuzzi!
da Nettuno (Roma), il nostro corrispondente Jacopo Cherzad
Nella foto, la corsa sulle basi della Caffè Danesi Nettuno, uno dei marchi di fabbrica della squadra laziale (MircoSavioli/Fibs,it).
Lentamente, perchè la squadra di Bagialemani non ne vuol sapere di avere partenze efficaci in campionato, ma tant'è... ed essere nei primi quattro basta ed avanza.
Contro il Grosseto c'è sempre tanta aspettativa, i grifoni ed i nettunesi sono, storicamente, le due società più vicine tra loro. Non parliamo di gioco (anche se quest'anno vedo in Hartley un manager che a Bagialemani si avvicina parecchio per mentalità ed intuizione), non parliamo neanche di dirigenza (fortunatamente per Nettuno vista la fine fatta dal BBC).
Parliamo di ambiente, di calore e coinvolgimento. Parlando con un nettunese tempo addietro mi diceva dei grossetani più o meno così "Chii fregni menano come noi", non serve una traduzione, ma potete intuire da soli che gran complimento possa essere questo se fatto da un nettunese (e sappiamo tutti come sono di carattere i miei concittadini!). Si, perchè tra Nettuno e Grosseto più di qualche volta son volati gli schiaffi "a due a due finchè non erano dispari"! Ricordi di una vecchia generazione di tifosi, che qualcuno può definire più rozzi, ma che indubbiamente erano anche molto più calorosi... Oggi, come sono andati sparendo certi atteggiamenti deprecabili (ricordo una partita di parecchi anni fa, che culminò nel lancio di biglie di ferro tra le due tifoserie), in parte è andato affievolendosi anche quel tifo vero, sincero, sanguigno che si vedeva in alcuni stadii d'Italia. Qui a Nettuno una parte di quel clima è rimasto, a Grosseto, purtroppo, è diminuita moltissimo.
Lo Jannella: era appena il 2007 quando si trasformò nel girone dantesco di quelle sette battaglie che videro il BBC strappare ai rivali di sempre il titolo di Campioni; lo scorso anno sembrava davvero più piccolo, vuoto e freddo... Quest'anno per Grosseto è stato l'anno della rinascita. Lo hanno affrontato tra mille difficoltà e paure, col rischio dell'addio di una città di baseball come quella dei toscanacci, eppure sono ancora lì e lottano davvero, con tutta la grinta che hanno! Il Nettuno ha sudato, andando due volte su tre a fare la rimonta, una delle quali potremmo definirla una "rimonta alla nettunese", arrivata ad un out dalla sconfitta!
Lottano questi toscani, scontrandosi con l'insormontabile ostacolo di un monte troppo corto per le tre partite che devono affrontare; forse questa serie ha fatto perdere un po' di quelle ambizioni che il Grosseto si era fatto venire in mente dopo l'eroico trittico contro la Effe, però non importa, non sarà quest'anno, forse non sarà neanche il prossimo, ma conoscendo i grossetani ci posso scommettere: arriverà il momento in cui lo Jannella tornerà ad essere la bolgia che deve essere!
Il Nettuno nello scontro con i rivali toscani ha fatto vedere quali siano le sue doti: batte meno degli avversari, batte al momento giusto e non molla mai, neanche quando sembra finita! Sembra di rivedere un po' la situazione dello scorso anno, forse però con una squadra più solida ed offensivamente in netto miglioramento!
Voglio sottolineare la prova di un grandissimo nettunese, bandiera della squadra di Bagialemani: Massimiliano Masin, meglio noto come "Catozza" in onore di Don Catozza lanciatore della Fortitudo di inizio anni '80 (fu compagno di squadra di "fenomeni" come Rondon e Pavone). Ha lanciato una partita tutta testa e cuore, in quello stadio che più di vent'anni fa lo vedeva conquistare una delle sue prime vittorie, quando non era neanche ventenne! Ottime le prove anche di Ambrosino e di Trinci che ha fatto il suo debutto da titolare dietro il piatto per poi colpire anche un bel fuoricampo, il suo primo in IBL a soli 17 anni! Eh si, perchè questo Nettuno ha la bella caratteristica di non accontentarsi di tutti i ragazzi che ha lanciato negli ultimi anni, ma continua a farlo con elementi come Trinci (figlio di Guglielmo, uno dei più grandi giocatori nettunesi di sempre) o Montecchi!
È tornato in campo anche Crescenzi, ma a quanto pare non ci sono stati progressi nella sua forma fisica visti i suoi tre K in tre turni e le due basi che gli sono state rubate, resta in sospeso anche la questione De Santis, mentre si aspetta a breve il ritorno di Mirco Caradonna.
Sarà interessante questo week end la sfida contro quella bella sorpresa che sono i Godo Knights, staremo a vedere cosa succederà al Borghese, mentre le altre big saranno impegnate in match decisamente impegnativi, situazione che il Nettuno dovrà sfruttare per riuscire a spingersi più in alto in classifica per allontanarsi da formazioni comunque insidiose come il Parma o i Goti di Fuzzi!
da Nettuno (Roma), il nostro corrispondente Jacopo Cherzad
Nella foto, la corsa sulle basi della Caffè Danesi Nettuno, uno dei marchi di fabbrica della squadra laziale (MircoSavioli/Fibs,it).