Immaginate di essere il Manager in una franchigia Major, una a caso...Miami, totalmente riorganizzata, nuovo staff tecnico, nuovo nome e nuovo logo (i Florida sono infatti diventati i “Miami” Marlins), arrivano tanti nuovi giocatori competitivi; va un po’ male, Spring Training da bassa classifica (10° posto in Grapefruit League), la rotazione ed il line up cercano di girare ma dopo sette gare di Regular Season ci si trova con 2 vittorie 5 sconfitte. Poi venite intervistati dal ''Time''. Raccontate varie cose, la vostra storia personale, la vostra carriera sportiva ecc... Fino a qui niente di strano direte voi. Poi, nella stessa intervista, esprimete un’opinione politica personale. Ecco, in America, se lo faceste, espoderebbe sicuramente un putiferio, verreste subito sbattuti fuori dal club (non per sempre, ma magari per cinque partite) e verreste pure (costretti?) a scusarvi per le dichiarazioni.

Questo è quello che è successo, alcuni giorni fa, al Manager dei Miami Marlins Ozzie Guillen: la colpa di tutto era un commento, piccolo (una sola frase!), a favore di Fidel Castro (il dittatore del regime insediato a Cuba) ma tanto “potente” da scatenare le ire di tifosi, politici e, soprattutto, attivisti anti-Castro che, non a caso, a Miami, a sole 100 miglia da Cuba, sono in ogni angolo della città. La dirigenza del Club non si è fatta attendere e, forse, cavalcando l’onda anti-Castro ha deciso di sospendere il Manager per cinque gare e lo ha costretto a scusarsi.

Che ha detto Guillen? Ecco la frase incriminata: '‘Io amo Fidel Castro – ha detto Ozzie al suo intervistatore – lo rispetto e sa perché? Perché molta gente ha cercato di ammazzarlo negli ultimi 60 anni. Però quel figlio di…ancora è lí…’'

Ecco invece le scuse che è stato, suppongo, costretto a dichiarare: ''Sento di aver tradito la mia comunità. Sono qui per chiedere scusa con il cuore in mano, chiedo perdono a tutte le persone toccate in maniera diretta o indiretta. Mi dispiace per quello che ho detto, mi dispiace per tutte le famiglie cubane, ha detto parlando in spagnolo. Spero che capiscano chi è Ozzie Guillen e come mi sento. Spero capiscano cosa penso della dittatura di Fidel Castro. Sono qui a metterci la faccia direttamente, saranno momenti difficili per me''.

Ma alla comunità cubana non è mica bastato, anche se Smith ha fatto il dietro-front i tifosi di Miami chiedono addirittura il licenziamento di Ozzie. Sicuramente con le sue dichiarazioni il neo manager ha perso molti sostenitori latini a Miami e in generale in USA. Cosa che si ripercuoterà sui Marlins che stanno lavorando come dei pazzi per avere un’immagine splendida visto l’anno zero del club.

Guillen non è nuovo a questo tipo di polemiche. Di natura schietta, si è reso protagonista in più di un’occasione. Nel 2005 ha rifiutato di partecipare alla tradizionale visita alla Casa Bianca dopo la vittoria delle World Series da parte dei White Sox; nel 2006 ha chiamato (poi scusandosi) Jay Mariotti, un redattore del Chicago Sun-Times, "pig", che vuol dire...beh non lo traduco, ma è un appellativo xenofobo, provate ad immaginarlo; nel 2010 parlando dell’immigrazione clandistina ha detto che ''gli USA non potrebbero sopravvivere senza i lavoratori immigrati e che, sempre riguardo agli USA, Ci sono un sacco di persone pigre. […] in questo paese, un sacco di persone vogliono solo stare dietro ad un computer e inviare e-mail; infine nel 2010 ha polemizzato riguardo al fatto che i club MLB prevedono l’uso di traduttori giapponesi o coreani quando arriva un giocatore asiatico, cosa che non succede quando invece arrivano dei giocatori latini che sarebbero quindi svantaggiati.

Queste ultime dichiarazioni non fanno altro che delineare la figura schietta, sincera e magari anche contro corrente di Ozzie Giullen. E c'è da dire che il fatto che il Manager sia stato punito dal club per aver espresso un’opinione politica personale, assurda quanto volete, ma semplicemente un’opinione, spaventa non poco!

D'ora in poi in MLB bisognerà stare attenti a quel che si dice? Se qualcuno dirà che Obama è brutto o il Papa è cattivo deve attendersi la stessa sorte? Mah...

di John Rotondo

Nella foto, il Manager dei Miami Marlins Ozzie Guillen (Joe Skipper/Reuters da guardian.co.uk).