Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni allo Steno Borghese di Nettuno per la disputa delle prime due partite della semifinale Scudetto tra il team laziale e il Rimini. Proprio di questo evento ma anche della stagione regolare abbiamo parlato con Andrea Sgnaolin, protagonista dell'annata del Nettuno che contro ogni pronostico si è qualificato per i playoff. Ecco quanto dichiarato dall'utility player al sito Grandeslam.net.

Alla fine Nettuno l’ha spuntata riuscendo ad agguantare i playoff, difficile pronosticare tale risultato ad inizio stagione specie con i problemi relativi allo sponsor venutisi a creare proprio a ridosso del campionato. Come avete vissuto quel periodo?
Credo che solamente una realtà come quella di Nettuno poteva superare una situazione come quella in cui ci siamo ritrovati ad inizio stagione. Innanzitutto perché il gruppo dei giocatori italiani nettunesi qualitativamente e' davvero molto forte pur essendo molto giovane. Poi per la grande passione ed attaccamento alla squadra che hanno i tifosi nettunesi, sempre pronti a sostenere la squadra pur in un momento di grande difficoltà. Credo che tutto ciò unito ai grandi sforzi di tutti i giocatori, staff tecnico e società ci abbia permesso di superare un momento davvero molto difficile.

C’è stato un momento in cui voi stessi non credevate di poter raggiungere i playoff o ci avete creduto sin dall’inizio?
La prima cosa che ci siamo detti dentro lo spogliatoio da quando abbiamo iniziato la stagione con tutte le difficoltà appena citate, era quella di giocare una partita alla volta senza pressione e vedere poi alla fine dove saremmo riusciti ad arrivare. E' ovvio che nella nostra testa l'obiettivo e' sempre stato quello di entrare ai playoff, anche nelle ultime giornate quando sembrava ormai difficile poterci entrare.

Nettuno secondo lei ha le carte in regola per tornare alla vittoria dello scudetto che manca dal 2001?
Ai playoff può succedere di tutto. Noi vogliamo continuare a giocare come abbiamo fatto per tutto il campionato, una partita alla volta partita dopo partita e vedere alla fine cosa succede. Di sicuro il Nettuno è una squadra che non molla mai, come ha dimostrato quest'anno, quindi noi ci giocheremo le nostre chance fino alla fine.

Lei è sempre sceso in campo in campionato a dimostrazione della fiducia che ripone in lei il Manager Bagialemani. Con il rispettabilissimo .257 di media battuta con cui ha concluso la regular season sente di averlo ripagato della fiducia o avrebbe voluto fare di più?
Posso solo che ringraziare Ruggero per avermi dato la possibilità di indossare questa storica maglia ed avermi dato fiducia durante tutto questo campionato. Tutti i giocatori che scendono in campo vorrebbero sempre dare di più e fare meglio. Credo di essermi messo a disposizione della squadra ed aver sempre giocato per la squadra. Le statistiche sono importanti ma fino ad un certo punto. Io personalmente da quando ho iniziato a giocare a baseball ho sempre anteposto il risultato della squadra alle mie prestazioni personali, cercando sempre di rendermi utile in qualche modo.

Appare anche fra i leader per quanto riguarda le “walks”, ben 23 basi ball conquistate in 36 partite che denotano uno spiccato spirito di squadra. Qual è il segreto per rimanere concentrati nel box di battuta?
Credo che alla base di tutto ci sia un lavoro programmato, costante svolto con applicazione, metodo ed intensità, cercando di riprodurre quello che si fa in allenamento durante le partite.

In semifinale incontrerete il Rimini, leader per gran parte della stagione della Italian Baseball League. Qual è l’aspetto che vi spaventa di più della squadra guidata da Catanoso?
Il Rimini e' sicuramente una squadra molto forte con grandi individualità che ha fatto un grande campionato. Hanno indubbiamente un attacco molto forte, come dimostrano le statistiche. Abbiamo molto rispetto del Rimini ma li affronteremo senza nessun timore giocandoci le nostre possibilità, senza mollare mai.

di Michele Acacia


Nella foto, Andrea Sgnaolin impegnato in difesa (@SimoneAmaduzzi).