Alzi la mano chi aveva previsto gli Athletics fare fuori, letteralmente, prima gli spendaccioni degli Angels e poi in un finale di stagione travolgente, pure lo squadrone Texano?
Mettete giù le mani, non barate.

La sorpresissima di tutta la Regular Season 2012 viene da Oakland: abbiamo ancora nel cuore Brad Pitt / Billy Beane ed il biglietto del cinema ancora in tasca per Moneyball che gli Athletics, si regalano il colpaccio andando a vincere la West-Division dell'American League.
Oakland senza timore, a ferragosto, mette il turbo, sorpassa Los Angeles e si assesta in posizione Wild-Card, rimanendo in agguato dietro Dallas, fino al sorpasso miracoloso ai danni dei Texani rimasti imbambolati, increduli e storditi dalla vivacità dei californiani.

I Rangers sono quindi costretti a giocarsi l'ingresso nella Postseason che conta, in una partita secca. Un solo incontro (grazie alla particolare formula inventata quest'anno), per guadagnarsi il titolo da squadra Wild-Card.
Texas Rangers (in caduta psicologica) contro Baltimore Orioles (caricati a mille e trascinati dal suo closer Jim Johnson a quota 51 salvezze su 54 tentativi, niente male).

Si gioca al Rangers Ballpark in Arlington, lo stadio texano che ha ospitato le ultime due edizioni delle World Series. Ricordiamolo pure: nel 2010 i Giants e nel 2011 i Cardinals furono responsabili dei brutti mal di testa autunnali ai danni dei Rangers.

Non c'è tempo per riposare. Non c'è tempo per pensare. Non c'è tempo per recriminare. Questa nuova formula Wild-Card non lascia spazio per respirare: o dentro o fuori...partita secca. Ecco cosa è successo questa notte.

Yu Darvish, il giapponese sbarcato a Dallas a suon di petroldollari, è il partente texano che presenta 16 W con un 3.90 di ERA ma con un discreto .220 di media battuta concessa agli avversari affronta lo starter di Baltimore, Joe Saunders dal ruolino meno importante: 9W e 13L, ERA di 4.07 e nonostante abbia giocato lo stesso numero di partite, ha portato a casa esattamente la metà di strikeout rispetto al collega dagli occhi a mandorla.

Si parte subito con un errore di Young, proprio per emulare quelle tante "E" appena viste nella "Wild-Card-National" (tre per Atlanta, una per i Cardinals e un erroraccio arbitrale su un infield-fly inesistente).

Si parte inoltre con un punticino a testa nel primo inning e si arriva a metà gara senza scossoni. Chris Davis, Mike Napoli e Josh Hamilton partono assonnati e si caricano di eliminazioni al piatto, mentre i due pitcher fanno bella figura.

Nel 6th gli Orioles cambiano marcia e "vedono" tre palle consecutive del Darvish che subisce il punto ed un piccolo malanno fisico: oltre al medico, inconsueta riunione arbitrale per consentire l'ingresso in campo del traduttore giappo/americano. l'interprete entra, traduce il concetto di "bubba-non-preoccupante" e si prosegue.

Kinsler, Andrus e Young battono valide, ma non basta: gli altri sonnecchiano. Si arriva al settimo con Derek Holland che subentra a Darvish ma incassa subito il punto del 3-1.
Beltre e Nap-Oh-Lee sono irriconoscibili, Hamilton e Soto non pervenuti, si caricano di uomini rimasti sulle basi e di depressione.

Alla nona ripresa gli Orioles vedono il traguardo sempre più vicino, spingono sul gas e si portano addirittura sul 5-1: nuvole tristi si addensano sul cielo sopra Dallas e sui Rangers.
La parte bassa del nono ci regala uno scossone. Texas riempie le basi e sotto di 4 punti sogna il miracolo. Ma rimane un sogno.
I Texas Rangers chiudono così amaramente un ciclo durato anni, e lo fanno nel peggiore dei modi.

Baltimore meritatamente vince 5-1 e si guadagna il diritto di proseguire in questi play off. Saranno gli Yankees i prossimi avversari di questi sorprendenti Orioles (18 volte si sono incontrate in Regular Season e il 9-9 provvisorio la dice tutta sull'equilibrio che vedremo in campo da domenica in poi).

New York Yankees contro Baltimore Orioles: saremo in tanti a guardare questa sfida.
Saremo in tanti a tifare. Chissà per chi?

di Roberto Mantovani

Nella foto, la festa di Baltimora dopo l'ultimo out (Ronald Martinez/Getty Images per cbc.ca).


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