Allo Steno Borghese di Nettuno va in scena una nuova battaglia tra la squadra di casa e la Fortitudo Bologna e dopo quattro ore di gioco è la compagine laziale a fare festa grazie al walk off single messo a segno da Grimaudo al nono inning per il 9 a 8 conclusivo. Grazie a questo risultato, Mazzanti e compagni raggiungono la Finale della Coppa Italia e ottengono la qualificazione alla prossima Coppa Campioni.

Non è una partita per i deboli di cuore gara tre di semifinale e lo si capisce già dall'inizio quando, nelle prime riprese di gioco, gli attacchi prendono il soppravvento delle difese per un continuo cambio al comando del match. Bologna parte subito forte contro Pizziconi e si porta in vantaggio 2 a 0 grazie alle valide di Infante, Vaglio e Liverziani dopo Ermini aveva raggiunto la base su errore della difesa. Il Nettuno impatta subito, sfruttando il singolo da due punti di Imperiali dopo le tre basi ball lanciate da Cadoni, che in stagione ha giocato in IBL2  con il Rovigo,

Nella ripresa succesiva, i padroni di casa cercano di spezzare in due l'incontro, dopo che l'Unipol aveva trovato la segnatura del 3 a 2. Paoletti colpisce infatti la valida da due punti e poi Grimaudo spinge a casa il punto del 5 a 3. Qui termina la prova di Cadoni, sostituito da Pugliese. Il rilievo non riesce nell'impresa di porre fine subito all'inning, subendo il punto del 6 a 3.

La Fortitudo però non ci sta e piano piano rientra in partita, impattando al quinto inning sul punteggio di 7 a 7, dopo essere andata sotto nel punteggio per 7 a 5.  Infante è salvo su errore della difesa, Vaglio batte valido. I due avanzano dopo l'out di Liverziani e segnano sulla grounder in diamante di Bischeri e sul singolo di uno scatenato Fuzzi.

L'Unipol assapora anche il vantaggio alla settima ripresa, quando il singolo di Sabbatani vale il punto dell'8 a 7. Sul monte di lancio, viene chiamato Fabio Milano che sostituisce uno stoico Pugliese che per la serata ha triplicato il numero dei lanci che è solito fare in campionato. Il numero 28 bolognese chiude bene il settimo inning, ma accusa le fatiche della gara pomeridiana in quello successivo dove il Nettuno trova il punto del pareggio.

La Fortitudo muore con l'uomo in terza nella nona e ultima ripresa mentre la compagine laziale, che ha vinto il sorteggio prima dell'inizio della partita ed è squadra di casa, ha l'ultima possibilità di evitare i supplementari. Milano lancia quattro ball a Trinci e viene sostituito in maniera clamorosa da Infante. L'interbase, improvvisato lanciatore per l'occasione, colpisce due battitori e nulla può sullo squeeze play di Grimaudo.

Nettuno vince la partita, la semifinale e si qualifica per la prossima Coppa Campioni. In casa Fortitudo invece è grande il rammarico per la seconda eliminazione arrivata al foto-finish nel giro di due settiamane.

di Daniele Mattioli


Nella foto, Valerio Simone sul monte di lancio, vincente in gara tre (@SimoneAmaduzzi).