GLI USA SUPERANO IN RIMONTA IL VENEZUELA E INIZIANO CON IL SORRISO LA SECONDA FASE
Gli Stati Uniti hanno esordito nel migliori dei modi nella seconda fase del World Baseball Classic, superando per 4-2 il Venezuela. L’incontro si è, praticamente, diviso in due parti: la prima a vantaggio dei venezuelani, la seconda ha visto il recupero e la vittoria degli americani.
Le due squadre hanno lasciato ai loro lanciatori partenti, Drew Smyly per gli Stati Uniti e Felix Hernandez per il Venezuela, il compito di segnare il ritmo dell’incontro.
Entrambi hanno velocizzato i tempi di gioco affrontando ed eliminando i tre uomini necessari a passare all’inning successivo.
Al terzo inning Smyly ha un leggero calo di rendimento che permette a Gonzales e Chirinos di battere valido. La volata di sacrificio di Inciarte porta a punto Gonzales ed è l’unico neo di una prestazione eccellente del partente americano, che si mette in luce per la grande capacità di ingannare gli avversari con palle imbattibili.
All’inizio del quinto inning deve lasciare il monte di lancio per raggiunto limite di lanci, con un tabellino che segna 3 valide e un punto concessi e 8 strike out.
Anche Hernandez deve lasciare il posto al quinto inning, con un controllato ruolino da 3 valide e 3 strike out.
Si deve arrivare al settimo inning per agitare le acque della partita. Il rilievo David Robertson concede a Rougned Odor la possibilità di battere un fuoricampo da un punto. Nello stesso inning gli Stati Uniti riescono a recuperare grazie ad una volata di sacrificio di Jonathan Lucroy che porta a punto Eric Hosmer. Il punteggio, a quel momento, è di 2 a 1 in favore del Venezuela.
All’ottava ripresa Hector Rondon sale sul monte di lancio venezuelano per sostituire Arcenio Leon. Il suo intervento è a dir poco disastroso. Concede subito un solo homer a Adam Jones, quindi una valida a Christian Yelich, che diventa punto quando Eric Hormer batte un fuoricampo sulla sinistra. Rondon prosegue riempiendo le basi e affrontando otto uomini del line up. Viene sostituito da Bruce Rondon che riesce a chiudere un inning che, per il Venezuela, ha rappresentato il momento decisivo, in negativo, di questa partita.
Risultato finale quindi di 4-2 per gli USA capaci di battere anche più valide (11-5) di quelle degli avversari.
di Cristina Pivirotto
Le due squadre hanno lasciato ai loro lanciatori partenti, Drew Smyly per gli Stati Uniti e Felix Hernandez per il Venezuela, il compito di segnare il ritmo dell’incontro.
Entrambi hanno velocizzato i tempi di gioco affrontando ed eliminando i tre uomini necessari a passare all’inning successivo.
Al terzo inning Smyly ha un leggero calo di rendimento che permette a Gonzales e Chirinos di battere valido. La volata di sacrificio di Inciarte porta a punto Gonzales ed è l’unico neo di una prestazione eccellente del partente americano, che si mette in luce per la grande capacità di ingannare gli avversari con palle imbattibili.
All’inizio del quinto inning deve lasciare il monte di lancio per raggiunto limite di lanci, con un tabellino che segna 3 valide e un punto concessi e 8 strike out.
Anche Hernandez deve lasciare il posto al quinto inning, con un controllato ruolino da 3 valide e 3 strike out.
Si deve arrivare al settimo inning per agitare le acque della partita. Il rilievo David Robertson concede a Rougned Odor la possibilità di battere un fuoricampo da un punto. Nello stesso inning gli Stati Uniti riescono a recuperare grazie ad una volata di sacrificio di Jonathan Lucroy che porta a punto Eric Hosmer. Il punteggio, a quel momento, è di 2 a 1 in favore del Venezuela.
All’ottava ripresa Hector Rondon sale sul monte di lancio venezuelano per sostituire Arcenio Leon. Il suo intervento è a dir poco disastroso. Concede subito un solo homer a Adam Jones, quindi una valida a Christian Yelich, che diventa punto quando Eric Hormer batte un fuoricampo sulla sinistra. Rondon prosegue riempiendo le basi e affrontando otto uomini del line up. Viene sostituito da Bruce Rondon che riesce a chiudere un inning che, per il Venezuela, ha rappresentato il momento decisivo, in negativo, di questa partita.
Risultato finale quindi di 4-2 per gli USA capaci di battere anche più valide (11-5) di quelle degli avversari.
di Cristina Pivirotto