Una settimana fa nessuno avrebbe scomesso un euro su di loro ed invece lotteranno per il titolo. La Caffè Danesi Nettuno compie il miracolo e raggiunge le Finali IBL assieme al San Marino. Jacopo Cherzad ci racconta i segreti della squadra laziale.

Un saluto a tutti gli amici bolognesi – e non solo – da Nettuno. Con la conclusione di questa Poule Scudetto è con grandissimo piacere che accetto l'offerta dell'amico Daniele di aggiornarvi sulle news dalle rive del mar Tirreno. Prima di iniziare, però, vi avverto: l'argomento trattato sarà affrontato da parte mia con distaccata partigianeria. Spero comunque che la mia intrusione non vi sia sgradita! Quello che è successo a Parma, e più in generale durante tutto il Campionato, è il piccolo-grande miracolo del Nettuno.
Devo ammetterlo, se mi avessero proposto di scommettere qualche euro sulla possibilità della mia squadra di accedere alla Finale Scudetto avrei tenuto le monetine al sicuro nel salvadanaio, anzi, con la conquista dei Play Off credevo che il miracolo si fosse già compiuto! Sarà che dopo 2 anni di gestione Faraone (grandissimo del baseball italiano, ma che ha comunque avuto un pessimo impatto sugli ultimi campionati) noi nettunesi ci eravamo un po' disillusi sui miracoli, sarà che avere una formazione così nuova e giovane rimaneva una grossa incognita, comunque sia, incredibile ma vero, si è andati oltre le più rosee aspettative! Nelle semifinali quindi questo Nettuno è stato protagonista della rimonta che nessuno si aspettava. Con una media battuta ben più bassa della già misera media della stagione regolare, ma con una difesa capace di commettere 0 errori nelle ultime quattro partite ed un mound di assoluto valore (primo tra le 4 semifinaliste), questo Nettuno targato Bagialemani l'ha spuntata su Parma e Bologna andando a lottare per il tricolore e, cosa non meno importante, guadagnandosi la qualificazione all'European Cup 2012.

Il baseball è uno sport di numeri e andando a guardarli balza subito agli occhi la distanza tra il Nettuno e squadre come Bologna, Parma, San Marino o addirittura il Rimini ed il Grosseto, squadre che battono molto più del Nettuno, ma che pagano qualcosa in più in difesa e soprattutto mentalità. È questa la chiave di volta su cui si regge il Nettuno: l'impronta che il manager ha saputo trasmettere al gruppo; prendendo le distanze dal baseball più "classico" spinge oltre i limiti l'aggressività dei corridori con frequentissimi batti e corri, squeeze play e rubate. È riuscito a fare di necessità virtù per spremere al massimo un .314 di media arrivi in base... riuscendoci magistralmente!
Quindi ora il Nettuno si trova di fronte la Legione Straniera di San Marino, una sfida che a vederla superficialmente appare impari, ma chi conosce un po' il baseball di casa nostra non può dare per scontata. Sarà una battaglia tra potenza e cuore, tra esperienza e freschezza, tra San Marino e Nettuno.

Forse a qualcuno di voi interesserà conoscere il mio personalissimo punto di vista sui "Fatti di Nettuno", per quello vi rimando a quanto ho scritto su "In Libera Uscita" (qui il link all'articolo). Qui ho piacere di cogliere solo l'occasione per esprimere il mio rammarico: da tifoso nettunese ho notato con dispiacere, ed una certa dose di rassegnazione, che la Società Nettuno Baseball Club non ha emesso note sui fatti, non ha preso le distanze da quei pochi tifosi violenti ed incivili, diventandone connivente. Mi dispiace soprattutto perchè, senza doverosi distnguo, la cattiva luce va su tutti i tifosi nettunesi che, onestamente, non meritano ingenerose generalizzazioni.