Gara uno delle World Series ha segnato la vittoria per i San Francisco Giants, trascinati da un superbo Zito (chi se lo aspettava che nel confronto con Verlander sarebbe stato lui a vincere?), e da un leggendario Pablo Sandoval.
Ci sono ancora tante partite da giocare, la serie è lunga, ma l’entusiasmo dei Giants è alto.

Di seguiro le dichiarazioni dei giocatori e dei manager al termine di gara uno.

Pablo Sandoval: “Ragazzi, non riesco ancora a crederci! Quando sei un bambino, il tuo sogno è giocare le World Series. Nel 2010 ho già partecipato alle World Series, ma non ho avuto la possibilità di giocare tanto. Ora mi sto godendo queste World Series. Sto godendo di ogni momento. Non sai mai quando succederà di nuovo.
Significa molto per la mia famiglia, i miei amici, i miei compagni di squadra. Hanno fatto molto per essere qui. Senza loro, non saremmo qui. E’ parte della tua vita, ne devi approfittare.
Non riesco a credere di aver battuto tre fuoricampo. Ho solo provato a migliorare il mio approccio alla battuta e prendere buoni lanci. Battere tre fuoricampo è semplicemente troppo, per me. Non ci avevo nemmeno pensato. E’ una di quelle cose che non dimenticherò mai. Ma devo continuare a giocare, restare concentrato.

Justin Verlander: “Io sono una persona che ama lavorare con ritmo, e di solito so cosa sto facendo là fuori, anche quando le cose non vanno bene. Non credo ci sia un lanciatore a cui piace vedere il pitching coach uscire dal dugout. Ho detto a Jeff ‘Tutto quello che hai fatto è stato riscaldare il pubblico. Stanno tutti cantando e urlando.’ Ci siamo messi a ridere su questo.
E’ deludente? Si. Avresti preferito vincere gara uno? Assolutamente. Ma i tre ragazzi (Fister, Sanchez, Scherzer ndr) dietro di me sono stati bravi, finora. Non è assolutamente la fine del mondo.”

Barry Zito: “Essere in grado di lanciare contro Verlander, e dare la possibilità alla tua squadra di andare 1-0, e il fatto che abbiamo vinto, è qualcosa di surreale. Avere lui (Lincecum ndr) nel bullpen è semplicemente assurdo. Uno strumento importante è che possiamo tirare fuori in qualsiasi momento un ragazzo che ha fatto la storia. E’ stato davvero speciale per me vedere Tim fare a fette gli avversari.”

Bruce Bochy, il manager dei Giants: “Bene, sono felice per lui (Sandoval ndr). Sono sicuro che sta guardando indietro a quell’esperienza che ha avuto nel 2010 e sono sicuro che non è troppo contento per il modo in cui è andata. E’ molto determinato a mostrare non solo a noi, ma a tutti, quale grande talento è.”

Jim Leyland, il manager dei Tigers: “Sono uno che è stato in giro abbastanza a lungo da sapere che un sacco di cose succedono in queste partite. Questa era una di quelle con grande attesa, con Justin (Verlander ndr), e probabilmente c’era troppa pressione su di lui. Ma non penso che abbia qualcosa a che fare con la pressione. Non controllava la sua fastball. Era fuori ritmo. Velocizzava tutto. Ha semplicemente lanciato male, stasera. E’ semplice.

di Angelo Cappa

Nella foto, Barry ZIto saluta il pubblico dell'AT&T Park di San Francisco al termine della sua partita (Thearon W. Henderson/Getty Images da Espn.com).


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Fonti: Mlb.com, Espn.com, Csnbayarea.com