In occasione della disputa della Coppa Campioni 2016, il sito Grandeslam.net ha deciso di intervistare Marco Nanni, ex manager della Fortitudo Bologna che in carriera è riuscito a vincere per ben 3 volte (2010, 2012 e 2013), il titolo continentale. A lui il compito di presentare l'evento che decreterà il nome della nuova squadra campione d'Europa.

Da questa stagione, la Coppa Campioni di baseball ha cambiato formula ed è tornata a quella di qualche anno fa, ovvero tutta condensata in una settimana. Secondo te si tratta della scelta giusta oppure preferivi quelle passate, ovvero la Final Four tra le migliori 4 squadre del girone di qualificazione (annate 2009, 2010, 2011, 2012) e la semplice finale secca tra le 2 vincitrici dei gironi (2013, 2014 e 2015)?  
La formula di quest’anno, che io definirei come un’’all-in’’ è curiosa e da vedere. Sarà infatti importante capire se si tratta di una decisione giusta oppure se non sarà percorribile di nuovo in futuro. Certamente giocare tutto l’evento in una settimana non è l’ideale per presentare un ''prodotto baseball'' ai media e agli sponsor. Capisco che però le difficoltà economiche che potevano avere le varie squadre in caso di utilizzo di altre formule, hanno dipeso nella scelta. La migliore per me rimane comunque quella delle Final Four, in cui le 4 squadre europee più forti si vanno ad affrontare dopo aver superato i gironi eliminatori.

In questa edizione, che si svolge dal 31 maggio al 4 giugno a Rimini e San Marino, partecipano 8 squadre suddivise in 2 gruppi da 4. Nel girone sul Monte Titano si affronteranno i padroni di casa della T&A, la CNF UnipolSai Bologna e il Curacao Neptunus di Rotterdam. Quali tra queste squadre vedi favorite per il passaggio del turno?
Si tratta prima di tutto di un girone molto equilibrato in cui giocano 4 ottime formazioni. Considero comunque San Marino, Bologna e Rotterdam squadre attrezzate per arrivare fino in fondo alla competizione, anche se la T&A potrebbe avere qualche problema di rosa per via di alcuni infortunati (ha perso Reginato per il torneo e ha in forse Chiarini NDI). Le 2 finaliste dello scorso anno sono a mio avviso le favorite di questo girone. Bologna ha creato una squadra di grande livello, richiamando anche rinforzi importanti per l’evento (i battitori LaTorre e Mondino, il lanciatore Pugliese NDI) mentre il Neptunus ha mantenuto il nucleo che l’ha visto vincere sia la Coppa Campioni che il titolo nel 2015, aggiungendo giocatori di grandissima qualità come il battitore Ricardo Dashenko, che sta viaggiando a medie strabilianti in patria.

Nel raggruppamento di Rimini, invece, oltre ai padroni di casa scenderanno in campo i Buchbinder Legionaere, i Pirates Amsterdam e il Kotlarka Pragha.
Anche se molti pensano che le migliori formazioni siano tutte a San Marino, questo gruppo è di primissimo piano. Oltre al Rimini e all’Amsterdam, infatti, ci sono anche i tedeschi del Ratisbona che, con la possibilità di tesserare i giocatori comunitari che non risultano stranieri, presnta un monte di lancio di tutto rispetto con la coppia Bolsenbroek e Hassebrock e battitori di grande contatto. I Pirati, invece, hanno costruito la squadra proprio per arrivare fino in fondo nel torneo. A mio avviso saranno queste 2 squadre a qualificarsi per la semifinale.  

C’è un giocatore che, in questa settimana di gare, sarà in grado di fare la differenza?
E’ davvero un pronostico difficile questo (ci pensa un attimo NDI). E’ sempre difficile dire un nome in questi casi anche perché in un contesto come questo non è un singolo atleta quello in grado di fare la differenza. E’ infatti la squadra nel suo completo a vincere il torneo, non uno solo.

Pronostico secco: chi vince la Coppa?
E’ davvero una settimana tosta, anche perché ci sono 4 squadre di ottimo valore, oltre alle altre che potrebbero inserirsi nella lotta. Anche qui è difficile fare previsioni. Come in tutti i tornei saranno sia i lanciatori partenti che i diversi staff tecnici a fare la differenza. Toccherà infatti ai manager e ai propri assistenti saper gestire al meglio le rotazioni in modo tale di avere a disposizione i migliori pitcher per le semifinali e le finali.

In carriera, da manager della Fortitudo Bologna, hai vinto ben 3 European’s Cup: nel 2010, nel 2012 e nel 2013. Che ricordi hai di questi successi?
Nel 2010, a Barcellona, si trattava della Coppa che mancava da ben 25 anni nella bacheca della società quindi è stata davvero una grandissima soddisfazione. Non si può non ricordare che abbiamo vinto il torneo con una squadra ringiovanita rispetto a quella che l’anno prima aveva conquistato il titolo in Italia e che, quindi, avevamo diversi giocatori con relativa esperienza a livello europeo. Inoltre ho ancora in mente le tante persone che ci sono venute a vedere in trasferta. Nel 2013 è stato altrettanto bello perché, tra il girone di qualificazione di Ratisbona e la finale contro il Rimini, non abbiamo mai perso neanche una partita, a testimonianza della nostra superiorità in Europa. Anche il successo del 2012 è stato importante. Vincere a Nettuno all’ultimo lancio contro i padroni di casa è stato bello, considerando anche la bravura dell’avversario. Inoltre in quella Final Four siamo scesi in campo con un solo straniero, ovvero Jesus Matos che, in quell’occasione, ha lanciato la sua ultima partita in carriera in Europa chiudendo con un grandissimo successo.

di Daniele Mattioli

Nella foto, Marco Nanni in azione con la divisa della Fortitudo Bologna (Lorenzo Bellocchio - FIBS.it).