NELLA FINAL FOUR DI COPPA CAMPIONI E' ARRIVATO L'ESORDIO IN FORTITUDO DI LUCA TURRINI
Anche il suo idolo nella sua gara d'esordio aveva subito un home run ed era uscito con una "no decision" ovvero senza essere il vincente o il perdente della partita. Pure lui ha avuto lo stesso impatto, ma con un eccezione. In quel caso Tim Lincecum uscì dopo aver subito cinque punti e con i suoi Giants in pericolo di sconfitta (che poi arrivò contro i Philadelphia Phillies del 2007), mentre qualche giorno fa Luca Turrini è stato probabilmente l'elemento che ha dato il via alla rimonta della Fortitudo Bologna nella Finalina per il terzo posto dell'European League contro l'L&D Amsterdam.
Quando il lanciatore classe 1992 è entrato sul monte di lancio, esordendo per la prima volta in una gara ufficiale con la casacca felsinea, il punteggio vedeva la compagine orange avanti per 8 a 4, con cinque punti segnati nelle precedenti due riprese e la sensazione che la sfida stesse diventando una pura formalità per l'Amsterdam. Turrini si è trovato subito ad affrontare la parte forte del lineup avversario, ovvero il secondo, terzo e quarto dell'ordine di battuta.
Il primo battitore contro è stato Roland Henrique che dopo aver subito un ball "esagerato" (lancio completamente sbagliato dovuto probabilmente dall'emozione) ha colpito valido sul seconda base. Ci si sarebbe aspettato un momento di difficoltà ed invece nel lanciatore si è capita la voglia e la volontà di andare subito al battitore successivo per rifarsi della valida subita. Così è accaduto. Il pitcher dell'Unipol ha fatto battere sugli esterni i fratelli De Jong e Vince Rooi, praticamente tre che hanno scritto la storia recente dell'Olanda del baseball, per chiudere la sua prima ripresa completa lanciata con la casacca della Fortitudo in gara ufficiale. Diverso è stato l'inning successivo dove Turrini ha subito il fuoricampo a sinistra di Berkenbosch, primo battitore affrontato. Un lancio sbagliato visto anche il conto a proprio favore con già due strike sul tabellone. Un semplice fulmine a ciel sereno per l'attacco olandese anche perchè, dopo aver subito la valida di Henrique in precedenza, il pitcher dell'Unipol riesce a chiudere la ripresa senza troppi patemi nonostante la valida di Visser. Dopo questa ripresa, la Fortitudo Bologna si trasforma e prima impatta il punteggio all'ottavo recuperando un deficit di cinque punti e poi vince 10 a 9 all'ultimo assalto.
Che sia stato Luca Turrini a suonare la carica per la remuntada biancoblù è difficile dirlo e forse anche azzardato, ma resta il fatto che mettere “a sedere” i componenti della nazionale olandese non è roba da poco per un lanciatore all'esordio in prima squadra e sicuramente sono momenti che mai verranno dimenticati. Non a caso, nell'intervista fattagli nel dopo partita su Radio Arena Sportiva, il pitcher della Fortitudo ha detto “E' stata una bella esperienza e questa vittoria ci fa ritornare a casa con il sorriso sulle labbra. Ci abbiamo creduto, abbiamo continuato a giocare con la testa, potevamo rimontare nonostante il divario fosse consistente e abbiamo fatto bene. Inoltre la gran presa di D'Amico per il doppio gioco che forse ha girato del tutto la partita al nono inning”.
Già un analisi da veterano per Turrini che inoltre, prima dei saluti “ringrazio la mia famiglia, il Castenaso, il Longbridge dove sono cresciuto, i tecnici, i compagni di squadra, tutti”, trova anche il tempo di analizzare il lancio del fuoricampo di Berkebenosch “potevo tirare una curva per terra, qualcos'altro, non dritto alto”. Lancio che è stato l'unico sbagliato in una giornata da ricordare. E se il buon giorno si vede dal mattino...
da Brno (Repubblica Ceca), l'inviato Daniele Mattioli
Nella foto, Luca Turrini commenta il suo esordio in maglia Fortitudo su Radio Arena Sportiva, rispondendo alle domande di Daniele Mattioli (Foto Grandeslam.net).
Quando il lanciatore classe 1992 è entrato sul monte di lancio, esordendo per la prima volta in una gara ufficiale con la casacca felsinea, il punteggio vedeva la compagine orange avanti per 8 a 4, con cinque punti segnati nelle precedenti due riprese e la sensazione che la sfida stesse diventando una pura formalità per l'Amsterdam. Turrini si è trovato subito ad affrontare la parte forte del lineup avversario, ovvero il secondo, terzo e quarto dell'ordine di battuta.
Il primo battitore contro è stato Roland Henrique che dopo aver subito un ball "esagerato" (lancio completamente sbagliato dovuto probabilmente dall'emozione) ha colpito valido sul seconda base. Ci si sarebbe aspettato un momento di difficoltà ed invece nel lanciatore si è capita la voglia e la volontà di andare subito al battitore successivo per rifarsi della valida subita. Così è accaduto. Il pitcher dell'Unipol ha fatto battere sugli esterni i fratelli De Jong e Vince Rooi, praticamente tre che hanno scritto la storia recente dell'Olanda del baseball, per chiudere la sua prima ripresa completa lanciata con la casacca della Fortitudo in gara ufficiale. Diverso è stato l'inning successivo dove Turrini ha subito il fuoricampo a sinistra di Berkenbosch, primo battitore affrontato. Un lancio sbagliato visto anche il conto a proprio favore con già due strike sul tabellone. Un semplice fulmine a ciel sereno per l'attacco olandese anche perchè, dopo aver subito la valida di Henrique in precedenza, il pitcher dell'Unipol riesce a chiudere la ripresa senza troppi patemi nonostante la valida di Visser. Dopo questa ripresa, la Fortitudo Bologna si trasforma e prima impatta il punteggio all'ottavo recuperando un deficit di cinque punti e poi vince 10 a 9 all'ultimo assalto.
Che sia stato Luca Turrini a suonare la carica per la remuntada biancoblù è difficile dirlo e forse anche azzardato, ma resta il fatto che mettere “a sedere” i componenti della nazionale olandese non è roba da poco per un lanciatore all'esordio in prima squadra e sicuramente sono momenti che mai verranno dimenticati. Non a caso, nell'intervista fattagli nel dopo partita su Radio Arena Sportiva, il pitcher della Fortitudo ha detto “E' stata una bella esperienza e questa vittoria ci fa ritornare a casa con il sorriso sulle labbra. Ci abbiamo creduto, abbiamo continuato a giocare con la testa, potevamo rimontare nonostante il divario fosse consistente e abbiamo fatto bene. Inoltre la gran presa di D'Amico per il doppio gioco che forse ha girato del tutto la partita al nono inning”.
Già un analisi da veterano per Turrini che inoltre, prima dei saluti “ringrazio la mia famiglia, il Castenaso, il Longbridge dove sono cresciuto, i tecnici, i compagni di squadra, tutti”, trova anche il tempo di analizzare il lancio del fuoricampo di Berkebenosch “potevo tirare una curva per terra, qualcos'altro, non dritto alto”. Lancio che è stato l'unico sbagliato in una giornata da ricordare. E se il buon giorno si vede dal mattino...
da Brno (Repubblica Ceca), l'inviato Daniele Mattioli
Nella foto, Luca Turrini commenta il suo esordio in maglia Fortitudo su Radio Arena Sportiva, rispondendo alle domande di Daniele Mattioli (Foto Grandeslam.net).