Domenica 6 Maggio 2012, il più grande campione di sempre dei San Franscisco Giants compie 81 anni.
Stiamo parlando di Willie Mays, secondo molti, uno dei più grandi giocatori che abbiano calcato un campo da baseball.

Due volte MVP, detiene il record di ventiquattro apparizioni all’All Star Game, ha battuto seicentosessanta home-run in carriera, fu vincitore di ben dodici Golden Gloves (altro record). Questi sono i numeri di uno dei più grandi di sempre, in MLB.

Willie Howard Mays Jr. nasce in Alabama nel 1931, la sua carriera da giocatore inizia nel 1947 nella Negro League con i Birmingham Balck Barons. Già nel ‘48 conotribuì alla loro cavalcata verso le Word Series della lega, e negli anni immediatamente successivi molte squadre di Major League inziarono ad interessarsi a questo esterno centro, i Boston Braves, i Brooklyn Dodgers e i New York Giants.
Furono questi ultimi a fargli firmare un contratto nel 1950.

La prima presenza in Major League con i Giants avvenne nel 1951. Nelle prime dodici apparizioni al piatto non batté nemmeno una valida, alla tredicesima arrivò la sua prima valida, un home-run, sull’esterno sinistro.
Finì la sua prima stagione con una media battuta di .274, 68 RBI e 20 HR, numeri che gli valsero il titolo di Rookie of the year.
Il primo titolo da MVP arrivò nel 1954, al rientro dopo un anno di inattività sportiva a causa del servizio militare, con una media di .345, con 110 RBI e 41 HR.
Il 1954 fu anche l’anno in cui arrivò la vittoria alle World Series, in cui i Giants sconfissero i Cleveland Indians in quattro partite. Quelle World Series saranno per sempre ricordate per la straordinaria presa al volo in gara 1, “The Catch”, il 29 Settembre.
Il match è in parità, 2-2. Siamo nella parte alta dell’ottavo inning con gli Indians in attacco, corridori in prima e seconda. Vic Wertz batte una volata sull’esterno centro, in gran parte dei diamanti del tempo sarebbe stato un fuoricampo, ma al Polo Grounds (stadio in cui giocavano i Giants) c’è Willie Mays, che effettua la famosissima presa al volo con una sola mano, e immediatamente lancia la palla verso la seconda base (perdendo anche il cappello, nella corsa), bloccando così i corridori in base.

Dal 1958 si spostò con i Giants nella West Coast, a San Franscisco. Qui, nel 1965, vinse il suo secondo titolo da MVP della Lega, quell’anno battè .317, con 112 BRI e 52 HR.
La sua carriera a San Francisco continuò con numeri sempre strepitosi, media al piatto sempre intorno ai .300, tanti fuori campo e, come sempre, una difesa fenomenale.

Mays giocò gli ultimi due anni della carriera di nuovo a New York, sponda Mets. Il 17 Agosto del 1973 battè l’home-run numero 660, contro i Concinnati Reds, che fu l’ultimo della sua carriera.
La sua ultima partita come giocatore professionista fu gara 7 delle World Series del ‘73, anno in cui i Mets persero contro gli Athletics.

Mays chiuse la sua carriera con una media battuta di .302 e con 660 HR, quarto di ogni epoca.

Nel 1972, il suo numero, il 24, fu ritirato dai San Fransisco Giants.

Nel 1979 fu introdotto nella Basbeall Hall of Fame, con il 94% dei voti.

L’AT&T Park si trova al 24 di Willie Mays Plaza.

Questo per dimostrare quanto ancora oggi sia grande per i Giants, e quanto sia stato importante per questa franchigia.

Ted Williams una volta disse: “l’All Star Game è stato inventato per Willie Mays”.

di Angelo Cappa

Nella foto realizzata da Daniele Mattioli inviato alle World Series 2010, la statua di Willie Mays presente davanti all'AT&T Park di San Francisco (DanieleMattioli/Grandeslam.net).