Josh Hamilton e la sua ennessima ricaduta (stavolta, pare, solo alcool, non droghe, come in altre occasioni) ha nuovamente fatto notizia. Lunedì, a Dallas, si è messo alla guida della sua auto con una grande quantità di alcool in corpo ed è uscito fuori strada con la sua auto. Venerdì ha tenuto una conferenza stampa allo stadio dei Texas Rangers ad Arlington, in solo 12 minuti, di getto, senza dichiarazioni preconfezionate e senza permettere domande, per confermare l’accaduto; ha colto anche l’occasione spiegare la situazione che sta vivendo in questo periodo e soprattutto per scusarsi.

Ha ammesso di aver avuto un "momento di debolezza" quella sera a causa di un "problema personale con un membro della famiglia." Si è scusato con tutti, con la sua famiglia, con i tifosi e con la sua squadra.

Era anche particolarmente dispiaciuto e preoccupato per il possibile impatto delle sue azioni sulla moglie, che gli è rimasta accanto quando ha toccato il fondo alcuni anni fa, e le quattro figlie.
Ha aggiunto: "E’ stato solo uno sbaglio. Avevo bisogno di essere in un luogo diverso. Avevo bisogno di essere responsabile. Non ero responsabile. Queste azioni hanno ferito un sacco di persone molto vicine a me".

Secondo la sua versione, durante una cena ha iniziato a ordinare tre o quattro drink insieme al suo compagno di squadra Ian Kinsler, poi si sono spostati un altro locale; dopo una mezz’ora Kinsler decide di accompagnare Hamilton a casa e si fa assicurare che ci sarebbe rimasto tutta la notte. In realtà uscirà di nuovo. Questa è stata la sua la sua seconda ricaduta con l'alcool in tre anni.

L’esterno dei Texas Rangers entrò nella franchigia di Tampa Bay Rays nel 1999, giocando nelle Minors, ma rimase fuori dal mondo del baseball dal 2004 al 2006 per colpa dei suoi problemi di dipendenza di droghe ed alcool.

Il suo debutto, da pulito, in Major League l’ha fatto nel 2007 con i Cincinnati Reds, con tanto di fuoricampo. Dal 2008 è entrato nella franchigia Texana arrivando per due anni di fila (2010-2011) alle World Series, senza però mai vincerle. Ha partecipato a quattro All-Star Game, ha vinto 2 Silver Slugger, è stato MVP delle ALCS 2010 (nello stesso anno è stato anche il primo per media battuta in American League, con .359) e nel 2008 ha battuto più RBI di chiunque altro nella propria lega.

Poi l’atra ricaduta. All’inizio del 2009 è stato fotografato da un reporter di Sports Blog (le foto sono state poi pubblicate da Deadspin.com) in un bar di Tempe, Arizona, in compagnia di molte donne. Alcuni testimoni sostenevano che Hamilton stava anche facendo uso di cocaina, ma le fotografie non mostravano ne uso di droga ne consumo di alcool. Anche se questa notizia non è stata fatta girare fino ad agosto 2009, Hamilton ha rivelato di aver informato la moglie, i Texas Rangers, e la MLB il giorno dopo che è accaduto l'incidente.

Durante tutti questi anni di alti e bassi Hamilton racconta spesso delle sue vicende personali a varie associazioni e gruppi di recupero per tossicodipendenti ed alcolisti. Ha anche scritto un'autobiografia chiamata Beyond Belief, che spiega che per uscire dalla droga e dall’alcool si è avvicinato molto alla fede.

Per ottemperare alle disposizioni della politica antidroga MLB, Hamilton fornisce campioni di urine per i test di droga almeno tre volte alla settimana, e nell’incidente del 2009 risultò pulito.

Hamilton sta entrando l'ultimo anno di un contratto biennale da 24 milioni dollari e potrà beneficiare dell’arbitration a fina stagione. Qualsiasi accordo a lungo termine con lui potrebbe essere un rischio. Tralasciando la sua storia di abuso di droghe e alcool, c'è anche la questione degli infortuni: 30 anni, Hamilton ha fatto in media 118 partite a stagione nelle ultime cinque stagioni in MLB e c'è una possibilità reale che sarà ancor meno durevole nei prossimi anni più di quanto non lo fosse già in quelli passati a causa dell’età.

Texas era in trattative con Fielder, che ha trovato recentemente un accorto con Detroit, e ci si chiede cosa sarebbe successo se l’incidente di Hamilton fosse accaduto qualche settimana prima. Magari i Rangers sarebbero stati disposti ad accettare la proposta degli agenti di Fielder sapendo che avrebbero liberato Hamilton a fine stagione.

                                                                                                    di John Rotondo

Nella foto, Josh Hamilton, stella dei Texas Rangers, spiega alla stampa quello che è accaduto (Layne Murdoch, GettyImages/Espn.com).