Mike Trout dei Los Angeles Angels si è aggiudicato il riconoscimento come Most Valuable Player dell’American League. Un plebiscito per l’esterno di Anaheim, che ha totalizzato 420 punti totali. Al secondo posto si è piazzato il battitore designato dei Detroit Tigers, Victor Martinez, con 229 punti. Terzo, Michael Brantley dei Cleveland Indians, con 185 preferenze.

In National League, il premio va a Clayton Kershaw. Il lanciatore dei Los Angeles Dodgers, con 355 punti totali, è stato preferito a Giancarlo Stanton – l’accordo monstre di cui si va parlando in questi giorni, per il rinnovo coi Marlins, gli farebbe certo passare l’amarezza – e ad Andrew McCutchen, l’MVP del 2013.

Mike Trout è uno dei più giovani giocatori nella storia ad aggiudicarsi il riconoscimento; dalla sua, una stagione con una media di .287 in battuta, condita da 36 fuoricampo e 111 punti battuti a casa. Col suo rendimento è stato uno degli artefici della grande stagione regolare degli Angels che, con 98 vittorie, si erano affacciati alla postseason con ben altre aspettative. Curiosamente, la stagione 2014 è stata anche la peggiore nell’ancor giovane carriera in MLB dell’esterno. Solo 16 basi rubate, dopo averne collezionate ben 82 nelle due prime stagioni da pro; inoltre, nessun battitore vincitore del titolo di MVP aveva mai incassato 184 strikeout in una regular season.

Dal canto suo, Clayton Kershaw, a 26 anni, oltre al titolo di miglior giocatore della lega, si è anche aggiudicato il terzo Cy Young della sua carriera. Con 21 vittorie e una media pgl di 1,77, una media OBP (raggiungimento-base) di .235 da battitore e con avversari tenuti a .231, non potevano esserci dubbi su chi potesse essere il miglior lanciatore della lega e, forse, di tutta la MLB.

di Andrea Comotti


Nella foto, la coppia vincitrice del titolo di MVP della Major League (sportsenthusast.sportsblog.com).