LA NAZIONALE ITALIANA DI SOFTBALL ESCE A TESTA ALTISSIMA DALLA SERIE DI SFIDE CONTRO LE USSSA PRIDE
Chi sa cosa devono portare nei loro ricordi le ragazze della rappresentativa americana della USSSA Pride di questa trasferta italiana: la vacanza nel Paese che tutti i loro connazionali desiderano visitare, accolte e celebrate dalle istituzioni locali; il lavoro in campo e le amicizie, quelle nuove e quelle ritrovate. Chi sa se anche per loro questo è stato un evento, tanto piacevole quanto per gli italiani che hanno assistito, giocato e lavorato con loro.
La nazionale che Marina Centrone ha progettato per questa circostanza ha dato filo da torcere alle americane, ha fatto vedere un gioco di carattere, di determinazione e un livello tecnico che nulla ha da invidiare alle professioniste in campo.
E si aspettavano le statunitensi questo prodotto italiano? Forse no. Forse trovarsi a giocare partite che si sono sviluppate su un piano di parità e che sono riuscite a vincere solo negli ultimi inning o, addirittura, agli extra inning, non era nelle loro previsioni.
O forse sapevano del valore delle nostre giocatrici, campionesse d'Europa e combattenti nate? Alla fine le vittorie del USSSA PRIDE si sono concretizzate per qualche calo difensivo delle Italiane, non certo per mancanza della forza. Per loro parlano i tripli battuti con maestria, i line drive insidiosi che ingannano la difesa americana.
Qualche nome per tutti, senza voler sminuire minimamente tutte le altre donne del match: Alice Parisi e Beatrice Ricchi, ma anche Greta Cecchetti e Serena Boniardi, ma tutto, veramente e completamente, tutto il gruppo di rivali in campionato che diventando, magicamente, alleate in Nazionale, con una rara capacità di coesione sempre vincente nella sostanza, anche quando il risultato non le decreta vincitrici.
di Cristina Pivirotto
Nella foto, Elisa Grifagno segna punto in gara 2 delle Italian Pro Series (Padovani - Oldmanagency da FIBS.it).
La nazionale che Marina Centrone ha progettato per questa circostanza ha dato filo da torcere alle americane, ha fatto vedere un gioco di carattere, di determinazione e un livello tecnico che nulla ha da invidiare alle professioniste in campo.
E si aspettavano le statunitensi questo prodotto italiano? Forse no. Forse trovarsi a giocare partite che si sono sviluppate su un piano di parità e che sono riuscite a vincere solo negli ultimi inning o, addirittura, agli extra inning, non era nelle loro previsioni.
O forse sapevano del valore delle nostre giocatrici, campionesse d'Europa e combattenti nate? Alla fine le vittorie del USSSA PRIDE si sono concretizzate per qualche calo difensivo delle Italiane, non certo per mancanza della forza. Per loro parlano i tripli battuti con maestria, i line drive insidiosi che ingannano la difesa americana.
Qualche nome per tutti, senza voler sminuire minimamente tutte le altre donne del match: Alice Parisi e Beatrice Ricchi, ma anche Greta Cecchetti e Serena Boniardi, ma tutto, veramente e completamente, tutto il gruppo di rivali in campionato che diventando, magicamente, alleate in Nazionale, con una rara capacità di coesione sempre vincente nella sostanza, anche quando il risultato non le decreta vincitrici.
di Cristina Pivirotto
Nella foto, Elisa Grifagno segna punto in gara 2 delle Italian Pro Series (Padovani - Oldmanagency da FIBS.it).